Quando il "digitale" genera difficoltà

A mio modo di vedere il bando da te citato è la summa di numerose problematiche di cui abbiamo già discusso separatamente su queste pagine:

  • Prevede identificazione e autenticazione tramite CNS: i tempi dello switch-off, switch-on in questo caso, non sono chiarissimi (Meglio SPID, o Username/Password?)
  • Accesso riservato al legale rappresentante: non essendo attivo il Registro Imprese come Attribute Authority il controllo sarà eseguito ex post da un funzionario. (Deleghe, procure e Attribute Authority, Identità digitale per persone giuridiche)
  • Potere di rappresentanza: procura sì, ma a fare cosa? con quali strumenti si attribuisce? (Come gestire le procure in SPID) ma soprattutto: Chi firma??? chi è il soggetto che compila e presenta la domanda? Sulla base di quale mandato?
  • La domanda e i relativi allegati devono essere firmati digitalmente: questo è un problema che a me pare ancora oggi irrisolto. La presentazione telematica di istanze pone problemi nella conservazione dei documenti presentati per i quali occorre trovare meccanismi che ne garantiscano l’immodificabilità successiva alla presentazione, motivo per il quale occorre una FEA basata su SPID (Realizzare una FEA con SPID, Istanze online che prevedono firma di più soggetti: come fare con SPID?)
  • La PEC occorre non tanto per presentare l’istanza (non essendo una PEC-ID non assolverebbe al punto c-bis del comma 1 dell’art.65 del CAD) ma per inviare notifiche telematiche. Per le imprese questo non è un problema, dal momento che sono da tempo obbligate a possederlo e comunicarlo (Decreto Legge 29/11/2008, n. 185, art. 16, c. 6). Per i normali cittadini l’assenza di un domicilio digitale costituisce invece uno scoglio importante nella gestione di istanze telematiche, dal momento che i funzionari non sanno come inviare eventuali successive notifiche.