Ciao a tutti,
ho sentito vociferare di una proroga per PagoPA. Le amministrazioni che non dovessero essere compliant al 01/01/2020 avrebbero quindi ancora del tempo per adeguarsi.
Volevo sapere:
a) le voci sono confermate? ci sarà una proroga?
b) se ci sarà, quando tempo avranno ancora le PA per adeguarsi?
Il termine contenuto nel Milleproroghe si riferisce al pagamento in via esclusiva tramite pagoPA, ossia al fatto che da giugno 2020 i PSP non potranno più eseguire pagamenti a favore di PA che non transitino sul nodo nazionale dei pagamenti. Salvo smentite
Per la PA pagoPA è obbligatorio da un po’ come unico metodo oltre a rid, contante, f24.
Fatto sta che se ti fanno un bonifico, un bollettino postale, un mav ecc. nessuno dice nulla. Secondo la norma la cui applicazione è stata prorogata, per esempio, dal primo gennaio le banche non avrebbero più potuto fare bonifici verso un ente pubblico. Come si faccia a impedire e controllare tale cosa è un mistero, ma tant’è
ciao a tutti,
vedo di riformulare la domanda con un caso molto pratico (che credo sia l’esigenza di tutti coloro che nel forum aprono questa domanda ).
Se io sono una PA, e al 01/01/2020 ricevo ancora pagamenti non transitanti su PagoPa anche solo una parte di essi (ad es. se sono un comune, magari sono riuscito ad adeguarmi in tempo per far pagare la tari con pagopa ma non le multe, perchè sono su due piattaforme diverse) cosa succede? Incorro in sanzione?
Oppure ci sarà una proroga di 6 mesi fino a giugno 2020 che mi permetta di avere altri sei mesi di tempo per fare tutti gli adeguamenti necessari?
grazie mille!
In teoria, la sanzione è che non ricevi i soldi.
Li ricevi solo tramite pagoPA, F24, RID (SDD) o contanti. O altri canali per pagamenti eccezionali. Resta il dubbio di come impedire tecnicamente bonifici o MAV sul conto di un’amministrazione…
Finchè è bozza in Italia non c’è da fidarsi. Quando sarà definitiva allora vale la pena di leggere. Cmq sia c’è la proroga, mancano 12 giorni a fine anno. In alternativa ci sarà il PaGeddon.
Che sia domani, il 30 giugno o altra data, dal giorno dopo le PA continueranno a ricevere pagamenti via MAV, bonifico, bancomat, bollettino ecc.
La norma - a meno di assi nella manica che non conosciamo - è inapplicabile: come puoi impedire un bonifico verso l’IBAN di una PA? Esiste la lista degli IBAN delle PA? Pensate che il sistema bancario accetterebbe di rinunciare a un’operazione (e alle commissioni) perche’ fatta su un canale piuttosto che un altro? Quale criterio giuridico subordinerebbe la corretta estinzione un debito al canale di pagamento utilizzato?
Semplicemente, dal giorno dopo qualcuno si sarà messo in regola e potra’ dirsi bravo (da solo, perche’ pochi altri apprezzeranno), qualcuno sara’ consapevolmente fuori regola ma non avra’ potuto fare altrimenti, qualcun altro nemmeno se ne accorgerà…