Se effettivamente e’ cosi’, questo sarebbe la prova che il wallet e’ completamente inutile. E costa allo Stato molto piu’ della banana di Cattelan, venduta ieri per 6,2 mln USD.
Non possiamo proprio vivere con un semplice accesso API al registro nazionale/ EU delle patenti?
I Commissari UE evidentemente ignorano l’esistenza di Schengen, perche’ parlano di semplificare i controlli interni ai confini. Che, vorremmo informarli, non ci sono da due decenni o piu’.
E quando vengono reintrodotti, vuoi per i movimenti migratori vuoi per tifosi esagitati, non si superano mostrando uno smartphone, anche con il wallet.
Gli stessi Commissari non nominano eIDAS, che e’ ben lungi dal funzionare a pieno regime, e descrivono un mondo nel quale “si potra’ utilizzare un documento di un Paese UE in un altro Paese UE”. Non lo sanno che e’ cosi’ da 50 anni o piu’?
Sull’inesistenza dell’Europa sono perfettamente d’accordo con le posizioni di Federico Rampini. O di Mario Draghi, che le ha messe il mese scorso per iscritto e la UE lo ha gia’ dimenticato.
Oggi volevo acquistare un servizio IT (IT - digitale, virtuale!) in Germania e l’azienda mi ha risposto che servono solo persone residenti nel Paese. Mentre se faccio tramite una piattaforma USA non ci sono problemi, servono tutto il mondo. A Bruxelles non la capiscono proprio.
La Commissione accoglie con favore l’accordo raggiunto che, a suo avviso, conferma che il regolamento modificativo in esame non consente il trattamento dei dati personali contenuti nel portafoglio europeo di identità digitale o derivanti dal suo uso da parte dei fornitori di portafogli per scopi diversi dalla fornitura di servizi di portafoglio.
La Commissione accoglie inoltre con favore l’inclusione del concetto di non osservabilità nel considerando 11 quater del progetto di regolamento modificativo, che dovrebbe impedire ai fornitori di portafogli di raccogliere e vedere i dettagli delle operazioni quotidiane degli utenti. Secondo la Commissione, tale concetto indica che non dovrebbe esistere una correlazione tra i dati nei diversi servizi ai fini del tracciamento o della localizzazione degli utenti o per determinare, analizzare e prevedere comportamenti, interessi o abitudini personali.
Nel contempo, la Commissione riconosce che, nel pieno rispetto del regolamento (UE) 2016/679, i fornitori di portafogli europei di identità digitale possono accedere a determinate categorie di dati personali con il consenso esplicito dell’utente, ad esempio al fine di garantire la continuità della fornitura dei servizi di portafoglio o di proteggere gli utenti da perturbazioni nella loro fornitura. Tali dati dovrebbero essere limitati a quanto necessario per ciascuna finalità specifica.
Lettura interessante.
Da una rapidissima scorsa, se non ho saltato qualcosa, risulta che
chiunque puo’ offrire servizi di portafoglio, non solo le amministrazioni statali
non e’ descritta o richiesta una API per l’accesso a banche dati pubbliche
questi Regolamenti sono solo a firma von der Leyen. E’ la prima volta in >20 anni che vedo un documento UE firmato da una sola persona. Normalmente c’e’ sempre una controfirma di un rappresentante vuoi del Consiglio vuoi del Parlamento UE
In piu’ ho l’impressione di uno scostamento dalla realta’. Il documento 2024/2977 presenta una lista di campi di identita’ (che bello! finalmente un’informazione tecnica e non giuridica di legulei) ma non entra in questioni molto banali e reali per i potenziali utenti.
E’ previsto l’inserimento di una sola cittadinanza, mentre altre leggi UE e nazionali riconoscono il diritto a cittadinanze multiple. Quindi se in passato uno poteva, avendoli, usare diversi passaporti scegliendo di volta in volta il piu’ opportuno, oggi e’ sufficiente scegliere la app giusta. Un link incrociato a cittadinanze - e numeri identificativi nazionali - multipli non c’e’.
I dati minimi e obbligatori di identificazione di una persona [cognome, nome, data e luogo di nascita, cittadinanza] non sono sufficienti nel caso di omonimi. Pensiamo a due Giulie Colombo nate a Milano o due Giuseppe Esposito di Napoli. In Italia questi casi possono essere limitati, nei paesi scandinavi hanno pochi cognomi e usano pochi nomi di battesimo. Ci sono cioe’ moltissimi Sven Svensson o Olof Olofsson, alcuni dei quali nati lo stesso giorno nello stesso posto. Lo scambio di patente diventa un gioco da ragazzi.
Il problema e’ destinato ad aumentare con gli stranieri da Mohamed a Singh a Wang, a maggior ragione nati il 1/1 (data assegnata d’ufficio) nella capitale (luogo assegnato d’ufficio) se i dati ufficiali sono sconosciuti.
Infine, anche questi Regolamenti non spiegano a cosa servono i portafogli e dove sia il loro valore aggiunto. Ursula von den Leyen quando era ministra della difesa in Germania era pesantemente criticata per le sue collusioni con societa’ esterne di consulenza cui aveva passato di fatto l’organizzazione della Bundeswehr, scavalcando il ministero. DIventata invotabile in patria per la successione di Angela Merkel, l’hanno piazzata a Bruxelles. RIcordiamoci, da non eletta. Un sospetto sul senso dei portafogli a questo punto ce l’avrei…
I portafogli intesi come wallet sono contenitori informativi di attributi aggiuntivi a quanto già viene caricato mediante spid e cie. Potranno essere in futuro contenitori dei dati dei cittadini che potranno scegliere come e con chi condividerli. Almeno questo è il disegno che so io.
Buonasera Pippomone hai notizie sul perches la CIE non E Ancora operativa come Digital Document su App IO?
Se qualcuno avesse notizie in merito E Il Benevento.
Grazie a tutti per Il supporto Che date su questi forum.
Sul sito del Corriere della Sera di oggi è presente un articolo in cui si parla dell’IT-Wallet:
Sui 2.390.854 nuovi Wallet creati dai cittadini sono state caricate 1.756.220 patenti, 2.042.350 tessere sanitarie e 35.191 carte europee della disabilità.
Articolo molto interessante ed esplicativo. In particolare il paragrafo verso la fine
In questo scenario, assume rilevanza la partecipazione delle Big Tech americane, che sempre più si propongono come partner tecnologici e facilitatori di tali portafogli digitali a tutti i livelli. La Commissione Europea, inoltre, ha l’obiettivo di mitigare le posizioni dominanti delle suddette aziende, assicurando nel contempo la centralità della privacy degli utenti e promuovendo l’adozione diffusa di wallet solidamente europei.
Esattamente come avevo sospettato fin dall’inizio. Previsione - la Commissione Europea non mitighera’ un bel niente (sono riusciti a farsi pagare le multe finora?) e le Big Tech conquisteranno ancor piu’ fette di Europa.
l’articolo contiene alcune inesattezze, è stato chiarito che la carta di identità non sarà mai totalmente digitalizzata, essendo il token che consente la gestione e l’accesso, ma che ci sarà comunque una forma di identità digitale.
Cioe’, da un lato UE vuole introdurre piu’ competizione nei servizi digitali (buona fortuna!), dall’altro accetta e spinge per un wallet gestito solo da due societa’ USA, installabile solo su alcuni smartphone (il wallet non funziona in ambiente desktop/ laptop), con moltissime limitazioni pratiche, come risulta da numerosi commenti e lamentele proprio in questo Forum. Su Freephone o piattaforme aperte ed europee il wallet non va ne’ e previsto che lo possa fare in futuro.
Credibilita’ europea?
Questo articolo (July 2024) offre una buona panoramica della situazione reale tra UE e Big Tech, a maggior ragione visti i risultati delle ultime elezioni americane (l’articolo era stato scritto quando il risultato era ancora incerto) https://loeber.substack.com/p/20-no-more-eu-fines-for-big-tech
Concordo incondizionatamente con la conclusione
The practical reality is that the EU must create and foster its own tech industry to be globally competitive. That is the only way for the EU to have a seat at this table.