Servizi per check Codice Fiscale e Partita IVA

E nel tuo caso hai un canale accreditato al SDI?

No,
semplice utente.

Confermo le fasce sono completamente sbagliate…

con questi limiti.

No sense puro

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In questo momento la verifica del cf e della pi sul sito web ad accesso pubblico non funziona: gli avranno assegnato la fascia standard?
Ma sono a pagamento? perché io vorrei metterlo a disposizione dei miei clienti, non tenermelo per me

Potrei anche capire il limite giornaliero (seppure, a mio avviso, sia un po’ basso).

Ma il limite di 2 richieste al minuto è ridicolo, è impossibile verificare in tempo reale la validità del codice fiscale se un utente, ad esempio, fa un ordine online su una piattaforma che deve emettere fattura.

Rimane il fatto che non si capisce ancora quale formula magica si debba adottare per ricevere l’attivazione al servizio.

A parte il fatto che questo servizio non dovrebbe essere legato al possesso di un canale SDI (ci sono diverse situazioni, non legate alla fatturazione, in cui è necessario raccogliere codici fiscali), i limiti per minuto rendono il servizio inutile anche con i piani più “generosi”.

Chi invia decine di migliaia di fatture al giorno, può fare al massimo 10 verifiche di codici fiscali al minuto?! Che senso ha?

Spero che cambino i limiti, perché così com’è, il servizio è inutile.

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A quanto sembra, hanno aperto l’accesso a tutti i possessori di un canale SDI.

È importante non confondersi e accedere al portale dell’Agenzia con l’account partita IVA associato al canale SDI, non con l’account di persona fisica.

Perdona l’ignoranza, come si entra con l’account partita iva?
Da quale sito si parte?
Con quali credenziali? Io ho sempre visto entrare con un account personale e poi scegliere la partita iva su cui operare.
Grazie

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concordo, noi ci appoggiamo a terze parti per la spedizione fatture, che vengono inserite sul nostro software e da lì partono utilizzando un servizio di terze parti.

ma vorremmo integrare nel gestionale il servizio di verifica del codice fiscale/partita iva per i ns. clienti. Pare che attualmente non sia possibile.

Concordo,
se metti l’utility di controllo nel tuo software,
lo stesso sarà utilizzato, da tanti clienti, e quindi, penso sia una sciocchezza mettere dei limiti…

idem, l’idea sarebbe quella.
ma così è inutilizzabile (anche se non fosse solo per chi ha un canale)

Ribadisco il quesito, per chi vorrà fare chiarezza.
Grazie.

Io ho sempre visto entrare con un account personale e poi scegliere la partita iva su cui operare.

Sì è così, è corretto @Morris

Dicevo di far attenzione perché accedendo al portale Fatture & Corrispettivi la domanda dell’account sul quale si vuole operare (persona fisica, partita IVA delegata, ecc.) viene chiesta subito. Invece sul normale portale dell’area riservata dell’Agenzia delle Entrate bisogna andare manualmente a cambiare il profilo dopo aver fatto l’accesso.

Ciao a tutti, ma a voi funziona? Io sto provando la chiamata curl per la verifica del codice fiscale e se la faccio con richiesta GET e /status mi dice che il servizio è ok operativo, ma se la faccio in modalità /verifica Post mi dice sempre che il servizio non è disponibile. Errore 503. Boh? :disappointed:
Grazie

Su Fatture & Corrispettivi accedo all’azienda per cui si è effettuato l’accreditamento del canale SDICOOP in delega diretta → Codice fiscale del soggetto per cui operare: [PIVA-SOTTOSCRITTORE].

Come dovrei comportarmi sul sito AdE? L’accesso è il medesimo circa le credenziali a livello di login ma a cosa ti riferisci dicendo “Bisogna andare manualmente a cambiare il profilo dopo aver fatto l’accesso”? Ti riferisci al cambio utenza in alto a destra?

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I limiti sono pensati per un uso personale. Per l’utilizzo in un software commerciale è necessario affidarsi ai servizi a pagamento messi a disposizione tramite le Banche Dati Operatori del Registro Imprese, o a un servizio come questo: Servizi per check Codice Fiscale e Partita IVA - n°20 da marcomarsala, con funzionalità aggiuntive.

In realtà i dati sulle imprese fanno parte delle serie di dati ad elevato valore e le regole di distribuzione sono stabilite dall’Unione Europea.

I dati sulle imprese devono essere distribuiti gratuitamente (Direttiva UE 2019/1024), “tramite API e in blocco” (quindi open data scaricabili) e “descritte in una documentazione online completa e accessibile al pubblico” (Regolamento UE 2023/138). Non mi risulta esistano regole distinte per “uso personale” e quindi l’attuale implementazione è in violazione del regolamento.

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Nella mia esperienza, le partite IVA (e i codici fiscali numerici) sono un problema minore, perché non sono calcolabili e hanno un codice di controllo, quindi è raro che qualcuno sbagli a inserirli ottenendo un codice valido. La maggior parte dei problemi ce li abbiamo quando un ente ha partita IVA e codice fiscale diversi e viene usato uno al posto dell’altro.

I codici fiscali di persone invece vengono spesso calcolati dai dati anagrafici e quando questi ultimi sono sbagliati (se per esempio si sbaglia ad inserire la data di nascita) anche il codice fiscale ottenuto sarà sbagliato (per non parlare delle omocodie). E per quanto noi insistiamo a dire ai nostri utenti che devono chiedere il codice fiscale e non calcolarlo, loro continuano a farlo. Alle volte il problema si scopre in breve tempo (fattura elettronica scartata), alle volte anche un anno dopo (certificazioni uniche), quando diventa difficile rintracciare la persona per farsi dare i dati giusti.
Poter bloccare questi problemi sul nascere sarebbe davvero utile, ma i web service, così come sono, non bastano.

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L’Anagrafe Tributaria e il Registro Imprese rientrano in più esenzioni previste dal Regolamento e dalla Direttiva citati.