Salve, ho alcuni dubbi sull’adozione del modello di Designers Italia.
In più passaggi è stato ripetuto che gli enti devono cercare di evitare per quanto possibile la ripetizione o duplicazione di contenuti. Questo per tanti motivi ma in primis perché se un contenuto è duplicato, quando si verifica la necessità di aggiornarlo bisognerà ricordarsi di farlo in ogni “duplicazione”.
Detto ciò, questo a mio avviso crea un potenziale contrasto con l’adozione dei content types al momento previsti.
Molti di questi content types sono sinergici, nel senso che per completare alcuni oggetti, è prima necessario completarne altri.
Ad esempio se voglio completare un oggetto “Servizio” devo contestualmente avere pronto un oggetto “Punto di contatto” per quel servizio e un oggetto “Persona”, che a sua volta necessita di una “Struttura Organizzativa” e tutto si interseca con altri “Punti di contatto” e “Luoghi”.
La struttura fatta così è pensata benissimo e non ho nulla da dire a riguardo, ma come gestire la questione di “Amministrazione Trasparente”? La legge e successive revisioni impone ai Comuni la pubblicazione di certi dati su Amministrazione Trasparente.
Molti enti gestiscono la propria sezione “Amministrazione Trasparente” con strumenti a norma e autonomi, indipendenti dal CMS del sito.
Se immaginiamo questo scenario un ente che ha già gli uffici, i responsabili etc etc disponibili su Amministrazione Trasparente, si troverebbe costretto a “duplicare” quei dati con i rispettivi content types sul proprio sito web istituzionale, tutto per poter completare una scheda “Servizio”, per esempio.
Come gestire questa delicata fase di passaggio? Sul breve termine immagino che non sia possibile fare altrimenti se non con duplicazione di quei contenuti.
Sul lungo termine forse l’obiettivo dovrebbe essere quello di dismettere gli strumenti autonomi per la gestione di “Amministrazione Trasparente” e importare il tutto dentro al proprio sito istituzionale sfruttando i content types previsti dall’attuale modello di Designers Italia?