Servizi per check Codice Fiscale e Partita IVA

Potresti indicare queste esenzioni?

Mi sembra invece che il regolamento inviti gli Stati ad andare anche oltre le prescrizioni minime:

Per quanto riguarda tutte le categorie tematiche, in particolare la categoria «dati relativi alle imprese e alla proprietà delle imprese», gli Stati membri sono incoraggiati ad andare oltre le prescrizioni minime in materia di ambito di applicazione delle serie di dati e delle modalità di riutilizzo di cui al presente regolamento.

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E’ possibile avere più info?

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Il problema principale è che il cf/piva vengono considerati solo calcolabili/verificabili (a parte il problema omocodia per le persone fisiche e inversione cf/partitaiva per le aziende) ma questo è solo un precheck perchè se è esiste o meno o se è attivo o meno lo dice solo il db remoto. Quindi non ho mai capito perchè tutti sti programmini calcolano senza mettere il risalto la cosa più importante : ma il codice fiscale esiste ? ma la partita iva è ancora attiva ? Addirittura per gli omocodici andrebbe data qualche info in più per capire a chi è associato il cf omocodico.
Ma è possibile che nel 2024 vengono ancora utilizzari codici ‘semiparlanti’: a livello informatico è proprio un obbrobrio.

Per le p.iva esistono le api del VIES e sono in costruzione/test (in teoria) le api per la gestione italiana.
Ci sono programmi rinomati che hanno un database delle anagrafiche ottenute incrociando i le informazioni inserite da tutti i clienti ma personalmente, lo reputo una violazione della privacy. Anche se il dato è pubblico ( dati anagrafici di un azienda), una società non ha il diritto di prelevare quelle informazioni dal DB legato al mio gestionale per fornirlo a terzi.

Per i CF invece, non potrai mai sapere se un dato è omocodico perché significherebbe rendere di dominio pubblico che inserendo nome/cognome o inserendo il CF dovresti avere di ritorno le informazioni personali della persona.
Andrebbe spostato il controllo del privato dal CF parlante al numero di iscrizione del servizio sanitario.
Di contro, una volta che hai in mano il riferimento numerico del servizio sanitario che è totalmente anonimo, in caso di furto “potresti” prelevare tutti i dati personali come accade nel sistema statunitense.

Tutte queste “problematiche” nascono comunque dall’incapacità dell’utente e del cliente.
Si potrebbe anche dire…“ma possibile che nel 2024 una persona non sa il suo CF o la sua P.iva?”

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Daniele, nel mio messaggio volevo enfatizzare il fatto che nel corso del tempo si sono creati programmi, articoli ecc. per dire come calcolare il codice fiscale o dire se era corretto (check control 16° carattere) senza mettere in risalto la cosa più importate : ma esiste ? ma è associato a quella persona ? Poi certo per la maggior parte dei casi sarà sì ma dal punto di vista informatico non è corretto. Inoltre con il codice semi parlante si sono creati altri problemi : con gli stranieri dove è indicato lo stato di nascita ci sono più casi di omocodia, se uno ha 20 come anno ha 4 anni o 104 anni ? L’osservazione che si potrebbe fare è: beh i casi non sono tanti … sì ma raccontalo a chi ha un codice fiscale omocodico i problemi che ha avuto per scambio di persona …
Ok adesso se fanno finalmente questo benedetto ws senza passare da una maschera forse ci saranno meno problemi per i gestionali anche se, come giustamente dici tu, occorre dare qualche info in più per sapere se si ha associato un cf omocodico
Dare un uid era così difficile ?

L’ideale sarebbe che SOGEI proseguisse un progetto (sfortunatamente abortito prima di nascere) che aveva ipotizzato credo intorno al 2007 una revisione del codice fiscale, in modo tale da renderlo progressivo, esclusivamente attribuibile in modo univoco dall’Agenzia delle Entrate e quindi non calcolabile (simile al numero di previdenza sociale USA): ciò risolverebbe alla radice i problemi di omocodia e le possibilità di determinazione “per gioco” partendo dai dati identificativi del soggetto, ma renderebbe virtualmente impossibile all’interessato di ricordarselo, oltre a dover rivedere tutti i campi di database e di stoccaggio del dato e tutte le funzioni/routine di programmazione che lo trattano. Qualcosa però un domani potrebbe partire dal codice univoco ANPR di cittadini residenti…

A qualcuno funziona ? A me continua a dare come risposta:

{"type":"https://developer.agenziaentrate.gov.it/handling-errors/503/ServiceUnavailable.html","title":"ServiceUnavailable","status":"503","detail":"Servizio temporaneamente non disponibile" ...

Buongiorno
volevo sapere se qualcuno è riuscito ad utilizzare le API. Sono riuscita correttamente a fare la registrazione del servizio ma il Client-Secret ed il Client-Id non continuano a non risultarmi validi.
Qualcuno ha qualche novità?

Grazie

Buongiorno,
a me funzionano correttamente. Il numero di richieste al minuto disponibili è ridicolo, ma funzionano. Il Client-secret e client-Id vanno inseriti nell’header della richiesta : {“X-IBM-Client-Id”, “tuo id”}
{“X-IBM-Client-Secret”, “tuo secret code”}

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Ma… secondo me devono inserire qualcosa manualmente :rofl:
Oggi mi funzionano…

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Buongiorno,
ad oggi non riesco nemmeno a visualizzare i piani dell’API Store.
Mi avvisa con “Servizio Lista prodotti e piani di utilizzo - Dati non caricati correttamente”.
Qualcuno ha novità o può gentilmente spiegarmi il da farsi?

Grazie

Ah ok adesso va. Nella documentazione non avevo trovato queste due key ibm …
che poi come si fa a mettere nelle key la parola IBM …

using HttpClient httpClient = new HttpClient();
httpClient.DefaultRequestHeaders.Add("X-IBM-Client-Id","myid");
httpClient.DefaultRequestHeaders.Add("X-IBM-Client-Secret","mysecretkey");
using var httpContent = new StringContent(@"{ ""partitaIva"": ""11111111111""}", Encoding.UTF8, "application/json");
var response = await httpClient.PostAsync(@"https://api.agenziaentrate.gov.it/entrate/api/partita-iva/v0/verifica", httpContent);
var k = await response.Content.ReadAsStringAsync();

dove hai trovato queste info ?

Di quali info stai parlando ?

Tu scrivi:
“Nella documentazione non avevo trovato queste due key”… etc etc
a quale documentazione ti riferisci ?

Ai file yaml, solo che forse mi erano sfuggite perchè non l’avevo aperte con swagger UI

ma a chi si segnala se c’è un problema.
Ad esempio a me per una partita iva mi ha risposto con la denominazione in parte nella denominazione e in parte nella data di inizio attività . Ma come fanno a non validare il campo data ?

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Felicissimo oggi ho provato l’API e implementata senza alcuna difficoltà… Poi scopro il limite di utilizzo… Va bene quello giornaliero (potrebbe anche starci) ma quello al minuto è assurdo. Non sono proprio di 2 al minuto come dice la documentazione ma facendo delle prove forse sono 2/3 ogni 10 secondi /15 secondi. E’ un limite veramente basso, che rende inutilizzabile il prodotto. Se uno sbaglia 2, 3 volte un carattere è finita.

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