Avviso analogico: possibili modifiche?

Per un Ente (comune) che non vuole utilizzare il canale Poste Italiane per i pagamenti PagoPa che va a richiedere ai suoi contribuenti, sarebbe possibile predisporre ed utilizzare un modello di avviso analogico differente (senza la parte bassa relativo all’ufficio postale) da quello ufficiale entrato in vigore a dicembre 2018?

La

zona f) Zona tecnica per i pagamenti presso Poste Italiane (da utilizzare obbligatoriamente nel caso in cui l’EC disponga di un conto postale)

nel caso in cui un Ente non abbia un conto postale deve gia’ adesso essere assente. Le specifiche permettono che quella parte sia vuota e naturalmente, se l’EC non ha il conto postale, non si saprebbe neanche cosa visualizzare.
Se invece il dubbio e’ tra “non vuole utilizzare il canale Poste Italiane” e “non dispone di un conto postale”, allora alzo le mani… ma io direi che se un EC vuole essere pagato solo su un normale conto bancario allora basta che non dichiari quello postale che potrebbe comunque avere per altri usi.

La risposta è no, il bollettino pagopa è ufficiale ed è nato proprio per evitare che ognuno faccia quello che ritiene meglio.

Noi, per i pagamenti che non vanno su un conto postale, lo abbiamo tolto.
Visto che è la codifica di un bollettino postale non ha senso per pagamenti diretti su conti bancari.
Fra l’altro la codifica datamatrix di quella sezione deve essere approvata preventivamente da posteitaliane.

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Segnalo la risposta autorevole sul tema:

Attenzio @frantheman,
Se il tuo ente HA un conto postale deve abilitare la possibilità di incassare qualsiasi tributo anche tramite il bollettino postale. Diverso se NON POSSEDETE alcun conto postale.

Non deve esserci distinzione tra due avvisi delle stesso ente.

@Mario_Gammaldi,

ah, questa è una bella complicazione. Per non andare OT apro un altro post con considerazioni in merito.

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@Mario_Gammaldi e’ sicura questa cosa? Perché capita che un ente abbia conti di accredito diversi per tipologia di entrata (non so se per semplice opportunita’ organizzativa o vincoli amministrativi) e non sempre sono cc postali. Questa restrizione costringerebbe la PA a disporsi sempre un CC postale di accredito per servizio (con oneri economici e amministrativi che non so quantificare) altrimenti non potrebbe stampare un avviso a norma.

Buongiorno Roberto,

prima di risponderti vorrei sgomberare il campo da un possibile equivoco. Deve essere chiaro che le Pubbliche Amministrazioni sono obbligate a utilizzare pagoPA in via esclusiva per ogni incasso, di qualsiasi natura. Solo nel caso che tale premessa sia effettivamente verificata la risposta alla tua domanda è No, come recita la FAQ C9 (https://pagopa-docs-faq.readthedocs.io/it/latest/_docs/FAQ_sezioneC.html#c9-un-ente-creditore-e-obbligato-ad-allegare-allavviso-analogico-il-bollettino-postale).

In altre parole, per essere ancora più chiaro, non può esserci, come tu dici, un “Ente (comune) che non vuole utilizzare il canale Poste Italiane per i pagamenti PagoPa”, ma solo “un Ente (comune) che non può utilizzare il canale Poste Italiane perché non dispone di un conto corrente postale abilitato agli incassi”

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Grazie a tutti per le risposte, a questo punto però, per ancora maggiore chiarezza, riformulo il mio caso: il comune di xxxx non ha un conto corrente postale per la riscossione del dovuto per il trasporto scolastico e vuole incassare solo tramite Iban della Tesoreria. I modelli di pagamento PagoPa (conformi a quanto stabilito) comprendono però anche la parte “postale” non compilata generando confusione negli utenti che vanno comunque in posta (per abitudine) non riuscendo (ovviamente) a pagare. Potrebbe quindi l’Ente emettere uno stampato privo della parte inferiore (bollettino poste)?

Buongiorno Roberto, ti consiglio di interfacciare il sevizio di assistenza pagoPA per individuare una soluzione. In generale gestiamo in modo ragionevole le indicazioni impartite riguardo l’avviso di pagamento

comprendono però anche la parte “postale” non compilata

No.
Se il tributo non e’ pagabile su un conto Poste il bollettino NON DEVE contenere la parte “postale” in toto.
Tutta la parte finale del bollettino diventa “bianca”. Non ci saranno i dati (cc postale, matrix ecc) ma neanche le didascalie e neppure loghi di Poste ecc. Niente, tutto bianco. Praticamente un quarto del bollettino, in basso, sara’ tutto bianco.
E naturalmente le didascalie sotto “paga sul sito o con le app” e sotto “paga sul territorio” NON devono fare riferimento a Poste.

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Riprendo questo thread per un chiarimento: nessuno mette in dubbio la possibilità per il debitore di pagare con PagoPA scegliendo le modalità disponibili e il PSP che preferisce; il problema è che per una particolare entrata tributaria o patrimoniale l’EC potrebbe avere la necessità di far affluire il pagamento ad un solo conto corrente dedicato (e non ad altri di cui l’EC dovesse disporre). Le risposte date sopra significano quindi che in sede di adesione/attivazione al portale dei pagamenti non è possibile abbinare un IBAN (e solo quello) ad una singola entrata, in modo che i pagamenti relativi finiscano solo su quel c/c? Non mi è chiaro… (la questione assume proporzioni critiche per i c/c di entrate la cui materiale riscossione è affidata a società esterna, che deve poter verificare gli accrediti su quel conto accedendo in sola consultazione).

La scelta del conto di accredito viene fatta dall’EC in sede di pagamento, indicando nella RPT (Richiesta di Pagamento Telematico) il conto di accredito ed opzionalmente quello di appoggio che preferisce.

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Ah, ottimo, grazie @nardil !! Mi era sfuggito questo passaggio :sweat_smile: