Pos@PA - Prime esperienze

Nel caso dei POS, non potendo effettuare la scelta del PSP preferito in base alle commissioni o altro, la fee di servizio è a carico della PA. Ci sono linee guida Agid pubblicate sul tema

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Interessante, grazie. Ho scorso vari documenti AgID ma questo passaggio mi è sfuggito. Sai darmi un riferimento più preciso?

Io ho trovato queste:

Aiutano?

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E’ il link corretto. Lo trovate acnhe su github e docsitalia.it

Grazie, continuo pero’ a non essere convinto.
Questo documento si occupa, da un punto di vista meramente tecnico-procedurale, di come far convivere pagamenti tramite POS con pagamenti ricevuti tramite l’implementazione pagoPA di un sistema di pagamenti elettronici.
La norma però dice che i pagamenti avvengono o tramite pagoPA o in tesoreria. Quindi o tramite la piattaforma nazionale condivisa e “aperta alla concorrenza” o dove l’amministrazione ha deciso di tenere la sua cassa.
Pagare tramite un POS in quale delle due categorie rientra?

Rientrano nella categoria dei pagamenti da gestire con pagoPA

da quello che ho capito utilizzando un apposito POS che permette di inserire, manualmente o tramite lettura del QR code, il codice IUV il pagamento viene veicolato tramite il circuito pagoPA, quindi conforme alle direttive AGid.

Nel mio caso funziona cosi:

  1. inserisco la pratica nel portale del partner tecnologico, scegliendo il servizio (es. cie)
  2. vado sul pos, scorro cns e leggo anagrafica che viene inserita nel portale di cui sopra
  3. inserisco importo (es. 10 euro) e causale del pagamento
  4. clicco su “paga su pos”
  5. vado sul pos, scorro carta, faccio contactless, metto bancomat con pin e pago
  6. ricevo confermato sul portale del partner tecnologico
  7. aspetto rendicontazione

NON uso qrcode, NON uso iuv a mano.

Andrea

Non voglio abusare, mi documenterò meglio, ma il mio dubbio non è tecnico ma proprio normativo.
Mi sembra che usare un POS di un determinato gestore favorisca quest’ultimo evitando qualsiasi confronto concorrenziale fra PSP. Indipendentemente da chi paghi la commissione, si continua a favorire economicamente uno specifico PSP (molto probabilmente la banca cassiera/tesoriera che fornisce ance il POS) invece di aprire l’intermediazione nei pagamenti al mercato.
Si torna cioè al punto di partenza.
Se invece il “POS intelligente”, cosa che non mi pare dal documento, si riallacciasse a un pagamento “modello 1” tramite WISP la questione sarebbe diversa…

pagoPA si inserisce nel solco delle misure previste dalla PSD e PSD2. All’articolo 62 comma 2 si specifica che le commissioni di servizio sono sostenute da chi sceglie il PSP (banalizzo ma il concetto è questo).
Nel caso del POS, la particolare UX del POS, impedisce la scelta da parte del pagatore perchè altrimenti il processo risulterebbe inutilmente complesso. In questo caso il PSP viene scelto (con gara) dalla PA che quindi sostiene la commissione di servizio. Spero di essere stato esaustivo. In alternativa la invito a consultare la normativa.

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Molto esaustivo grazie.
La questione non era tanto chi paga le commissioni ma la scelta del PSP e la concorrenza.
Se la procedura di gara basta a garantire da questo punto di vista, bene.
Avevo evidentemente travisato la ratio di pagoPA.

Per utilizzare il POS@PA si. Inoltre dovrete assicurarvi del fatto che il vostro Partner tecnologico possa interagire col POS…

La CNS di Regione Abruzzo funziona perfettamente. Richiedi il pin alla ASL.

Qualche anno ci ho perso un sacco di tempo fra asl e richieste di assistenza per cercare di utilizzare la TS-CNS che avevo appena ricevuto dalla Regione Abruzzo. Ma senza successo. Alla fine ci ho rinunciato. E comunque ancora oggi non conosco una sola persona che utilizza la TS della mia regione come CNS. Una ragione ci sarà?

Articolo datato direi.
Io la uso regolarmente e con me tutti quelli che lavorano con me.
Se hai necessità posso aiutarti a farla funzionare.

Premesso che poi ho comprato la CNS di Aruba che mi funge anche da firma digitale ormai ho risolto in questo modo. E poi con la discesa in campo della CIE che svolge le stesse funzioni, stavo aspettando di averla per provare con questa.

Comunque se dovessi trovare un po’ di tempo da perdere per riprovare a vedere se nel frattempo questa sfortunata TS-CNS emessa dalla Regione Abruzzo (anzi fallimentare visto che quasi nessuno lo usa ) riesca a funzionare ti contatto per un aiuto. Da quello che sai questa CNS della Regione Abruzzo funziona anche con linux?

Si, funziona con Linux. Vanno reperiti gli opportuni file, tipo libipiki.so, o qualcosa di simile. Non installo CNS su Linux da 10 anni. All’epoca contattai l’assistenza di Bit4id che mi inviò i file. Ma erano altri tempi. Adesso sui siti internet di Regione Lombardia e Toscana trovi tutto. Io installo tutti i driver per tutti i tipi di card così non sbaglio. La carta d’identità elettronica necessita di un lettore specifico, il lettore di smart card non va bene.

per me la cosa è importante perchè la mia postazione di lavoro principale è linux e uso firma digitale e cns in quella postazione

ormai un lettore NFC costa 30 euro e mi interesserebbe sperimentarlo perchè mi sembra +comodo

@Giuseppe_Virgone rispondi tu?