Aiutaci a scegliere il nome del design system del Paese

Progetto Design Italia…

Propongo “DigItalia”. L’ennesimo anglicismo superfluo, che non fa altro che sottolineare la mancanza di originalità, possiamo anche risparmiarcelo. Come apparire innovativi e originali se non si fa altro che scimmiottare gli statunitensi, a partire proprio dalla lingua?

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Azzurro:notes:

Il messaggio deve contenere almeno venti caratteri GGGrrrrrrrrrr

NIENTE DI QUELLO DA VOI SCELTO PIUTTOSTO:
PA digital design che diventerebbe PA.DD (ricordabile) Buon lavoro

Concordo sul mantenere “Italia” nel nome, coerentemente con le altre denominazioni. In alternativa a Design System Italia, propongo:

Design PA Italia
Progetto PA Italia

che chiariscono l’oggetto dell’iniziativa e ne sottolineano il carattere trasformativo nei confronti della Pubblica Amministrazione.

Due premesse.

  • Tutto partì da ARPANET, poi, nel 1986, l’allora CNUCE fece entrare anche l’Italia nel mondo.
  • La Pubblica Amministrazione italiana si caratterizza per una totale chiusura alle sue informazioni, che si estrinseca in una totale mancanza di interoperabilità e integrazione dei dati e delle informazioni, ben noto a tutti. Questo ha determinato una estrema parcellizzazione delle tecnologie informatiche usate. Il motivo fondamentale è la non volontà delle amministrazioni di mettere a disposizione di tutti, cioè rendere chiaro e trasparente, il proprio operato interno. Questo atteggiamento impedisce qualsiasi analisi tecnico-gestionale globale del sistema Italia, in tutti i settori. Questo è il vero problema della PA italiana. Una visione culturale ottocentesca contraria alla gestione comune dei dati dettata da incompetenza e paura.

Ciò premesso, quello che invece oggi manca ad AGID è la capacità di organizzare un lavoro di rete per la PA. Il lavoro di rete è l’insieme degli interventi finalizzato a legare fra loro le istituzioni della PA, tramite connessioni e catene di significative relazioni interfunzionali per il miglioramento della qualità della vita della comunità, ma anche dei singoli. Non connettere e parcellizzare produce solo caos entropico, con dispersione dell’energia necessaria per un lavoro finalizzato di interoperabilità. Questo è quello che manca, ma anche che l’Italia non fa.

Se si vuole procedere verso il futuro occorre creare un network unico, con regole tecniche e di gestione chiare e precise. Networking significa creare, sviluppare contatti e relazioni e si basa su un legame di reciprocità in cui si dà e si riceve, si tratti di tempo, competenza, dati o di informazioni.

Si deve creare una rete (che non c’è) e svilupparla a più livelli, moltiplicandoli e consolidandoli nel tempo.

La rete consente agli utenti di condividere contenuti testuali, immagini, multimedialità, e di interagire tra loro, il che significa condividere la conoscenza…

Network significa socializzare, che è alla base del comportamento umano. Network significa essere in cerca di nuove opportunità instaurando un rapporto di fiducia con tutti gli altri.

Mattoncini e Design senza un network non servono a nulla.

Sulla base di quanto sopra la mia proposta è:

NETWORK ITALIA

Dìgita
Semplice e diretto. Nasce dal connubio tra “digitale” e “Italia”, ma al tempo stesso rimanda al semplice e quotidiano atto della digitazione: su tasteria, tablet e smartphone

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Matita Italia. :pencil2: come strumento per eccellenza per il disegno. Mat(toncini)Ita(lia)

Laterum Design System, un po’ di latino per ricordare i nostri avi grandi progettisti