Commissioni PagoPA

ogni anno mi arrivano spese della scuola dei figli da pagare nell’ordine degli 8/10 Euro. A cui ADESSO DEVO AGGIUNGERE 1.5/2 Euro di commissione.

Non c’è comodità che tenga (che poi più comodo del bonifico?) per giustificare il fatto di farmi pagare il 20-30% di commissione a un intermediario che non voglio.

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Personalmente, come correntista di Intesa Sanpaolo, i pagamenti via PagoPA mi risultano gratuiti con addebito direttamente in conto corrente (alla fine si tratta di un particolare bonifico, e ho gratuiti anche i bonifici ordinari); usando altre modalità pago delle commissioni che alla fine sono in linea con quelle del pagamento dei cari vecchi bollettini o F24 che siano.
Non ho riscontro diretto di altri PsP, ma la mia esperienza è in linea con il passato.

PagoPA ha dei vantaggi indubbi, primi tra tutti quello di standardizzare le procedure e verificare puntualmente di non pagare più volte o pagare in modo errato (ai tempi, si sbagliava una cifra e succedeva il finimondo!). Comodità? Forse un po’ di meno. Sicurezza? Molta di più.

Credo che il problema delle commissioni sia imputabile più ai PsP che allo Stato, su cui magari andrebbe sicuramente fatta un’indagine e/o un’opera di sensibilizzazione a livello centrale.

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Jerry_2000,
Nessuna soluzione,poste ha intrapreso la politica gestionale di disincentivare i servizi presso gli uffici postali aumentando le commissioni. Puoi risparmiare utilizzando servizi postali postali privati ( il loro inserimento sul mercato é controllato dalla banca d’Italia)evita tabacchi,Lottomatica e sisalpay le commissioni solo alte nonostante loro facciano leva sul farti risparmiare tempo e fila in posta. Le commissioni a zero per il momento l’unica procedura attiva é quella di Tim che puoi pagare con carta (bancomat,maestro,visa,Amex) consultando il loro sito e senza nessun tipo di login. Per risparmiare purtroppo devi entrare nell’ottica dell’internet banking o dell’ausilio di carte per pagamenti online. Altroconsumo ha aperto un contraddittorio con pagopa perché era nato per accontentare tutti invece é diventata l’ulteriore tassa aumentata per i contribuenti. Enel-servizio elettrico nazionale,Eni, o qualsiasi distributore di servizi collettivi applicheranno sempre tassi di commissioni finanziarie,sono accordi tra enti pubblici e parastali con i maggiori provider finanziari (banche e circuiti trasmissioni dati finanziari). Quello che ti posso consigliare é di abbandonare poste che oramai é l’azienda meno conveniente rapportata con le altre europee. Per come la vedo io quello che ha deciso Tim poteva essere fatto con chiunque, ma ballano troppi interessi si vede.

aggiornamento 22/11/2021

Anche banca intesasanpaolo ha aumentato le sue commissioni sull’app IO, passando da 0,50 cent ad € 1,00 a singola transazione.
Ennesimo carrtello commerciale a sfavore dei contribuenti.

segnalo una lista artigianale (non so quanto aggiornata) di metodi di pagamento che si fan carico delle commissioni:

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Satispay non va bene, è un conto del conto. Le operazioni finanziarie di pagamento non possono avere una procedura piramidale. Satispay ti obbliga ogni mese a riassortire il conto “con un rid” (opzionabile) prelevando una X somma dal tuo conto corrente bancario.
Il vantaggio del contribuente quale è ?se non la ripetizione di creare un account con usarname e password? Pagopa non deve avere commssioni per i pagamenti tracciati è semplice. Se non lo capiscono, è giusto far circolare il contante. Ad oggi “Pagopa e Spid” sono due prodotti commerciali (STATALI) per mettere le mani in tasca nei portafogli dei contribuenti. Speriamo che ALTROCONSUMO riuscirà a modificare tale approccio negativo per i contribuenti.

No, non è giusto far circolare il contante per molti motivi, in generale, in questo caso poi bisogna ricordare che si tratta di un servizio che permette al cittadino di pagare da casa sua quando vuole, senza doversi recare ad alcuno sportello, perciò questo servizio può avere un costo.
Anche quando si pagava il bollettino in posta c’era il costo, in più si era obbligati a fare la fila.
Comunque sono d’accordo che si dovrebbe fare qualcosa per rendere gratuiti i pagamenti verso la pubblica amministrazione, in generale proprio.

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Ti condivido la notizia di questo operatore, Revolut, che non chiede intermediazioni sul servizio di pagamento. Inoltre, ho trovato molto utile il servizio sul sito di pagoPA per verificare i costi di ogni singolo operatore.

non più
dal portale pagopa ora satispat non è pià disponibile

la cosa peggiore è che di default ti suggerisce nexi che ha un costo superiore ad altre soluzioni (costo minimo comunque di 0,50)

io sono sconvolto che lo stato OBBLIGHI il cittadino a pagare commissioni quando sino a prima dell’obbligo di pagopa con un bonifico molti cittadini potevano pagare senza commissioni

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Hai provato ad utilizzare il tasto modifica ?

Per quanto riguarda i costi ti condivido un articolo del 2019 dove viene spiegato il perchè ad ogni pagamento è associato un costo di transazione.

ho espressamente scritto “di default propone”, certo che si può cambiare, ma che proponga di default non il più economico (e non lo è mai stato) non mi piace, non lo trovo corretto. In quanti premono il tasto modifica?
Perché il sistema propone quello come default? C’è un accordo commerciale dietro? E se c’è è ufficiale? Se presentasse il più economico vedo il chiaro interesse pubblico a presentare quello, ma non essendo il più economico non vedo il motivo della scelta

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mi sta dicendo tutto e nulla
poco mi importa che sia “normale” ci siano dei costi di transizione, a me interessa il fatto che lo stato mi obbliga a pagare un balzello alle banche (o istituti finanziari in genere) quando prima potevo fare un bonifico che per molti italiani è gratis.
Ben venga il pagopa, ma perchè vietare agli enti di pubblicizzare il proprio iban invitando di ricevere pagamenti lì e indicando come unico canale possibile pagopa?

il suo articolo tra l’altro dice cose scorrete, per mia opinione e vediamo perchè (premetto e ammetto, non sono un esperto del settore, ma qualche idea in merito, circostanziata, ce l’ho)

  • garantisce il pluralismo, perché la Pubblica Amministrazione deve operare con tutti gli intermediari;

in realtà ha tolto la possibilitòà di pagare con bonifico bancario, quindi ha tolto una delle possibilità che vi era in precedenza

  • permette ai cittadini di affidarsi al sistema di pagamento che usano di solito e di scegliere in totale trasparenza i costi di commissione.

parzialmente falso, il caso che ho scritto sopra è un esempio: sia app io che sito nazionale propongono di default il caso non più economico. E sappiamo tutti che pochi italiani cliccano il modifica. Perché non proporre subito un elenco ordinato per costo? O proporre subito i più economico in quel momento come default? E ripeto, è stato tolta la possibilità di pagare con bonifico bancario che per molti italiani è gratuito

Fino a ieri, ovvero prima di pagoPA , i pagamenti verso la Pubblica Amministrazione erano praticamente tutti in contanti. Il caso tipico era andare all’Agenzia delle Entrate e pagare in contanti o alle Poste con un bollettino.

Se il problema era abbattere l’uso dei contatti, che posso condividerlo, perchè VIETARE di indicare l’iban come sistema di pagamento?

Se paghi con carta di credito, ad esempio, sceglierai l’intermediario che ti offre la commissione più bassa (possono variare molto, da 3 euro a 50 centesimi a transazione).

personalmente non ho trovato nulla con carta di CREDITO sotto l’euro, in realtà l’ultima volta non ho trovato sotto l’1,5 (ma potrebbe essere che io non abbia proprio tutte le carte di credito ora, in effetti)

Perché le commissioni tendono a scendere?

sarà… ma io vedo costi FOLLI… unicredit fa pagare 2,5 euro se si paga online o app… non è folle secondo lei? una delle banche italiane più grandi
Molte banche non hanno nemmeno la possibilità di pagare tramite app (BCC brescia per esempio).
Alcune carte di credito fanno pagare minimo 2 o 2,5 euro anche per una transazione che è di 1 euro. Non è folle? Perché non è dichiarato illegale?
E non diciamoci che l’utente è libero di scegliere, perchè no, di fatto non lo è.
Un utente non ha abbastanza tempo, conoscenza, capacità, possibilità, di cambiare banca perchè la banca x fa pagare meno proprio il servizio di pagopa… magari nemmeno lo riesce a capire (non è una delle cose che le banche pubblicizzano chiaramente, diciamocelo).

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:clap: :clap: :clap: giustissimo. L’ineludibilità è la misura della coercizione ingiusta!

Tutto giusto. L’assenza di alternativa pubblica e gratuita è deprimente. Peraltro, non esiste più nemmeno la gratuità del canale Satispay, le cui commissioni, prima azzerate, ora risultano al minimo di 1 euro. I servizi digitali e/o telematici che si ricollegano al pubblico, nonché a tasse, imposte o tributi in genere dovrebbero prevedere, a mio avviso costituzionalmente, un necessario canale di pagamento gratuito. Poi, a latere, possono essere ammessi i servizi privati a pagamento, magari più comodi e personalizzati secondo l’utile di chi è disposto a pagare per tale comodità, ma la possibilità del canale gratuito del Cittadino in quanto tale, non costretto a contratti con privati e a convenzioni forzose deve essere garantita e tutelata dallo Stato. Ca va sans dire (ma purtroppo non è così…)

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che problemi avrebbe lo Stato a integrare un payment gateway suo collegato a bancomat e carte di credito? con i volumi che farebbe le commissioni sarebbero risibili e assorbibili nei costi generali per tenere in piedi la baracca che già ha…

@baz Penso solo concorrenza/antitrust. Se avessero fatto una convenzione o accordo quadro direttamente con Visa e Mastercard piuttosto che tirar su sto circo probabilmente ci avremmo risparmiato tutti.

Nessuno ha citato gli F24 e gli F23 che sono tutti tracciati nel cassetto fiscale dell’ADE e che arrivavano precompilati e a costo 0 pagabili tramite home banking. Se uno pensa poi a pagare un restazione sanitaria tramite pago pa diventa ridicolo pago la prestazione più le commissioni mentre al cup pago solo la prestazione. n.b. la colpa come dicevano i tabaccai ecc e dello stato che doveva azzerare le commissioni sulle trasazioni elettriche.

Butto lì alcune osservazioni. Le commissioni PagoPa sono tutt’altro che diminuite nel tempo: la considerazione “tendono a scendere per effetto della concorrenza” è semplicemente fasulla. Però la commissione/tassa sul bollettino postale tradizionale (fuori PagoPa) è salita a ben 2€ e alcuni PSP per importi contenuti da pagare con PagoPa permettono una commissione più ridotta (p.es. 0,45€ o 0,95€). I contanti allo sportello per i pagamenti di entrate tributarie e patrimoniali in diverse Pubbliche Amministrazioni non sanitarie erano già esclusi da anni. È indubbio che l’infrastruttura PagoPa abbia un costo e che qualcuno debba pagarlo; dato che i costi di spedizione per avvisi di pagamento di talune entrate all’utente-contribuente erano già conglobati nel gettito atteso complessivo (per es. inclusi nel PEF di alcune tariffe regolamentate) si sarebbe potuto forse fare lo stesso anche per le commissioni di pagamento e di incasso (tanto non è che la maggior parte degli Enti riduca le tariffe quando si sposta la commissione a carico degli utenti finali). Permettere una pluralità di mezzi di pagamento eterogenei riduce pesantemente la funzionalità degli Enti creditori e l’efficienza della rendicontazione dell’entrata e della riconciliazione contabile (imponendo un solo circuito entrambe sono più agevoli e se si tratta di PagoPa e se il sistema è ben configurato, automatizzate), sembra forse un vantaggio per gli utenti ma è un incubo per chi incassa …

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