Web Analytics Italia - trasferimenti verso Amazon Web Service

Io non faccio parte di Monitora PA. Se hai ragione, ti sarà facile dimostrarlo agendo tu stessa nei modi da te indicati.

Però scusate… penso ci si stia infilando in un vicolo cieco…
Qui non si tratta di egemonia culturale o di filosofia politica (che meriterebbero altre discussioni in altri contesti).
Qui si tratta di capire perchè Agid ha portato il servizio WAI su server Amazon e domandarsi: poteva farlo?
La risposta come abbiamo imparato da mesi a questa parte è NO (se no allo stesso modo si restava su google analytics, no?).
E a nulla vale dire che i server sono in Italia, che non faranno mai passaggio dati, ecc…
L’unica questione è che se il Governo USA chiede i dati ad Amazon questa glieli deve dare e questo non è conforme al GDPR (vedi sentenze Schrems II)
A mio avviso la cosa quindi è molto semplice e si può risolvere con Agid che rimette WAI su server europei.
In attesa che Europa e USA facciano un accordo (se non erro ne hanno iniziato una timida discussione) per cui se i server di aziende USA sono su territorio Europeo gli stessi dati non devono essere richiesti dal governo USA.

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No, io non sono un’attivista, non faccio parte di una organizzazione che ha una causa da perseguire

Giustissimo. Io ad esempio contesto la modalità e non l’oggetto della discussione

sono d’accordo, però a noi rimane il problema che nella PEC di monitoraPA si chiede e intima:

  1. Pertanto, fermo restando il diritto del Vostro Ente di presentare
    reclamo all’Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali
    qualora AgID rifiuti di ottemperare alla Vostra richiesta, invito
    l’Ente in indirizzo ad imporre ad AgID - Agenzia per l’Italia Digitale -
    la sostituzione del servizio in questione con altro fornitore non
    sottoposto a normative incompatibili con i diritti fondamentali dei
    cittadini europei entro 15 giorni dalla ricezione della presente.

  2. In alternativa e negli stessi termini, invito l’Ente a sostituire
    il servizio in questione con altro fornitore conforme o ad adottare
    misure tecniche supplementari efficaci a protezione dei dati personali
    tali che nessun dato (o insieme di dati), raggiungendo i server di Amazon,
    possa permettere di identificare i visitatori del vostro sito
    con probabilità non trascurabile.

  3. In difetto di ottemperanza da parte Vostra, nel termine sopra
    indicato, agli obblighi di legge in materia di trattamento dei dati
    personali, sarò costretto a rivolgermi al Garante per la Protezione
    dei Dati Personali, ai sensi e per gli effetti degli artt. 141 e
    seguenti del Codice in materia di protezione dei dati personali
    (DECRETO LEGISLATIVO 30 giugno 2003, n.196 e successive modifiche
    e integrazioni) per una valutazione della Vostra condotta anche
    ai fini dell’emanazione di eventuali provvedimenti di cui
    all’art. 58 del GDPR.

per cui non si tratta solo di sensibilizzare, qua si hanno 15 giorni per fare quanto richiesto pena segnalazione al GPDP considerato che AgiID non risponderà in 15 giorni alle migliaia di richieste che dovremmo inviare … per cui comprendo come molti altri le vostre finalità ma come già detto da molti non condivido il mezzo per quanto abbiate ampiamente dimostrato che è corretto.

a questo punto, @Giacomo_Tesio , se posso, vorrei capire se siete disposti ad aspettare una risposta da AgID (cosa che verrebbe incontro ai webmaster dei siti PA) o intendete procedere comunque con il vostro programma.

Grazie

Non capisco che cosa significhi questa frase. Ho letto sopra “ultima ruota del carro, quali siamo noi”, e ho capito quel “noi” indicasse inclusione in una delle PA che hanno ricevuto il messaggio. Se lavori per una PA, fai sí parte di un’organizzazione che ha una causa da perseguire, a partire dall’attuazione dell’art. 1 della Costituzione (e a cascata 2, 5, 11, 28).
https://it.wikisource.org/wiki/Italia,_Repubblica_-_Costituzione

sì, ok. Come o scritto molto sopra ho un causa da perseguire ed è servire il cittadino, ma purtroppo per farlo ho risorse limitate di tempo e denaro e personale e di possibilità di manovra; ho la necessità assoluta di fissare priorità. E se permetti ce ne sono delle ben più alte, molto più impattanti nella vita quotidiana di un cittadino, rispetto alla tutela dei suoi dati di navigazione sul sito di un ente.
Per esempio la tutela dell’integrità dei suoi dati e della disponibilità dei servizi, ma anche il miglioramento dei servizi stessi. (ma è solo un esempio)
Oltre al fatto che l’agenda di lavoro è mutuata anche dai programmi politici degli amministratori.

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Salve!

Mi dispiace sottolineare che il video di youtube qui linkato, del quale io ho ascoltato solo i primi secondi, (e non intendo ascoltarne ulteriori), ha un incipit espresso con linguaggio emotivo, tipico dei venditori di fuffa… in più fa anche una accusa sottile sul “comunicare con le PA” che è una frase molto populitsa…

Come ha anche detto “giuliamacchi”, prima di “giudicare” le PA, che sono sempre e comunequ e con tutti i difetti ecc, al servizio del cittadino, prima bisognerebbe sciacquarsi la bocca…

Gli attacchi alla PA ed alla “politica” (intesa come quella partitica) sono stati il cavallo di battaglia di molti recenti e passati governi italiani perchè fanno consensi che è facile trasformare in voti e/o soldi e potere.

Questi attacchi hanno ridotto la fiducia dei cittadini nella PA ed indirettamente nella “polis” e quindi hanno creato, e creano tutt’ora, uno scollamento fra i cittadini e le PA o istituzioni che sono a loro difesa.

Tante norme che ci vengono dalla UE, GDPR compresa, cercano proprio di far comprendere ai cittadini che le PA sono a loro tutela a tutela dei cittadini che non possono difendersi da soli, cioè i cittadini meno ricchi, perchè i ricchi hanno sempre la possibilità economica e di potere per poter difendersi.

“giuliamacchi” ha parlato proprio di questo e da oggi è la mia nuova guru della PA !

io vorrei aggiungere questo:

-nella PA lavorano persone spesso sottopagate, sotto formate, sotto considerate,
persone normali, che hanno famiglia, figli, amici ed aspirazioni e sogni come tutte le
altre persone;

-sono persone che NON si meritano trattamenti come quelli del video, che affabulatori
interessati si permettono di denigraqre per acquisire consensi alle loro idee;

-sono persone che non si meritano nemmeno e-mail come l’ultima id monitorPA dove viene
taciuto che i servers sono in Italia… con la “scusa” che è una informazione ininfluente;

Invito tutti alla trasparenza, alla cortesia, all’uso di un linguaggio neutro, informativo, aperto,
rispettoso e trasparente ed anche facilmente compresibile e collaborativo.

Io personalmente NON ho social, non ho facebook, instagram, wattsapp, ecc.

E’ vero che ho un telefonino Android e quindi ho un accunt di google e sono iscritta
a diversi siti di vendita online ed anche su Amazon (dove ho fatto meno di 10 acquisti in totale)…
ma non partecipo a nessun social e praticamente nessun forum (se non questo ma molto raramente) perchè i social sono di proprietà private che ci guadagnano soldi e che li utilizzano
proprio per diventare ricchissimi ecc…

Lavoro duro molte ore al giorno, il turnover non è stato mai fatto e 34 anni fa ho iniziato
a lavorare in un ufficio dove eravamo i 5 ed adesso sono sola e gli utenti sono quadruplicati
a causa della unione dei comuni e provincie ecc…
Ho iniziato con gli IBM 8086 non in rete… poi in una rete ad anello con cavo coassiale, cioè senza HUB… oggi utilizziamo connessioni a da 2 o 10 Gb su f.o.
Gli straordinari non li pagano ma io ne faccio per forza perchè se devo riavviare un router
o una VM lo faccio fuori orario di lavoro… idem se configuro una nuova VPN ecc…

Nella PA ci sono persone che non hanno una famiglia per dedicarsi alll’ufficio e che lavorano
anche la domenica, mia sorella è insegnante elementare da 35 anni ed è stata precaria per 20,
a scuola non hanno nessuno che sa gestire una rete, hanno una aula computer che funziona
grazie a volontari, come me, che la sistemano gratis… ed è una scuola statale!

Quello del video ed anche chi ha scritto alcune parole sgradevoli in questo thread, forse sono
le persone più oneste del mondo, come immagino lo siano anche quelli di monitorPA, tutti brave persone che rispettano rigorosamente i limiti di velocità, che chiedono sempre la fattura o la
emettono senza che gli sia richiesta, che pagano i contenuti digitali che utilizzano, che
non tradiscono i loro partner, sono sicurissima che tutte queste persone, che troppo spesso
criticano la PA, siano integerrime, molto più di me, immacolate… che lavorano senza sosta e senza
procastinare le loro pratiche ecc. Ne sono certa, certissima! Altrimenti non sarebbe spiegabile
il loro atteggimento pubblico contro la PA.

Negli stati come la Norvegia o la Svezia i cittadini hanno fiducia nella PA e nelle loro istituzioni, tutti quelli che creano, anche indirettamente, sfiducia verso la PA, magari perchè hanno una motivazione che loro ritengono validissima, dovrebbero prima domandarsi se è giusto correre il rischio di instillare la sfiducia…

saluti

GP

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Ok, quindi concordiamo che non c’entra il fatto che l’ente abbia o meno fra le proprie finalità la protezione dei dati personali. In effetti l’ente avrebbe l’obbligo di rispettare la legge, mentre il semplice cittadino (come Giacomo) ha solo la possibilità/diritto di fare qualcosa.

In un quadro di illegalità diffusa, è chiaro che non tutti i dipendenti pubblici riusciranno a segnalare ogni atto illegale di cui sono testimoni. Cerchiamo però almeno di ricordare che hanno la facoltà di farlo, se vogliono e se riescono.

Anche questo forum è inserito in un quadro di illegalità diffusa …

forum.italia.it

no PTR records!

country countryCode region regionName city lat lon timezone isp org as ip
Netherlands NL NH North Holland Amsterdam 52.3667 4.9 Europe/Amsterdam Microsoft Corporation Microsoft Azure Cloud (westeurope) AS8075 Microsoft Corporation 40.91.199.62

benvenuto nell’internet, che per definizione non conosce frontiere e dogane! :rofl: :rofl:

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Anche sociale direi, in quanto favorisce l’emancipazione.

Ma sono domande che la dirigenza doveva saper rispondere…

Sospetto che sia dovuto a un disallineamento tra il loro DPO, TIM e colui che ha gestito la migrazione (che si è scordato di questo fatto)

Sinceramente, almeno nel mio caso, quello che mi porta ad avere poca fiducia nelle PA è la loro comunicazione con i cittadini che è poco professionale, cioè che:

  • I tempi di attesa per una prima risposta sono solitamente biblici
  • hanno una bassa padronanza degli strumenti digitali
  • hanno la tendenza a essere poco supportivi e a rimbalzare
  • sembrano non capire alcune questioni importanti, anche se di loro competenza
  • non sembra prestare attenzione alle necessità dei cittadini, specialmente in ambito informatico o per questioni più di nicchia.
  • poca trasparenza
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Non siamo soliti divulgare le risposte ricevute se non dopo averle anonimizzate (vedi qui e qui), ma sappiamo che molte PA hanno già chiesto ad AgID di sostituire AWS entro 15 giorni.

Se AgID dovesse fornire una risposta pubblica, ve la segnalerò volentieri.

Detto questo, ovviamente allo scadere dei 15 giorni (o poco dopo… non riusciamo mai ad essere puntuali come vorremmo) se i server di WAI continueranno a puntare a server di AWS rieseguiremo il nostro osservatorio per identificare tutte le PA che ancora utilizzano il servizio e le segnaleremo, insieme ad AgID e AWS, all’Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali.

:man_shrugging:

un passo alla volta… è l’unico modo per arrivare lontano! :wink:

Naturalmente!

Ma tu non sei entrato nel merito della nostra analisi per metterla in discussione.

Tu hai semplicemente ipotizzato nostre finalità economiche, scrivendo:

Comunque tu la pensi, la tua interpretazione del nostro agire evidenzia una visione anacronistica della società che riconduce qualsiasi azione ad interessi di natura economica.

E poiché tale interpretazione è sbagliata, ma comune fra le persone che subiscono inconsapevolmente l’egemonia culturale del capitalismo statunitense (con tutte le sue straordinarie ed indicibili contraddizioni), ho provato a spiegarti perché è sbagliata.

Tutto qui! :wink:

Ma sinceramente, pensi davvero che in Agid lavorino così ?
Tu credi davvero che in una PA, in una Agenzia di respiro nazionale, “colui che gestisce la migrazione” (???), si svegli la mattina e, dopo aver affidato un servizio di oltre 180k euro, decida di migrare un applicativo utilizzato da migliaia di PA?

Dai su…

Io penso che AgID abbia a cuore il rispetto della normativa.

In fondo… sbagliare è umano, ma perseverare… è sanzionabile! :wink:

Senti, vi seguo da poco e non mi va di sfogliare tutta la chat.
Quante sanzioni sono state comminate grazie al vostro operato?
Numero di sanzioni e importo totale intendo. E da quale ente sono state comminate ?
:wink:

Per la verità, credo diverse, sai… :wink:

Purtroppo, come potrà confermarti il vostro DPO, il Garante non è tenuto a divulgare le sanzioni che infligge, per cui purtroppo non posso dirti l’importo e il numero.

Invece credo proprio nessuna. Zero, nada.
E lo sai anche tu.

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Beh… ma in effetti… in fondo… che ti frega?

Se non sei il Sindaco di un Comune, il Direttore di un Ospedale, il Dirigente Scolastico di una scuola o comunque il legale rappresentante di una PA che viola la Legge, tanto i soldi mica li metti tu?