Nota di credito elettronica

a mio avviso

  1. la modalità di pagamento non è obbligatoria nemmeno nella fattura di vendita.
    l’unico scenario in cui mi verrebbe da mettere la modalità di pagamento è perché si vuole “rassicurare” il cliente per quando avverrà il rimborso.
    Ad esempio nelle bollette, quando negative, riportano che l’importo verrà scalato dalle future fatture.

  2. non credo ci sia un iter “corretto”. La fattura potrebbe non essere ancora stata pagata quindi non si pone il problema, potresti decidere di stornare gli importi dalle successive fatture, il cliente potrebbe averti pagati in contanti (fattura da 30€) ma per vari motivi il bonifico viene eseguito solo nei giorni successivi.
    Credo dipenda da un iter “aziendale”. Ad esempio se si vuole emettere solo note di credito “saldate”, andranno emesse solo post pagamento, anche se non è un iter applicabile sempre.

Per quanto riguarda i tempi “storno Pagamento” → “Nota di credito” non ho trovato alcuna informazione ed è opportuno sentire un commercialista che sia in grado di “navigare” nella marea di leggi che circondano le fatture.
Per i tempi di emissione della nota di credito invece, generalmente si ha un anno di tempo dalla cessione del servizio ceduto

Ciao @daniele_m , grazie per la risposta :slight_smile:

Come ho riportato in precedenza, non è obbligatorio compilare la sezione relativa ai dati di pagamento e questo vale per qualsiasi tipo di documento (fattura, nota di debito, nota di credito etc), però volendo compilarla non ho ben capito quanto da te riportato:

<<l’unico scenario in cui mi verrebbe da mettere la modalità di pagamento è perché si vuole “rassicurare” il cliente per quando avverrà il rimborso.
Ad esempio nelle bollette, quando negative, riportano che l’importo verrà scalato dalle future fatture.>>

Strettamente riferito al mio caso, i clienti pagano sempre in anticipo (pagamento completo) con contestuale emissione della fattura, quindi non rientro in tale casistica.

Intendi dire che i dati di pagamento, eventualmente riportati nella NC, dovrebbero essere riferiti al cliente e non al fornitore? es. IBAN, ABI, CAB del cliente per l’accredito, beneficiario, istituto finanziario etc

Io compilo sempre i dati di pagamento ( con le relative date di scadenza) delle note di credito.
Serve a negativizzare le scadenze in quella data.
Esempio:
Cliente con condizione di pagamento: rimessa diretta a 90 giorni Fine mese
Con le fatture registrate ad oggi, abbiamo una scadenza (prossima), al 31/07, una altra al 31/08, ed ancora al 30/09, e per le fatture registrate a luglio una ultima scadenza al 31/10.
Se facciamo un estratto conto del cliente, per data di scadenza, il suo saldo contabile, quindi, sarà suddiviso per queste 4 scadenze in base alle registrazioni contabile delle fatture effettuate.

Ora devo registrare una nota di credito,
potrebbe riferirsi ad una fattura fatta ieri, quindi con scadenza 31/10,
oppure potrebbe riferirsi, ad una fattura fatta ad aprile, quindi con scadenza 31/07.

Ecco, la registrazione della stessa, con la relativa data di scadenza, permette, di negativizzare il saldo della scadenza correttamente.

Intendo che le modalità di pagamento vengono usate al solo scopo di dare una indicazione al cliente (quando fai fattura) su come dovrebbe pagare o come è stata pagata la fattura.

Nel caso della nota di credito (dato che chiedevi un possibile uso) , il fornitore potrebbe usare la modalità di pagamento per indicare come e quando avverrà il riaccredito.
in questo senso, si potrebbe emettere la nota di credito il 15 del mese indicando che il riaccredito avverrà al 30 del mese.

però, come si è detto, le modalità di pagamento non sono campi obbligatori quindi si possono omettere

la modalità di pagamento può essere un aiuto ma spesso è sbagliato in fattura elettronica ed è preferibile consultare la copia di cortesia, specie perché alcune aziende tendono ad inserire nella modalità di pagamento “tutte” le possibili metodologie che il cliente può usare, senza contare che potrebbero esserci accordi particolari.

aggiungiamo poi che “rimessa diretta” non è una modalità di pagamento ma solo una indicazione. ai fini della fatturazione elettronica va indicato il tipo
Per rimessa diretta (da quanto ho letto) si intende semplicemente pagamento senza terzi intermediari (niente riba) quindi :

  • bonifico bancario (coordinate bancarie);
  • assegno bancario (intestato al creditore e spedito al suo indirizzo);
  • vaglia postale (intestato al creditore e spedito al suo indirizzo);
  • carte di credito o servizi simili.

che ai fini dell’agenzia delle entrare significa creare almeno 4 modalità di pagamento diverse che comportano (opzionalmente) 4 conti contabili distinti, risultando problematico se poi il cliente paga in maniera diversa rispetto a quanto indicato nella fattura elettronica.

  • MP05 bonifico bancario (coordinate bancarie);
  • MP02 assegno bancario (intestato al creditore e spedito al suo indirizzo);
  • MP06 vaglia postale (intestato al creditore e spedito al suo indirizzo);
  • MP08 carte di credito o servizi simili.

in questo senso, si potrebbe emettere la nota di credito il 15 del mese indicando che il riaccredito avverrà al 30 del mese.

Nel caso in esame, seguendo il tracciato si potrebbe compilare in questo modo la sezione riguardante i dati di pagamento di una NC, per il rimborso tramite Bonifico Bancario, data emissione 15/07 e data rimborso 30/07

Ho riportato in grassetto gli elementi BENEFICIARIO, IBAN, IMPORTO PAGAMENTO in quanto permangono dei dubbi

2.4.1 CondizioniPagamento = [TP02] pagamento completo

2.4.2.1 Beneficiario = Nome Cognome o Denominazione Cliente???
tuttavia, da specifiche riporta Beneficiario del pagamento (utilizzabile se si intende indicare un beneficiario diverso dal cedente/prestatore)

2.4.2.2 ModalitaPagamento = [MP05] bonifico

2.4.2.3 DataRiferimentoTerminiPagamento = 15/07/2023

2.4.2.4 GiorniTerminiPagamento = 15

2.4.2.5 DataScadenzaPagamento = 30/07/2023

2.4.2.6 ImportoPagamento = Importo da rimborsare???

2.4.2.13 IBAN = IBAN del cliente???

2.4.2.6 L’importo di solito viene indicato con il segno negativo
2.4.2.13 - Non penso proprio che va messo IBAN del cliente.

Ciao @Neapolis grazie per la risposta :slight_smile:

Nelle righe di dettaglio della NC riporto gli importi con segno positivo, mentre nel campo 2.4.2.6 ImportoPagamento con segno negativo?

Per quanto riguarda l’IBAN, dato che il beneficiario da tracciato è riferito al cedente/prestatore, la sezione relativa ai dati di pagamento sembra più adatta a fatture e note di debito.

Quindi, a tuo avviso, basta compilare i seguenti campi:

2.4.1 CondizioniPagamento = [TP02] pagamento completo
2.4.2.2 ModalitaPagamento = [MP05] bonifico
2.4.2.3 DataRiferimentoTerminiPagamento = 15/07/2023
2.4.2.4 GiorniTerminiPagamento = 15
2.4.2.5 DataScadenzaPagamento = 30/07/2023
2.4.2.6 ImportoPagamento = Importo da rimborsare con segno negativo

Corretto?

SI.
Gli importi nelle righe del dettaglio devono essere positivi, per il tipo documento “TD04” è già in se una nota di credito.
L’importoPagamento, di solito si preferisce negativizzarlo, (si tratta di un campo facoltativo)

Come già detto, precedentemente, io preferisco compilare i dati relativi al pagamento (con le relative date di scadenza), cosi da poter negativizzare le scadenze nelle rispettive date. Così facendo, l’estratto conto (ovvero tutto lo scoperto, con le relative scadenze), sarà perfetto in base alle note di credito registrate.

Essendo un campo opzionale e ad uso del fornitore per comunicazioni con il cliente (ovvero uno lo usa come vuole) ci potrebbe stare di mettere l’iban del cliente se viene messo per indicare al cliente dove verrà accreditato l’importo.

solo per fare un esempio delle fatture di vendita (non di credito)
abbiamo clienti che mettono il proprio iban (fornitore) per indicare al cliente dove effettuare il pagamento mentre altri mettono l’iban del cliente per avvisare dove avverrà addebitato l’effetto.
Oppure quelli che vogliono sia uno che l’altro in base alla modalità di pagamento applicata.

In questi anni ho visto arrivarci fatture di acquisto dove nella sezione delle “modalità di pagamento” nella Fattura elettronica, vengono riportate tutte le modalità con il quale il cliente può pagare.

Totale fattura 1000€
bonifico → 1000€
assegno → 1000€
30 giorni fine mese → 1000€
30+60+90 fine mese → 1000€ + 5€ spese
ecc…

Ovvio, essendo un campo opzionale, ognuno puo’ farne quello che vuole, ma vorrei riportare la discussione alle note operative presenti sul tracciato XML (Foglio excel)

IBAN:
International Bank Account Number (coordinata bancaria internazionale che consente di identificare, in maniera standard, il conto corrente del beneficiario )

A maggior ragione, mettere l’iban del cliente non è così errato.
la definizione è : beneficiario fa riferimento a chi beneficia del trasferimento di risorse. Si parla, per es., di beneficiario di un bonifico bancario, indicando la persona sul cui conto corrente sarà accreditata una somma di denaro

Quindi nelle fatture di vendita chi viene pagato, beneficia dell’importo è il fornitore : IBAN Fornitore
Nelle note di credito invece è il cliente che beneficia dell’importo: IBAN cliente

poi, chi ha scritto il documento probabilmente nemmeno pensava alle note di credito. Del resto usano la causale del documento come blocco descrittivo da migliaia di caratteri e non hanno ipotizzato di usare il classico rigo descrittivo nel corpo della fattura.

Tu dai per scontato che la fattura sia stata pagata,
poi successivamente, viene effettuata una nota di credito,
e che quindi, questa debba essere “restituita” al fornitore.
In questo caso, andrebbe fatto un bonifico Fornitore → Cliente

Ma nella stragrande maggioranza dei casi, la nota di credito,
storna (in parte o totalmente) una fattura, e quindi, il saldo contabile,
va a decrementare (in parte o totalmente), la fattura in oggetto.

Cmq, si tratta di un modo di vedere, che non intendo “contestare”,
io se sono il fornitore, manco conosco l’IBAN del mio cliente,
da “inserire” nella nota di credito,
lo stesso cliente, potrebbe avere piu’ banche, e che decido il, su quale banca
effettuare il bonifico ?
Mi sembra alquanto strano… ma non impossibile !!!

indubbiamente,
infatti per me son tutti “casi” che si possono verificare.

un fornitore di solito non conosce l’iban del cliente quando il cliente paga con bonifico o rimessa diretta ma se il fornitore emette effetti salvo buon fine, deve presentare la distinta alla banca quindi conosce gli iban dei clienti.

ci sono sono sia fornitori che clienti con molteplici banche

ci sono casi, come giustamente descrivi, dove la fattura non viene pagata e quindi la nota di credito va a stornarla. In quel caso non serve nemmeno l’iban.
ma ci sono anche casi dove il fornitore preferisce stornare l’importo della nota di credito nella fattura successiva e intanto farsi pagare

alla fine si stava cercando di dare un possibile significato al campo ma non c’è un giusto o sbagliato. Insomma, il mondo è bello perché vario, o almeno così si dice

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