Progetto wifi.italia.it

Buongiorno,
ahimè non è sempre detto che gli hotspot degli ISP privati proliferano: gli ISP privati vanno solitamente pagati (a meno di accordi ad-hoc o sponsorizzazioni), e comunque anche quando adotti un hotspot di un ISP lo fai in una piazza, non in una scuola o comune (almeno, dalle mie parti solitamente è così).

Quindi, nella piazza principale del paese ho da un anno circa gli hotspot Wi-Fi Italia installati dal bando Piazze Wi-Fi Italia, che tuttavia sono inusabili da PC, quindi quando ho bisogno di usare un PC oppure un POS (es. ad un evento) devo sempre inventarmi qualcosa.

Circa 1-2 anni fa provai a capire come federare le reti nostre (come per esempio quella interna allo stabile comunale), e mi era stata richiesta la messa in piedi di un Proxy Radius - che tecnicamente non è nemmeno la cosa più facile da tirare su, a maggior ragione data la documentazione totalmente inesistente. È impensabile chiedere ai 5.500 comuni italiani che non arrivano a 5000 abitanti di mettere su un Proxy Radius (per cosa poi? 3 o 4 hotspot cadauno?), premesso che non sembrerebbe essere possibile, e poi non avrebbero molte volte né le competenze né la struttura, serve una struttura centralizzata alla quale facilmente si possa federare un AP.

Come già detto in precedenza, è necessario sia possibile usufruire con quanti più dispositivi possibile, e sebbene riconosco che adesso sia comodo che il telefono si ricordi del login e che quindi in tutte le reti effettui da solo l’accesso, è comunque imperativo che la procedura sia alla portata di tutti, non complessa.

Infine, sarebbe opportuno ricordare che la connessione la portano gli ISP, ergo servirebbe dar loro MOLTA visibilità attraverso il processo di login o tramite cartelli banalmente appesi. Questo per poterli ‘convincere’ ad usare la soluzione di Wi-Fi Italia invece che la loro soluzione di hotspot.