Righe documento descrittive come gestirle

Ciao a tutti è un po che seguo ma non ho mai chiesto aiuto perché bene o male piano piano risolvevo i dilemmi della fattura elettronica. Ora però ho una domanda a cui non ho trovato risposta. Nelle fatture pdf tradizionali capita spesso di avere una riga descrittiva “rif ddt xxx del 01 01 2018” e le righe seguenti contenenti gli articoli del ddt citato (con quantità, prezzo, iva,…) poi ancora una riga di sola descrizione “rif ddt xxy del 02 01 2018” e le righe articoli del ddt. Qui la domanda: queste 2 righe descrittive che non hanno quantità e prezzo… Le devo inserire? Se si come e dove? O le devo proprio far sparire dal documento xml?

I riferimenti ai DDT li inserisco in blocchi

2.1.8 “DatiDDT”

in cui indico il numero di riga. Poi li richiamo anche (ma questo per comodità mia e credo in teoria si possa tranquillamente omettere) come nota in

2.2.1.16 “AltriDatiGestionali”

potresti anche usare il campo DatiGeneraliDocumento/Causale

li accodo alla descrizione del primo rigo disponibile.
fino a che non inventeranno di aggiungere il tipo di rigo descrittivo.

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cioè a quale Tag ti riferisci ?

Quindi se ho capito bene per ogni riga articolo metto atridatigestionali valorizzato con ad esempio TipoDato = “RiferimentoDDT” RiferimentoTesto = “Rif. DDT xx del…”?

Io faccio anche questo ma non credo che sia necessario.

Suppongo che sia più importante valorizzare il blocco

2.1.8 “DatiDDT”

con tutti i riferimenti a numero e data del DDT e numero linea del documento in questione

basterebbe che sul tag 2.2.1.2 < TipoCessionePrestazione >
aggiungessero l’opzione [DE] (descrittivo) per indicare che il rigo è descrittivo e quindi impostare la regola che i campi prezzo, quantità e aliquota non debbano essere compilati

in questo caso specifico, che si vuol riportare i riferimenti dei DDT, è più logico che venga usato il tag DatiDDT anche se va specificato che in caso in cui per qualche motivo la fattura non contempli tutte le righe del DDT, è obbligatorio l’uso del tag RiferimentoNumeroLinea per riportare il numero di tutte le linee che fanno parte di quel DDT.

<DatiDDT>
 <NumeroDDT>1452012</NumeroDDT>
 <DataDDT>2012-06-12</DataDDT>
 <RiferimentoNumeroLinea>1</RiferimentoNumeroLinea>
 </DatiDDT>
 <DatiDDT>
 <NumeroDDT>2202012</NumeroDDT>
 <DataDDT>2012-06-26</DataDDT>
 <RiferimentoNumeroLinea>2</RiferimentoNumeroLinea>
 <RiferimentoNumeroLinea>3</RiferimentoNumeroLinea>
 </DatiDDT>

ma in altri casi, dove si vuol ricordare la chiusura festiva (dato che siamo in tema oramai), oppure le diciture sul contributo conai relativo agli imballaggi o semplicemente per ricordare al cliente che ha un limite temporale per il cambio /rimborso merce, non è più possibile farlo.

si potrebbe riportare il tutto sulla causale del documento perché ha tanti caratteri ma non trovo corretto usare un campo che specifica il motivo della vendita per dire al cliente “pagamenti regolari /siamo chiusi per ferie/sostituzione entro 6 mesi, ecc…” tutte informazioni che facilmente si trovano nelle fatture.

questo significa che avremo sempre la fattura elettronica fiscale ai fini iva e poi la fattura cartacea completa da inoltrare ai clienti.

Ho incontrato diversi commercialisti di Padova e Vicenza che suggerivano di realizzare fatture XML mono rigo con scritto " merce xyz " con gli importi e le aliquote iva corrette e poi mandare al cliente
la fattura con i dettagli riga per riga.
Perdonate il piccolo sfogo ma vorrei una fattura elettronica dove posso inserire i dati corretti e non fare le solite cose all’italiana perchè le linee guida sono carenti e bisogna inventarsi di risolverle…

Mi risulta che è già da qualche settimana che lo SdI accetta righe con importi a 0.
Potresti utilizzare questa nuova possibilità per inserire i commenti.
Spero di esserti stato di aiuto…
Un saluto

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ciao, hai qualche documentazione in merito alla variazione?
se è vero che puoi mettere 0.00 sull’imponibile e sul totale, è anche vero che l’iva va comunque applicata.

attribuire un rigo con importo a zero non corrisponde ad una forzatura ai fini omaggio /regalo che poi può scaturire in un controllo per mancato saldo dell’iva?
intendo, mettere un rigo con importo a zero può essere visto come una pratica per regalare materiale (l’assenza della quantità viene riportata come 1). Quindi potrebbe essere che ai fini dei controlli da parte dell’agenzia parta una lettera di compliance per aver regalato materiale e non essersi addebitato l’iva.

Io faccio così, davvero si rischiano le complicazioni da te descritte?

Una Nota come prima linea ed una nota come ultima.

  <DettaglioLinee>
    <NumeroLinea>1</NumeroLinea>
    <CodiceArticolo>
      <CodiceTipo>NOTA</CodiceTipo>
      <CodiceValore>NOTE INTESTAZIONE</CodiceValore>
    </CodiceArticolo>
    <Descrizione>Fattura n. A/3780/2018
Codice Cliente: XX.XX.XXXX
Banca d'Appoggio / Coordinate Bancarie: CASSA DI RISPARMIO IN BOLOGNA SPA IT36E0638512600000000000001</Descrizione>
    <Quantita>1.00</Quantita>
    <PrezzoUnitario>0.00</PrezzoUnitario>
    <PrezzoTotale>0.00</PrezzoTotale>
    <AliquotaIVA>22.00</AliquotaIVA>
  </DettaglioLinee>

Qui le vere e proprie righe di Dettaglio.

  <DettaglioLinee>
    <NumeroLinea>5</NumeroLinea>
    <CodiceArticolo>
      <CodiceTipo>NOTA</CodiceTipo>
      <CodiceValore>NOTE PIE' DI PAGINA</CodiceValore>
    </CodiceArticolo>
    <Descrizione>IMPORTANTE: La ditta Xxxxxxx S.r.l., a scarico di qualsiasi responsabilità dovuta alla presenza di residui di lavorazione nei suddetti materiali, ne raccomanda l'uso previo ADEGUATO LAVAGGIO.
Contributo CONAI assolto, se dovuto.</Descrizione>
    <Quantita>1.00</Quantita>
    <PrezzoUnitario>0.00</PrezzoUnitario>
    <PrezzoTotale>0.00</PrezzoTotale>
    <AliquotaIVA>22.00</AliquotaIVA>
  </DettaglioLinee>

Se nelle righe è presente una AliquotaIVA con Natura N2 (non soggette) la utilizzo per AliquotaIVA delle righe descrittive altrimenti utilizzo quella che viene già usata, come in questo caso.

Ciao puoi mettere 0.00 sia nell’impossibile che nelle qtà. Come ti dicevo fino a qualche settimana fà non erano accettate righe con qtà 0 e prezzo 0 quindi penso che lo abbiano permesso proprio per le righe di annotazione, non sei il primo che ha questo problema :), purtroppo ancora non ho trovato nessuna documentazione a riguardo.
Un saluto

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purtroppo non è dato sapere se quello che facciamo sia giusto o sbagliato in quanto le documentazioni scarseggiano e bene o male se va, si pensa di essere nel giusto.
quindi quello che riporto è solo una mia preoccupazione.

per legge non è possibile effettuare omaggi (articoli a importo zero) su merce che è inerente alla propria attività.
quindi un’azienda che produce scarpe può mettere "panettone " e mettere prezzo zero ma non può mettere "scarpa xyz " prezzo zero.

per farlo deve (da quello che ho recepito):

  • o fare un rigo di addebito iva in modo che il cliente paghi l’iva dell’omaggio
  • o fare un’autofattura per addebitarsi l’iva dell’omaggio.

In aggiunta, l’agenzia delle entrate NON legge il contenuto delle fatture o meglio non può.
Per farlo deve inviare una lettera di compliance indicando che le fatture verranno aperte e lette.
Durante i possibili controlli (se ci sono)vedranno fatture con articoli con quantità 1 e importo zero che potrebbero far pensare ad omaggi.
ovviamente se poi non gli ritorna nessuna autofattura, potrebbe scattare un controllo.

quindi per verificare le fatture devono aprire segnalazioni al cliente ed aprire le fatture.
Non credo sia un problema ma comunque c’è il rischio (magari inesistente ) che l’azienda riceva lettere di compliance e non credo sia bello avere uno storico di segnalazioni di possibili irregolarità

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Anch’io ho dovuto adeguare i miei applicativi per impedire l’inserimento di righe descrittive con importo=0.
Tuttavia ho risolto inserendo tutto dentro della riga che è stata appositamente allungata a 1000 caratteri. Ovvio che questo comporta del lavoro sull’applicativo di origine ma così si evita di inserire righe con importo zero che comunque per una fattura non è il massimo. Ad ogni modo sarebbe caldamente richiesto all’Agenzia Entrate l’inserimento di campi note anche lunghi (il tipico campo Fatture.Note) dove inserire le annotazioni più disparate (ma necessarie), visto che comunque possono fare fede in caso di contestazioni o accertamenti (parere di sviluppatore e non di commercialista, quindi da prendere con le pinze!).

basterebbe semplicemente adottare quel famoso campo che specifica il tipo di rigo che si vuole emettere. TipoCessionePrestazione

attualmente se è vuoto, il rigo è un articolo
altrimenti usa i seguenti valori
[SC]: sconto
[PR]: premio
[AB]: abbuono
[AC]: spesa accessoria

basterebbe aggiungere un [DE] o altro codice per indicare la descrizione e avremmo risolto il problema.
tra l’altro a livello di controllo poi sarebbe semplice indicare che se il campo è presente ed è presente come [DE], le altri componenti del rigo eccetto la descrizione devono essere omessi.

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Io ho risolto così:
Numero Linea, Descrizione, Quantità: 0, Prezzo: 0, Prezzo Totale: 0, Aliquota Iva: non esente (es. 22 o 10 o 4).
Nei DatiRiepilogo metto una riga con AliquotaIva: (22 o 10 o 4), Imponibile: 0, Imposta: 0

Ne ho inviate diverse così, anche alla pubblica amministrazione e le accetta.

Per le righe decrittive, io metto: NumeroLinea, Descrizione, il Prezzo a 0, il Prezzo Totale a 0, l’Aliquota Iva del rigo precedente. Viene accettato.

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alcuni esempi di come gestire le linee descrittive:

1) nel corpo della fattura come linea di dettaglio

2) con l’elemento CAUSALE:

o anche così:

3) oppure con l’elemento ALTRI DATI GESTIONALI:
image

altro esempio:

image

Quindi come ho impostato di seguito è sbagliato?
image
Grazie.
Buona Giornata.

Se vuoi seguire gli standard che Assosoftware ha impostato puoi scaricarti le loro specifiche:

http://www.assosoftware.it/attachments/article/1180/StandardAssosoftware_FE_Ver.104.zip

Poi se ne vedono di tutti i colori come hai visto sopra, ogniuno interpreta a suo modo il tracciato “standard”