Sito scolastico e registro elettronico

Sarebbe molto utile realizzare una piattaforma comune a tutte le istituzioni scolastiche.
Oggi ogni istituto necessita di ricevere un contributo dalle famiglie per pagare l’abbonamento alle varie piattaforme che forniscono questo tipo di servizio.

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l’avremo!..Fra 20 anni…ma l’avremo!! :worried:

Nel frattempo:

  • spreco di risorse economiche,
  • mancanza di organicità,
  • difficoltà di seguire il percorso degli alunni,
  • perdita dei dati utilizzabili in ambito di orientamento.
    Tra le azioni del Piano triennale la 74 riguarda i siti scolastici, forse è impossibile dal punto di vista tecnico pensare all’integrazione del registro elettronico?

Ho trovato la bozza degli obiettivi che si vogliono perseguire - https://docs.italia.it/italia/designers-italia/design-scuole-docs/it/bozza/principi-guida-lanalisi-dei-risultati-della-ricerca/sfide.html

il problema è che al MIUR sono semi-analfabeti sul fronte digitale. Non hanno la minima consapevolezza delle opportunità che si avrebbe con un portale unico che gestisca l’aspetto didattico e l’aspetto amministativo delle scuole

Per questo motivo dico che solo fra 20 anni forse ci arriveremo.

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Ciao, sui siti dei comuni non si pensa piu’ a un sistema unico che abbia dentro tutti i componenti necessari, ma a tanti servizi separati che pero’ sono aperti e interoperabili tra loro: deve essere “facile” prendere i dati da un servizio e usarli per farne un altro. La regola d’oro è che un dato si mette nel sistema una sola volta e lo si legge da li se necessario. Per esempio i dati anagrafici stanno in un posto solo, l’ANPR, se serve una data di nascita o un codice fiscale si va a prendere li.

Questo può valere anche per le scuole: si può pensare al registro elettronico, a un servizio che gestisce le gite, a un servizio di prenotazione colloqui come un ecosistema di servizi distinti, ma facilmente interoperabili tra loro. In questo sistema ad esempio l’elenco degli alunni si dovrebbe trovare in un solo posto e tutti i servizi che ne hanno bisogno dovrebbero leggere da li.
Sembrava impossibile anche per i siti dei comuni ma in soli tre anni il panorama è cambiato radicalmente.

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in realta’ un db/portale nazionale il miur lo aveva, ma e’ stato dismesso. era anche avveniristico dal punto di vista dell’idea, visto che doveva fungere da collettore (in interoperabilità coi sistemi informatici locali) di informazioni quali presenze, assenze, voti, pagelle. pochissime scuole avevano pero’ aderito.
mi pare che si chiamasse “scuolamia” ma adesso non ricordo, ne ho parlato in un articolo su jlis.it l’anno scorso (perdonate l’autocitazione).

mi pare che esista anche - sempre nella cornice del SIDI, che in fondo è un sistema informativo apprezzabile - l’anagrafe nazionale degli studenti e dei docenti, che dovrebbe essere alimentata dalle scuole, sempre in interoperabilità, ma non so quanto le scuole lo tengano aggiornato.

credo che, in ogni ambito, auspicare il sistema informatico unico, al di la’ delle convinzioni personali, sia ormai anacronistico. il trend attuale e’ che unico deve essere il formato dei dati, poi ognuno i dati li gestisce con gli strumenti che preferisce. altro discorso sarebbe trovare metodi efficaci per “certificare” i sistemi locali, visto che, soprattutto nelle scuole per evidenti motivi di numeri del personale, non possono esserci sempre le competenze utili a valutare da tutti i punti di vista cio’ che si acquista.

ma attenzione che noi ci troviamo ancora in una situazione dove qualche alunno risulta iscritto a due scuole diverse per via dei nulla-osta gestiti ancora al di fuori di una procedura centralizzata :confused:

(con quello che ne deriva in termini di effetti sulle decisioni di formazione degli organici e di dimensionamento degli istituti scolastici)

si’ certo, ma un conto è avere una banca dati centrale, un conto avere un gestionale unico in tutte le scuole…

non che poi la banca dati centrale garantisca da sola che non si presentino anomalie…

un gestionale unico per tutte le scuole mi fa pensare ad un risparmio perchè ci troviamo di fronte a strumenti soggetti al fenomeno della economia di scala dove ci sono prevalentemente costi fissi di produzione del software

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Esiste già un sistema informativo integrato delle scuole, si chiama siis.
Si integra con l’anagrafe, il sidi ed una ventina di fornitori di gestionali per la segreteria e registri elettronici.
Purtroppo, come ho descritto qui Abilitazione Sistema Informativo Integrato delle Scuole (SIIS), nessuno risponde né alle domande né alle richieste di abilitazione e di conseguenza, al momento, é utilizzabile soltanto dai fornitori già abilitati.

Il SIIS comunque non è un “prodotto” software che le scuole possono usare, ma solo un insieme di regole di interoperabilità e lodevoli procedure di verifica di conformità di prodotti software realizzati da software house private.

Sembra inoltre l’unico modo per entrare in possesso delle specifiche di interoperabiltà con i sistemi del MIUR, visto che questo ministero, in controtendenza rispetto ad altri settori (v. fattura elettronica, ricetta elettronica, pagoPA, ANPR ecc.) non ha minimamente reso pubbliche le specifiche necesarie a sviluppare integrazioni coi software locali.