SPID e condanna a dover possedere uno smartphone

@RiccardoS
Qui siamo meno d’accordo. Lo “switch off” è esplicitamente menzionato e sottolineato nei vari documenti di digitalizzazione della PA delle Ministre Madia (2015) e Pisano (2020). Ad esempio (Madia) “Questo documento [progetto digitalizzazione 2014-2020] traccia una roadmap per la digitalizzazione del Paese capace di: a. determinare il progressivo switch off dell’opzione analogica per la fruizione dei servizi pubblici…” Uno switch off in inglese non è parziale, ma totale.
Attualmente uso CIE e CNS. Una bellissima macedonia qui funziona, lì no, là manca il certificato, qui il driver va bene ma su quella piattaforma non va. Proprio oggi ho fatto un po’ di test con una CNS del 2016 e una appena consegnata. Il Comune di Milano non accetta la CNS, quello di Bologna la accetta ma non funziona, Venezia e Roma vanno sia con la CNS vecchia che quella nuova. A Bolzano funziona solo la carta vecchia, la nuova segnala errore.
Patronati e CAF sono un’altra bellissima invenzione tutta nazionale. Nel resto del mondo se uno deve parlare di pensioni va all’INPS locale. In Italia hanno proibito l’accesso alla popolazione. Mi capisce se quando sento parlare di switch off sono un po’ preoccupato?

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Buonasera a tutti
In questi anni io ritengo che si siano fatti passi da gigante nel mondo della digitalizzazione, in cui l’Italia sta cercando di mantenere il proprio passo.
Ma non sono per nulla d’accordo sul fatto che si parli di scelte obbligate!!!
Quando mai si obbliga ad avere un telefono cellulare ed addirittura dover pagare un contratto di telefonia mobile per accedere alle connessioni internet ed obbligatoriamente per lo SPID???
La realtà che oggi la stragrande maggioranza della cittadinanza utilizza i servizi di telefonia mobile sia per la comunicazione vocale e sia per connessione internet per comodità.
Negli anni è diventato necessario l’attuale smartphone, che finché si usa per propri interessi, con fierezza si accetta il Device, ma non si sa per quale complicato ed intricato motivo nel momento in cui si propone di utilizzarlo per accedere a servizi di Pubblica utilità, scoppia il caos, e non so per quale strano motivo ma a breve presumo che si parlerà di dittatura digitale, tanto ormai sembra tanto facile dire che in un paese democratico ci sia dittatura.
Come ampliamente ribadito dai precedenti post scritti dai componenti del forum, la varietà di scelte esiste ed esistono anche i mezzi messi a disposizione dalla pubblica amministrazione per connettersi gratuitamente alle reti telematiche e poter accedere ai servizi tramite SPID senza dover pagare costi di connessione a compagnie telefoniche.
Se gli sviluppatori dei sistemi di accesso ai servizi delle PA hanno improntato la prima scelta sui smartphone probabilmente l’hanno fatto perché, presumo, hanno visto l’andamento del mondo della telefonia pensando di farne cosa gradita, ma visti i trascorsi hanno proposto soluzioni alternative, come ampliamente già citato, Cie e TS, ma a a quanto pare c’è sempre un però!
Alla fine si scopre che il bello dovrà venire, ma speriamo che sia sempre più bello.
A presto
Agos

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Ehm… non ho né cellulare né smartphone per cui sono abbastanza sensibile per l’argomento.
Vorrei fare la CNS con firma digitale delle camere di commercio, token wireless. Permettono la visita di persona per la verifica dell’identità e l’autenticazione online avviene per token e PIN. Lo smartphone non serve proprio.
Ma senza indicare un numero PERSONALE di smartphone da verificarsi al momento della prima attivazione non attivano il contratto. Non serve a nulla per sicurezza o verifica di identità, ma lo pretendono lo stesso.
Non stiamo esagerando? E’ questo il segnale di allarme che intendo dare. Ho vissuto in paesi molto più avanzati dell’Italia in materia di IT e in nessuno c’è questa fissazione ossessiva per la telefonia mobile e gli smartphone. Una simile osservazione empirica si può fare su qualsiasi mezzo di trasporto pubblico…

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@GiP quello sono più che altro chiacchere tirate fuori per scopi politico/elettoriali, io le sento fin da prima del 2010, ogni volta la data viene spostata di 10 anni circa.
Fino a quando non ci sarà una legge in merito sono e rimangono solo chiacchere.
Francamente per i prossimi 10 o più probabilmente 20 anni io starei tranquillo. anche perché ridurre gli uffici aperti al pubblico significherebbe ridurre gli impiegati statali e nessun partito si vuole inimicare un simile bacino di voti. :).
Per adesso la PA digitale si rivolge ad un bacino di utenza abbastanza ristretto fatto principalmente, ma non totalmente da persone tecnologicamente abbastanza evolute da non aver problemi ad usare uno computer o uno smartphone, ed almeno per la mia esperienza personale non sempre significa persone come meno di 30 - 40 anni.
Conosco persone di 80 anni che controllano la pensione con l’app delle poste e persone con meno di 40 anni che non sanno o peggio non vogliono collegarsi al sito dell’ENEL per scaricarsi la bolletta, o addirittura fare la telelettura del consumo del GAS e li basta un normale telefono, e fanno la coda allo sportello.
Si il comune di Milano in molti casi, non tutti vuole, SPID o CIE, in compenso quello di Firenze si.
Il problema delle CNS, e che ogni carta a seconda del chip che usa vole i propri dati, da questo punto di vista la CIE, è molto più comoda e semplice nell’utilizzo e nella configurazione.
Lo SPID usando l’autenticazione via cellulare è tutto sommato quello più comodo di tutti, perchè non ti lega ad un singolo computer.

PS, ho amici in Germania e ci vivono da anni, si sono spostati li , messo su famiglia ecc. neanche li con la PA digitale sono tutte rose e fiori, da quello che so attualmente loro usano la carta di identità per autenticarsi tipo la nostra CIE, ma in passato a seconda del Länder hanno usato anche altri sistemi e non sempre erano facili e veloci.

Io ho quella di infocert, CNS e firma digitale in un unico token, per autenticare la mia identità ho usato la CIE, non mi ricordo se ho dato un numero di telefono, ma mi ero già registrato con loro, quindi forse l’avevo già dato.

Ho poco esperienza delle altre nazioni europee o monadiali, ma per Germania, Francia, Olanda, spesso è come da noi ti chiedono un numero di cellulare, anche solo per contattarti se qualcosa va storto.

hm… non ho né cellulare né smartphone per cui sono abbastanza sensibile per l’argomento.

Ok quindi tu sei contro cellulare e smartphone per ragioni tue che a me non interessa assolutamente indagare, ok va bene, allora usa la CIE per autenticarti e vivi felice.
Ho come l’impressione che in fondo a te non interessa davvero far modificare lo SPID perché penso che comunque non saresti soddisfatto di alcuna modifica.
Secondo me a te non va giù il fatto che per lo SPID serva un cellulare, perché a te non piacciono i cellulari :slight_smile:

@RiccardoS
Vedo che siamo piu’ o meno in sintonia. Sono d’accordo con le osservazioni della prima mail di risposta e in effetti non avevo pensato alla questione degli statali disoccupati. Pero’ INPS e Agenzia delle Entrate sono irraggiungibili per la popolazione. Sono anche d’accordo con le osservazioni sulla Germania.
Indovinato! SPID non mi va giu’ proprio perche’ e’ stato progettato intorno al cellulare. Da un anno permettono l’identificazione di persona e non solo in remoto come prima (tramite cellulare). Appena propongono un sistema, che so, via token consegnato di persona o inviato per raccomandata in alternativa alla app su smartphone, allora faccio SPID. Spero che con nove fornitori uno prima o poi ci arrivi.

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Io vivo in un comune in provincia, eppure nel mio comune c’è sia l’INPS che l’Agenzia delle Entrate,
negli ultimi 25 anni come tanti italiano ho spesso dovuto recarmi all’INPS, ad esempio per consegnare i cedolini di malattia, controllare la mia situazione contributiva, ecc,
Prima della pandemia per accedere all’INPS era sufficiente entrare e mettersi in coda, nell’ultimo anno e mezzo ho avuto bisogno sia di andare all’INPS che all’Agenzia delle Entrate per entrambi c’è il numero verde, per l’Agenzia delle entrate c’è anche la prenotazione via App, e quella tramite il sito dell’agenzia delle entrate, che non richiede autenticazione.
All’agenzia delle entrate ho fatto la prenotazione sia tramite il sito che tramite il numero verde.
Quindi dire come fai tu:

Pero’ INPS e Agenzia delle Entrate sono irraggiungibili per la popolazione

Mi sembra leggermente esagerato.
I token costano, si parla tanto di evitare gli sprechi nelle PA, ed ecco l’ennesimo spreco.
Dammi retta vai al tuo comune richiedi la CIE al posto della tua vecchia carta di identità ed risolvi tutti i tuoi problemi di acesso autenticato.

Oppure, ti prendi uno smartphone e te ne fai una ragione!

Ma a GiP non piacciono ne i cellulari ne tanto meno gli smartphone.
L’alternativa migliore è la CIE.
Va al suo comune di residenza chiede di passare dalla vecchia carta di identità alla CIE, cosa che da inizio pandemia i comuni sono tenuti a fare anche se la vecchia carta non è ancora scaduta, ed in 15 giorni ha una CIE, dopo di che prende un lettore seguendo i consigli che abbiamo dato in altre discussioni in questo forum, e risolve tutti i suoi problemi.

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A livello privacy è molto meno invasiva la CIE abbinata ad un computer

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Davvero non ci arrivo. Non c’è nessuna privacy, Si deve sapere esattamente chi si collega.

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Hai delle prove in merito ?
Personalmente, a livello di uso di dati personali, per ottenerli ed mi sembrano sovrapponibili, l’unica differenza è che per avere lo SPID si richiede anche un numero di cellulare.
La CIE è una carta di identità, quindi puoi averla solo se lo stato italiano ti conosce e sa “tutto” di te.
Per fare lo SPID serve un documento, di identità ed un numero di cellulare.
Ma non so quali log vengano mantenuti dai chi rilascia lo SPID, riguardo all’uso fatto, cioè se hanno dei log riguardo a tutte le volte che l’hai usata e per quali siti l’hai usata, ecco questa potrebbe essere una differenza è non da poco.

Si ma chi ha accesso a quei log ?, ovviamente i siti a cui accedi, ma gli IDP che rilasciano lo SPID anche loro hanno accesso a quei dati ?

Beh, direi di si, altrimenti sarebbe impossibile fare assistenza ai clienti. Ma l’accesso ad un sito mi sembra una informazione sufficientemente neutra.

Io al massimo mi preoccuperei se Apple-Google-Xiaomi ficcanasassero su quei dati (che siti uso, quando e con che ISP). Quello sì che sarebbe pesante. Ma che l’ISP sappia dove uso l’identità è necessario, per l’assistenza e anche per tracciare eventuali improbabili usi non autorizzati.
Invece sull’eventuale curiosità dei giganti che ho citato sopra, c’è modo di sapere se è reale o solo ipotetico?

Secondo me è più che altro ipotetico, non che in teoria non passano farlo, in teoria si può fare tutto, ma in pratica penso proprio di no.
In teoria quello che Google potrebbe fare e che ha fatto in passato, è sapere su che siti vai usando Chrome, ma questo vale sia per gli smartphone che per l’uso di Chrome sul PC o Mac, quindi non ha a che fare gli IDP quindi SPID, ma con il traffico internet in generale.
Per chiarirci Google usando cookie ed altri sistemi di tracciatura sapeva che un utente andava sul sito picopallo.gov, ma non sapeva quello che ci faceva, ed usava questi dati per mandargli pubblicità mirata, ma sono cose che sa ogni qual volta noi usiamo il suo motore di ricerca.
Apple ancora meno visto che basa il suo business proprio sulla privacy che da all’utente.

Insomma dipende dai siti, sopratutto se l’uso dello SPID si amplierà anche a siti più normali, e non solo a quelli dello stato.
Io comunque mi fido e continuerò ad usare il mio SPID delle poste senza problemi.

Certo in futuro le cose potranno cambiare, ma al momento, anche io, senza nessuno strumento di tracciamento, posso anticipare che tutti quelli che hanno spid hanno acceduto al FSE, al sito del proprio comune, all’AdE, all’INPS. Ma nonostante abbia questa info in realtà non so niente.

Non sto parlando di SPID/CIE su telefono o computer, sto proprio parlando a livello generale della privacy nel possedere uno smartphone o un computer, fra le due è meno invasivo il computer, quindi scelgo l’autenticazione computer con CIE.

Spero di essermi spiegato

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Meglio che i log di dove accedo e quando (metadati) li abbia in mano la zecca di stato che un privato (poste italiane)

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