Inad domicilio digitale

Salve, da oggi è attivo il nuovo servizio per i privati per eleggere il domicilio digitale INAD che progressivamente eliminerà le raccomandate in Italia. All’interno del sito è possibile inserire come indirizzo certificato l’app io e non la pec?

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io[quote=“Giulio4, post:1, topic:35111, full:true”]
Salve, da oggi è attivo il nuovo servizio per i privati per eleggere il domicilio digitale INAD che progressivamente eliminerà le raccomandate in Italia. All’interno del sito è possibile inserire come indirizzo certificato l’app io e non la pec?
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In che modo? io ho inserito la mia pec ma se si può app io lo faccio mi date le indicazioni grazie

INAD è un indice di indirizzi PEC, vedi Nasce INAD, l’Indice Nazionale dei Domicili Digitali | Agenzia per l'Italia digitale . Non è detto che non si possa aggiungere come recapito/punto di contatto ulteriore per il procedimento notificatorio l’App IO (vedi Piattaforma Notifiche Digitali) ma è un qualcosa di aggiuntivo e di diverso da INAD al momento.

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ottimo, ha unzionato bene, ho registrato in pochi minuti il mio domicilio. Unica pecca, il tasto conferma nella PEC ricevuta non funziona, ho dovuto copiare e incollare il collegamento.

A me il tasto conferma ha funzionato, forse può essere un problema di browser.

sì, l’ho fatto dalla app legalmail di infocert, la quale non ha lanciato il browser.

Si funziona tutto perfettamente

sarà possibile eleggere la stessa PEC per due persone, per esempio coniugi?

Ovviamente no!

E’ specificato chiaramente nella dichiarazione che hai sottoscritto!!!

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ah, grazie, non lo avevo notato.

Ma nel mondo analogico la raccomandata viene inviata alla stesso indirizzo fisico e spesso può essere ricevuta da altra persona che firma per ricevuta. Penso che avrebbero potuto digitalizzare in maniera analoga, la PEC costa ad oggi.

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No, mi spiace non è così.
La raccomandata è personale ed è inviata alla persona. l’equivalente nel mondo digitale è il dominio di posta (tanti stanno @arubapec.it, ma la raccomandata arriva solo a te).
La può ricevere qualcuno per conto tuo (nell’equivalente digitale - se mai esistesse - puoi condividere le credenziali per l’accesso alla PEC con chi vuoi tu).

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Non mi pare abbia molto senso il dover delegare qualcuno a prendere un messaggio PEC al posto tuo, proprio perché a differenza della raccomandata cartacea la si può ricevere dovunque sei nel mondo avendo una connessione internet e un PC, Tablet o Smartphone (tolti i paesi dove magari ci possono essere restrizioni come in Cina).

Se poi è un problema del costo di una PEC, penso sia molto irrisorio rispetto al vantaggio che se ne può trarre dall’avere subito un file in digitale, senza il rischio che magari non ci sia nessuno, si debba andare a ritirare alla posta (sempre che non si perda la striscia della posta con l’avviso di mancata consegna, e quindi manco lo vieni a sapere) e non incorrere in aumenti per ritardati pagamenti.

Ha senso condividere le credenziali, per esempio io controllo la PEC dei miei genitori.
Inoltre esistono delle caselle PEC che in ricezione sono gratuite (ad es. Namirial) che fanno proprio al casoi in questione.

Esistono PEC gratuite adatte a questo caso (ad es. Namirial)

Certo, ma è cosa diversa rispetto alla premessa di “delegare” il ritiro di una pec ad un’altra persona. Anche io gestisco quelle dei miei genitori e mi va più che bene fare così.

Spero solo che questa digitalizzazione possa portare anche ad eliminare quelli che sono i costi di notifica, visto che si elimina tutta la trafila di stampa, spedizione e consegna.

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Questa è la strada verso cui si sta andando. Già a Milano è così da un paio di mesi per le multe della polizia municipale attraverso un’app resa obbligatoria dal fatto che i vigili non lasciano più la multa sul parabrezza.

Sarebbe opportune che le P.A. rispondessero alle Pec inviate in tempi brevi,altrimenti cosa serve ?

Se la PEC garantisse la risposta della PA in tempi ragionevoli, sarebbe un successone. Ma non lo fa.
Gli ultimi 20 anni ho interagito in diverse situazioni con la PA per email. Se la controparte aveva voglia di aiutare a risolvere questa o quella questione bastavano poche mail regolari. Se la controparte era disinteressata l’unica cosa che avrebbe aiutato sarebbe stato l’interessamento diretto di un Ministro o del Presidente della Repubblica. Si noti, tutta la comunicazione ha sempre avuto luogo per email regolare, senza PEC. Anche la verifica dell’identita’ era superflua trattandosi di questioni che potevo conoscere solo io e documenti che una volta pronti avrei ricevuto di persona. Ora PEC sara’ anche una bellissima invenzione, ma come fa il resto del mondo ad andare avanti senza PEC e, almeno in Europa del Nord e in Asia orientale, con amministrazioni molto piu’ efficienti e rapide della nostra? Che non usano la PEC?
Prima di fare la PEC aspetto che almeno uno dei fornitori escogiti un metodo di accesso “agnostico”, cioe’ non dipendente da particolari tecnologie e sistemi operativi, in particolare che non obblighi alla solita app su smartphone.

Buona fortuna. Nella mia esperienza la PEC ottiene molte più probabilità di risposta.

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Avremo una PA veramente funzionale quando il tasso di risposta sara’ 100%, con o senza PEC. Possibilmente anche al telefono, fisso o cellulare che sia.

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