Domicilio Digitale

forse nel 2021 quando sara a regime la ANPR visto a oggi sono solo 6.134 comuni fonte della Sogei suo 7.982 è tanto che lo spero per problemi personali mi semplificherebbe il quotidiano e diedero che venisse implementato sul app io con tanti altri Ade, INPS, FSE il portale dell’automobilista i servizi del propio comune e altri

Capisco la sua frustrazione, e sicuramente bisognava fare prima.
Però è un po’ ingeneroso dire che i comuni sono ora “solo” 6134 su 7982, come se fosse un pessimo risultato. In base alla dashboard ufficiale (https://innovazione.gov.it/it/progetti/anpr/) erano un anno fa 2161, cioè il 27% del totale; oggi, con 6113, siamo al 76%. In un anno, il triplo. Parlerei quindi piuttosto di un’accelerazione assolutamente impressionante per un Paese dove le cose di solito non solo non accelerano ma falliscono miseramente, e di una copertura ormai quasi completa (questione di mesi, ormai, per finire un lavoraccio durato anni). Va bene essere un po’ critici, ma è anche bene riconoscere in modo costruttivo e positivo i pochi successi che abbiamo in Italia, quelle poche volte che ce ne sono.

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La mia non è una frustrazione è solo una realtà non è da un anno che la ANPR è in fase di implementazione si risale dal 2015 se ne parlava con il manager Diego Piacentini e dopo da Luca Attias e si discuteva anche una scomposizione tra ANPR e il domicilio digitale ma questo non è avvenuto, pensavo che nell’home page di ogni cittadino nell’ANPR ci fosse un box dove l’operatore pubblico o lo stesso cittadino potesse inserire la sua PEC/SERCQ come domicilio digitale come si è adoperato l’INPS l’AdE e ogni comune fosse obbligato in tal senso a seguire questa direttiva anziché spendere denari a inviare comunicazioni in cartaceo lettere formato già in digitale io spero che Luca Attias si adoperi in tal senso e che con la digitalizzazione e non come ora che si lavora in modo ibrido

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Bene, finalmente. Ammetto che non mi convince che il domicilio digitale dei privati sia ancora un indirizzo PEC soggetto alle bizze degli interessati in quanto a abbonamento/rinnovo e correlativa registrazione/variazione/cessazione in INAD (avrei preferito una piattaforma centralizzata con area riservata, anche per la conservazione degli atti nel tempo da parte del destinatario), non mi convince che sia l’interessato a registrarlo presso l’INAD (avrei preferito fosse mediata dal Comune di residenza), non mi convince che il soggetto iscritto in INIPEC (imprenditore/professionista) possa registrare come privato un domicilio digitale diverso da quello in INIPEC (non è chiaro l’ambito d’uso di uno o dell’altro in casi borderline da parte di chi deve notificare atti).

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Perplessità condivisibili (e che nell’impostazione CEC-PAC erano in buona parte risolte).
Non ti resta che partecipare alla consultazione pubblica su queste pagine :slight_smile:

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Sicuramente @frantheman … purtroppo non ho capito ancora dove inserire le osservazioni (il link sotto “come partecipare” sembra non funzionare…)

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se io sono un professionista e ho due indirizzi (lo studio e la residenza) e mi notificano un atto giudiziario, la notifica è sempre valida sia se fatta allo studio che se fatta alla residenza

Eppur si muove! :clap:

Vero, però parliamo di notifiche cartacee tradizionali a cui si applicano gli art. 137 e seguenti c.p.c. … Per le notifiche via PEC ci sono due artt. (Uno è l’art. 60 DPR 600/73 e l’altro è uno del CAD) che prevedono notifiche a mezzo PEC, il primo all’indirizzo di inipec, il secondo al domicilio digitale. Con l’elezione di domicilio ex art. 47 C.C. si può tranquillamente fissare un domicilio presso una PEC, si tratta di vedere se i vari indirizzi sono fungibili e qualche prossimo orientamento giurisprudenziale non ci fa ricadere nel buio (io preferirei che di indirizzo ce ne fosse solo uno valido in un dato momento storico, anzi se devo essere sincero preferirei che non ci fossero proprio le PEC, ma la famosa piattaforma con inserzioni selettive delle autorità e consultazioni riservate dell’interessato…)

Salve a tutti, mi inserisco anche io nella discussione perchè purtroppo il mio comune di residenza risulta non rientrare ancora in quelli abilitati all’ANPR. A chi dovrei rivolgermi per far si che il comune aderisca, chi dovrei sollecitare affinchè facciano richiesta?

Salve, scusa se invece di rispondere ti faccio una domanda: come mai hai tanto a cuore l’adesione del tuo comune ad ANPR? (pura curiosità mia)

Perchè io sono un’appartenente all’Amministrazione Difesa, e lavoro lontano 1000 km dal mio comune. Per noi non sussiste alcun obbligo di trasferire la residenza nel luogo in cui lavoriamo,proprio perchè ci vengono attribuite d’autorità delle sedi lavorative lontane dai nostri comuni di residenza e siamo spesso in missione all’estero. Mi sono capitati più volte spiacevoli episodi di atti giudiziari (multe) non ritirati per tempo proprio perchè ero in servizio. Tralasciando il fatto che nel 90% dei casi non si era verificata alcuna infrazione, ma che comunque erano scaduti i termini per un ricorso al giudice di pace, da quando ho saputo che è possibile ricevere le multe via pec ho fatto i salti di gioia, ma adesso scopro che il domicilio fiscale per privati cittadini non è possibile per il mio comune. Credo sia ingiusto che un libero professionista/cittadino di comune abilitato nelle mie condizioni possa ricevere la multa dove vuole e io no.

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Che comune è per fare una verifica?

Pungolare la pubblica amministrazione é un dovere civico quando essa eccede nella sua pigrizia!

Certo. Ma che sia ferma per pigrizia non lo darei per scontato. Spesso ci sono ragioni oggettive e insuperabili per cui certi adempimenti non avvengono. Purtroppo.

Lavoro nella PA e interagisco con quasi tutte le PA da oltre trent’anni. Quindi le conosco. Almeno nella Regione Abruzzo. Posso testimoniare che il problema principale della scarsa efficacia della loro attività è dato dalla pigrizia congiuntamente alla incompetenza. Un mix micidiale! Sigh!

Purtroppo, comune subentrato in anpr o no, il domicilio digitale non esiste (se non, in teoria, per enti pubblici, imprese e professionisti). Quindi le multe e le notifiche continuanoad arrivare all’indirizzo di residenza…