Buongiorno, l’obiettivo del Piano triennale con scadenza 30 Settembre indica quanto segue:
“Le PAL proprietarie di data center classificati da AGID nel gruppo B trasmettono ad AGID i piani di migrazione verso i servizi cloud qualificati da AGID e i data center di gruppo A attuando quanto previsto nel programma nazionale di abilitazione al cloud tramite il sistema PPM del Cloud Enablement Program - CAP4.PA.LA04”
Ad oggi non mi risulta esserci il sistema PPM attraverso il quale la PAL può pubblicare quanto richiesto da Agid.
Sempre nel Piano triennale a pagina 39 dove si elencano gli obiettivi che si è posta Agid per il capitolo delle Infrastrutture, è indicato inoltre quanto segue:
Entro Settembre 2021 “Pubblicazione del sistema “PPM del Cloud Enablement Program” per l’acquisizione e il monitoraggio dei piani di migrazione dei data center classificati gruppo B delle PAL verso i servizi cloud qualificati da AGID e i data center di gruppo A , nonché per l’acquisizione e gestione delle autorizzazioni e comunicazioni di spesa in materia di data center - (Dipartimento per la Trasformazione Digitale e AGID) - CAP4.LA03”
Il kit è strutturato bene, forse anche troppo per una PAL di piccole dimensioni, e temo che il tempo che dovrà investire ogni RTD per compilare quanto richiesto forse sarà tempo buttato se poi il tutto dovrà essere pubblicato in una piattaforma di Project management che Agid andrà a rilasciare entro fine mese.
Il tutto in un periodo pre elettorale dove sarà difficile avere il tempo necessario.
Si dice che Agid uscirà entro Settembre con la piattaforma, ho l’impressione che la scadenza non sarà rispettata considerato che la funzione principale della piattaforma è appunto quella di effettuare un assessment attraverso il quale produrre poi il piano di migrazione. Essendo Agid in ritardo ne consegue che la PA potrà rivedere data di scadenza dell’adempimento in funzione alla data di uscita della piattaforma stessa.
Grazie per l’informazione.
Sarebbe bene che Agid comunicasse queste cose anche perchè, temo, queste informazioni che le PA le devono inviare, fanno parte di quelle che, ai sensi dell’ultimo DL Semplificazione, producono le famose sanzioni da 10k a 100k euro.
Intanto AgID ha inviato una lettera di promemoria su adempimenti SPID/CIEa tutte le p.a. (credo), invitando le ritardatarie a rispondere dando “un cortese riscontro sullo stato di avanzamento delle iniziative messe in atto”. Confidiamo in ulteriori promemoria e aggiornamenti.
La nota di colore, significativa, è che nella PEC inviata è presente come allegato anche il messaggio interno con cui un ufficio AgID chiedeva un altro di procedere all’invio massivo della lettera PDF, auografo digitale bimane Colao-Paorici. Un piccolo spaccato di cosa non va fatto in ambito gestione documentale
Fra l’altro chiedono di scrivere se non sono riusciti a passare ad autenticare i servizi con spid/cie. peccato che un buona parte delle piccole PAL, servizi online proprio non li abbia
salve, ci sono novità su questa piattaforma? come devono essere create e trasmesse queste informazioni? ci sono moltissime linee guida ma nessuna entra nello specifico.
qui pare di essere la particella di sodio dell’acqua Lete…
Mi aggiungo al coro, c’è qualcuno che ha notizie di questa benedetta piattaforma ?
C’è qualcuno che ci sa dare informazioni sul fatto che nulla cambia anche dopo l’arrivo di Colao e la sua strategia nella quale si parla di classificazione dei dati supporto da parte del Dipartimento per la trasformazione digitale e una validazione dell’agenzia per la cybersicurezza nazionale PRIMA della redazione e del piano di migrazione ?
C’è qualcuno che è stato contattato da questi due enti ?
help !
come sempre cambiamo le carte in tavola… da un lato sono contenta ma dall’altro…
sarei stata più contenta che la Strategia cloud tenesse conto di quello che avevano già scritto precedentemente e soprattutto che avesse detto cosa ce ne facevano della scadenza al 30 settembre. Io cosa rispondo a chi mi chiede del piano di migrazione ? gli mando il pdf della strategia cloud ?
Io ho risposto che è cambiato interlocutore e che ora vale la strategia cloud a seguito di missione 1 PNRR, chettidevodi, è un dato di fatto al momento
ah certo, però un minimo di continuità e chiarezza la potrebbero dare… ad esempio, scrivere da qualche parte che il termine del 30 settembre è sospeso in attesa delle nuove disposizioni.
La strategia cloud 2021 che prevede la creazione del PSN (IL Polo Strategico Nazionale) sembra rivolgersi alle amministrazioni centrali con orizzonte temporale il 2025.
Sembra piuttosto impossibile che il PSN accolga, tanto per dare un numero, 8000 sistemi informativi di 8000 comuni (che almeno una quindicina di installazioni a testa le prevedono).
Anche perché continuano ad esistere i SaaS che nel PSN non dovrebbero mai entrare.
Quindi, al solito, le amministrazioni locali si arrangiano da sole.
Ma vale la pena davvero dare cosi’ tanto peso alle scadenze indicate in un piano redatto da un soggetto distante che dichiaratamente non incide sulle amministrazioni locali se non per la suggestione di una strategia?
Il kit si e’ evoluto, fornisce un’utile guida per pianificare una migrazione (assessment, definizione di priorità, misurazione del risultato), pero’:
4.a) mi pare che resti l’indicazione un po’ pilatesca “parti dalla cose che si migrano facile e poi pensa al resto” - quando nel “resto”, a meno di ripensare pesantemente il modello burocratico nazionale, resta un mondo. Forse più che “dismettere” i datacenter locali occorrerebbe parlare di una loro minimizzazione con messa in sicurezza dei sistemi critici.
4.b) tornando al kit, qualcuno ha capito come si compila il template della valutazione delle competenze?
Buongiorno Franscesco, indico di seguito il mio punto di vista sui quesiti posti:
PPM dovrebbe essere a tutti gli effetti una piattaforma di “Project Portfolio Management”
Il PSN è il Polo deputato ad ospitare i dati ed i servizi critici e strategici di tutte le amministrazioni centrali (circa 200), delle Aziende Sanitarie Locali (ASL) e delle principali amministrazioni locali (Regioni, città metropolitane, comuni con più di 250 mila abitanti) che a mio avviso ha l’obiettivo mettere a disposizione una infrastruttura a livello nazionale la cui gestione e controllo siano totalmente autonomi da soggetti extra UE.
A mio avviso è fondamentale, senza una guida e senza scadenze perentorie la PA è destinata alla stasi se non per alcune realtà virtuose, la transizione digitale deve procedere all’unisono, dalla PAL di 20 abitanti fino a quelle più sviluppate.
Secondo me il KIT così com’è strutturato è fin troppo dettagliato per gli 8000 Comuni di piccole medie dimensioni. In quel caso il supporto dovrebbe arrivare esattamente dalla piattaforma PPM.
e chi lo sa (dal piano triennale)
Settembre 2021 - Pubblicazione del sistema “PPM del Cloud Enablement Program” per
l’acquisizione e il monitoraggio dei piani di migrazione dei data center classificati gruppo B delle
PAL verso i servizi cloud qualificati da AGID e i data center di gruppo A , nonché per l’acquisizione e
gestione delle autorizzazioni e comunicazioni di spesa in materia di data center - (Dipartimento per
la Trasformazione Digitale e AGID) - CAP4.LA03
secondo la nuova strategia cloud anche le PAL “potrebbero” andare sul PSN
ti direi di no, ma considerato che ora chi dà suggestioni di strategia ha anche potere sanzionatorio, ti direi di si
più che pilatesca è pratica, per evitare che la PA come al solito ragioni waterfall e invece proceda agile: parti dalle cose facili e semplici e prova a vedere se i modelli funzionano.