IO App e i contatti inesistenti o alquanto limitati

Non ho capito il motivo per cui non siano stati offerti strumenti alternativi per comunicare con il Team. In effetti l’App dà la possibilità di contattarlo ma quando si scrive rispondono immediatamente: "Attenzione! Questa segnalazione è stata CHIUSA con il copia incolla su che cosa si deve fare. Non c’è un numero di telefono/mail anche se capisco che sarebbe impossibile attivare queste procedure stante i milioni di soggetti interessati. La lotteria degli scontrini, invece, sembra funzionare a dovere e il giorno dopo si riesce già a visualizzare le transazioni di quello precedente. I movimenti, almeno come record, sono sempre le medesime per i due sistemi eppure …
Ho caricato e attivato una carta Pagobancomat ma quei pochi pagamenti fatti non mi sono stati riconosciuti. Ho fatto gli accertamenti sui Pos degli esercenti per verificare se la transazione fosse stata dirottata sul circuito Maestro, interpellato la banca. Non so a che santo votarmi. Una risposta il Team me la potrebbe dare verificando le eventuali anomalie presenti sulla medesima.
In alcune transazioni ho trovato una discordanza di ora esatta fra quella del pagamento sul Pos rispetto a quella visualizzata sulla App.
Insomma, con tutte le attenuanti del caso, mi sembra che la gestione sia alquanto problematica eppure il tempo l’hanno avuto per darsi una migliore organizzazione dal momento che l’avvio ha avuto diversi ritardi.

Ha perfettamente ragione sulla mancanza di supporto formale per gli utenti su tutti i fronti.

La sensazione generale che si sta ottenendo, da semplici cittadini/utenti e non addetti ai lavori, è che tutte le innovazioni degli ultimi anni e ancora pienamente in corso non siano state accompagnate dall’investimento in un sistema di supporto al consumatore (telefonico, chat, mail o quant’altro) di dimensioni corrispondenti, che dovrebbe gestire le necessità di milioni di utenti. Occorrerebbe un call center con centinaia e centinaia di operatori: è ovvio.

Perché?

Una prima possibilità è che siano mancati i soldi per assumere queste persone. Temo sia vero.

Un’altra possibilità, credo altrettanto importante (se non di più), è che ci siano troppi operatori e troppe aziende diverse coinvolte, che si rimpallano le responsabilità. Per esempio, lo Stato non offre molto supporto per SPID, dato che l’impianto di SPID è sempre stato basato sugli operatori privati (tutti e nove infatti hanno i loro servizi clienti separati). La CIE è una piattaforma che forse si ritiene non abbia bisogno di supporto al di là degli ufficiali anagrafe (del resto, la carta d’identità cartacea non aveva mica un numero verde). Corretto, se non fosse che le anagrafi non ci stanno capendo assolutamente nulla, come dimostrano i thread sull’impossibilità di ottenere la ristampa (i Comuni continuano a non sapere che c’è una procedura apposita: qui, qui… ) e altre idiozie inaccettabili (alcuni operatori, quando non sanno come fare una cosa, dicono all’utente che non si può fare…). PagoPA, poi, è una società separata; e il cashback è una cosa improvvisata che dipende da troppi operatori (non solo PagoPA, ma il team di IO, tutti i circuiti di pagamento, le banche…). Anche se ci fosse un customer service di IO, temo che non saprebbero dire neanche loro da cosa deriva un problema, dato che hanno creato il sistema di fretta e nel giro di uno-due mesi. E se compare un bug si mettono sotto a cercare di capire cosa sia. Un servizio clienti non potrebbe che rispondere: grazie della segnalazione, stiamo lavorando per risolvere il problema. È una situazione diversa da un servizio clienti, per dire, di un operatore telefonico, in cui hanno la soluzione ai problemi e devono solo spiegartela.

Concluderei ricordando di nuovo che tutto questo è già vero per i progetti che sono stati sviluppati con calma per anni (carta identità elettronica, SPID, IO, PagoPA), ma a maggior ragione per le cose di fatto improvvisate per motivi politici con velocità assolutamente esagerata (reddito di cittadinanza, bonus biciclette, bonus vacanza, cashback, lotteria scontrini, eccetera). Non entro assolutamente nel merito politico: magari cose di per sé ottime, ma semplicemente e ovviamente fatte in fretta.

Cosa fare? Le solite, poche cose: se un politico di un partito dice di conoscere il problema, magari votare per loro. Scrivere al proprio deputato/senatore come fanno nei Paesi anglosassoni. Segnalare alle associazioni dei consumatori. Mandare mail ai pochissimi indirizzi resi disponibili da queste entità (Ministero innovazione tecnologica, PagoPA ecc.). Scrivere qui sul forum (ha fatto benissimo) così almeno su internet c’è una pagina in più trovabile da Google che segnala un problema, e lo si rende un pochino più visibile, nella speranza che questo arrivi nel lungo termine alle orecchie e alla coscienza di chi può prendere decisioni. Tutto, ovviamente, senza troppo ottimismo. Difficile per un cittadino cambiare queste cose, tantomeno cambiarle rapidamente. Ma si può e si deve fare un pochino di pressione :slight_smile: