IT Wallet

Guarda, evito di risponderti nel merito. io il visto USA ce l’ho e so di che parlo.

Conosco il visto (nessuna questione di privacy??)
Anche il sito ufficiale dice che non e’ un visto.
Is an ESTA a visa? No. An approved ESTA is not a visa.

Infatti il visa waiver e’ un programma per il quale chi potrebbe ottenere un visto non lo ottiene ma deve soddisfare le stesse condizioni. Cosi’ si puo’ dire che non e’ un visto, suona bene, ma senza le condizioni per ottenere il visto uno negli States non entra proprio.
Tipico caso di Duck Typing Duck typing - Wikipedia


Al momento ottengo questo errore. Capita ad altri ?

Idem per la Russia, nel 2018 ti mettevano una pezza simile sul passaporto assieme ad un foglio del piffero dato una volta passato il controllo documenti, che se lo perdevi non tornavi più in Italia. Immagino la parte digitalizzata nel 2020 che menziona gip sia la carta velina in questione.

Per quanto riguarda l’errore che menzioni me lo ha fatto durante l’enroll ma riprovando è sparito. Prova il solito chiudi, aspetta e ritenta.

No, si chiama eVisa ed e’ proprio un ESTA equivalente russo. Fai tutto online, dati ecc. ed in un paio di giorni arriva l’autorizzazione al viaggio (oppure non arriva). A quel punto ci si puo’ presentare al confine. A quanto ne so il fogliettino che danno al confine continua a essere usato, mai capita l’utilita’. Credo che abbiano copiato il modello americano I-94 senza considerare che una volta digitalizzati i controlli al confine proprio questo modello diventa superfluo. A maggior ragione visto che negli USA non ci sono controlli di confine all’uscita, in Russia ci sono eccome. Per il viaggiatore, una scocciatura in piu’, ma gestibile.

I russi hanno competenze IT eccezionali, battono ampiamente quelle europee, purtroppo alla polizia russa responsabile per gli stranieri ancora non lo sanno. In questo i cinesi sono molto, molto piu’ avanti. Sia dei russi, sia di noi.

Sul Corriere di oggi è raccontata la vicenda di quattro sviluppatori che affermano di aver “inventato” l’IT Wallet e di averlo proposto a qualche ministero nei mesi precedenti. Affermano di essere in possesso di un brevetto italiano, europeo, cinese e hanno intenzione di battagliare in tribunale… buona fortuna…

Buona fortuna agli sviluppatori, patent enforcing contro governi e pubblica utilità è vietato da regole WIPO Exceptions and Limitations to Patent Rights .

Inoltre a memoria d’uomo codice ed algoritmi non sono brevettabili in Italia ed Europa, al massimo copyright su schermate e assets.

Edit: Trovato i dati. Richiesta italiana numero 102016000049931. Potete leggere il materiale andando su DGPI-UIBM - Ricerca

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Segnalo che su social e canali novax/complottari è partita una campagna feroce contro il wallet, visto come uno strumento di controllo sociale subdolo (“iniziano presentandolo come una cosa utile e innocua, poi…”) e pervasivo peggio del green pass e volto a poter bloccare da remoto qualunque attività di chi non si sottomette al potere.

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E guarda caso hanno tutti il mattoncino e/o la bandiera russa e/o una serie di numeri dopo il nome.
Li ho seguiti per qualche giorno, poi ho lasciato perdere.

Una volta tanto che la nostra PA/Governo fa una iniziativa giusta ecco che arrivano questi con i loro deliranti proclami di perdita della privacy, ed altre teoria assurde, ti bloccano tutto, ti spengono con un click.
Che poi scrivono da X/twitter dove per registrarti gli devi dare già dare un sacco dei tuoi dati personali, e quelli che non ti chiedono loro glieli danno volontariamente con tutti i messaggi che scrivono.

Ma quello che fa cadere le braccia è una assoluta ignoranza di come funziona un stato, e di come la polizia quando ti ferma fa i controlli dei documenti.
È gente rimasta a 60 anni fa e pensa che quando la polizia ti ferma non controlli sulla loro banca dati la tua carta di identità, ma si limiti a vederla in controluce per capire se è falsa dalla filigrana.
Non hanno neanche capito come funziona il QRcode.

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Sono sinceramente depresso da come siamo riusciti ad importare le vaccate americane stile sovereign citizen, speravo che un minimo di buonsenso lo tenessimo.

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È peggio di così, quei tweet si dividono in due grossi insiemi:
Quelli di gente che sembra palesemente pagata per diffondere disinformazione.
e quelli di gente che gli va dietro e dimostrano una assoluta mancanza non solo di una conoscenza di base su come funziona uno stato democratico, ma anche, e questa è la parte peggiore, dimostrano una palese mancanza di capacità logiche, c’è gente che non sembra aver compreso che l’app IO e it-Wallet è stata voluta dal nostro governo, sono conviti che dietro ci sia Bill Gates, microsoft, Soros , ecc.
Non capiscono che è il Ministero dell’Interno che ha creato tutta l’infrastruttura di verifica che permesso di dare valore legale ai documenti presenti nell’IT-Wallet, oltre ovviamente a tutta una serie di altri soggetti della PA, a cui si aggiungeranno i loro omologhi della UE, e che guarda caso e proprio il Ministero dell’interno a rilasciare la CIE e che quindi sa già tutto di te, perché fanno parte dello stato ed è il suo lavoro sapere tantissime cose di te, ovviamente con tutte le limitazioni che sono diritto di ogni cittadino in una democrazia.
Questi sono ancora convinti che la CIE venga rilasciata dal comune e che lo stato non c’entri nulla, perché loro l’hanno richiesta in comune, e che una volta rilasciata non possa più essere tolta, a differenza di quella sull’IT-Wallet.
Pensano che se ti rubano il telefono ti possono cancellare l’identità. ;).
Non capiscono che quando ti fermano e ti fanno un controllo se i dati della patente o della CIE che sia di plastica o di carta che tu gli fornisci non sono identici a quelli che loro vedono sul loro terminale, ti chiedono di seguirli in commissariato per altri accertamenti.
E che quindi avere la CIE e la patente fisica non ti rende immune a nulla,

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Stessa cosa sul Google Play Store, nelle recensioni. È imbarazzante leggere quei commenti, dicono che lo Stato vuole comandarci ecc. e poi scrivono tutti a pappagallo la stessa cosa, comandati da chissà quale pagina complottista.
Ovviamente conoscenze tecniche pari zero, perché non si inserisce nulla sull’app IO: i documenti si scaricano in automatico sul telefono dai server dei vari enti, quindi si tratta solo di visualizzare ciò che è già sul sistema.

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Dopo aver letto queste considerazioni, segnalo che oltralpe hanno già avviato la possibilità di inserire l’omologa CIE sul Wallet nazionale.

Tutorial

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Non mi ritengo complottista, non sono pagato dalla Russia per fare disinformacija, l’unico social sul quale scrivo di questi temi e’ forum.italia.it e sugli altri, da X a Facebook agli altri non sono proprio registrato. Di recente ho analizzato in dettaglio il wallet per preparare una presentazione pubblica e ho trovato la soluzione peggiore di quanto non avessi finora commentato qui. Per un motivo semplicissimo - tutto quello che oggi e nei prossimi anni il wallet ci promette si puo’ fare benissimo senza wallet, in molti casi a costo zero e in poche ore, non a costo centinaia di milioni e diversi anni. Ma non si fa. Mentre i materiali UE di descrizione del wallet paiono scritti da schizzinosi con elevati stipendi - e la relativa visione del mondo - la cui esistenza e’ solo una continua relazione con lo smartphone.
Dall’ultimo mio commento sul wallet alcuni giorni fa a oggi, sono pochi giorni, la UE ha scoperto (1) di essere impreparata riguardo la difesa civile nel caso di un attacco dalla Russia (nota: in Russia hanno inserito da una dozzina di anni i corsi di difesa civile alle scuole medie e superiori), (2) che il mercato dell’auto non va piu’ e che la Cina ha fatto un enorme salto verso nuove tecnologie, mentre la UE arranca e infine (3) diverse regioni, dalla Romagna e ora la Spagna, poche settimane fa anche Austria ed Est Europa, hanno sofferto per fenomeni meteorologici finora sconosciuti in quell’ordine di grandezza. Riordinare le priorita’ proprio non si puo’ fare? Investire centinaia di milioni per venire incontro allo smemorato che lascia a casa la patente ma mai dimenticherebbe la propria appendice mentale non mi sembra una soluzione ottimale. Poi ogni governo e’ libero di scegliere come cacciare via i propri soldi.
RIguardo l’economia delle piattaforme IT questa analisi resta sempre valida.

Per fare il wallet il resto dell’unione europea mica si ferma e lascia il resto a marcire. Possono anche fare più cose in parallelo. Lo scopo principe di queste piattaforme è integrare i backend anagrafici e di servizi dei vari stati europei, mica mettere la pezza a chi semina carte. Potrà sembrare folle ma sotto vari frangenti siamo messi ancora bene, un bel pezzo d’Europa se chiedi dei dati anagrafici poco manca che debba andare in chiesa e guardare il libro di chi han battezzato quell’anno.

Essi, è uno strumento di controllo!!! Ma dai …
Infatti contiene dati che la PA ha già da millenni :slight_smile:
Che spasso, w i social :slight_smile:

Andrea

Più che altro i messaggi che ho visto io sono concentrati su un punto: il digitale che SOSTITUISCE l’analogico. Da cui traggono la conseguenza che con un clic se non sei allineato col pensiero dominante possono toglierti il documento X e renderti la vita impossibile (es. immancabile, il green pass). E che con quello raccoglieranno statistiche e info su quel che fai e dove e come, per controllarti sempre più.
Forse basta chiarire che il wallet si affianca all’analogico, che espone dati (già posseduti dal Governo cattivo) e non ne raccoglie e che questa cosa non cambierà.

Occorrerebbe a questo punto chiarire che cos’e’ analogico e cosa digitale. Un documento pdf di ANPR non e’ gia’, per sua natura, digitale? Un pdf di uno scan di un documento stampato e’ ancora “analogico” o “misto”, il pdf generato direttamente dalla base dati e’ digitale dal principio. Il documento ANPR e’ anche firmato digitalmente e puo’ venire verificato. Da almeno una ventina di anni si possono copiare documenti digitali sugli smartphone e non c’e’ nessun blocco contro documenti ANPR, certificati di laurea, QR-code di imbarco, biglietti ferroviari ecc.
E’ qui che mi sfugge quale sia il vero valore aggiunto del wallet.

OT
Siamo sotto attacco di spammer indiani. Forse occorrerebbe valutare di inserire un filtro prima di accedere al sito per scrivere? Ad esempio identificazione con CIE o SPID?

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Se ho capito bene il vero valore del wallet quando anche tutta la parte di back office sarà resa operativa, non sarà tanto quella di poter girare senza CIE, Patente, Tessera Sanitaria fisica nel portafoglio, cosa comunque molto comoda, ma di eliminare la prima parte di tutti quei moduli dove ti vene chiesto ogni volta i tuoi dati.
Ultimamente a me è capitato per una sola pratica di doverne riempire tre dove il 90% dei dati richiesti erano quelli della CIE e della Tessera Sanitaria.
C’è poi tutta faccenda di riuscire finalmente ad avere un fascicolo sanitario a livello nazionale, con un unico sistema di identificazione.

OT
Siamo sotto attacco di spammer indiani. Forse occorrerebbe valutare di inserire un filtro prima di accedere al sito per scrivere? Ad esempio identificazione con CIE o SPID?

Io voto a favore, ma c’è il problema che renderebbe l’accesso complesso a chi non ha CIE o SPID.
Gia me li vedo quelli su X a scrivere un nuovo capitolo sulla dittatura digitale, grande fratello, ti chiudono i conti con un click, ecc. :slight_smile:
E comunque visto che molti utenti vengono qui proprio perché hanno problemi con la CIE e SPID, avere un forum che permette l’accesso solo tramite CIE e SPID sarebbe una fantastica riedizione del comma 22, cosa che personalmente troverei esilarante.

Non sono un esperto in materia, ma per esperienza con episodi simili in altri forum, solitamente quando accadono questi eventi si tratta di una qualche falla nel sistema del forum (PHP) o nel database tipo SQL injection, quindi non so se anche usando una autenticazione tramite SPID o CIE simili attacchi possano essere bloccati

Che e’ un lavoro mostruoso come dimensione, si tratta di mettere mano a tutti i sistemi IT di gestione dati personali di tutta la UE

Che e’ il motivo ufficiale preso a giustificazione del wallet, come da scritti e video di presentazione.

Non e’ preoccupante che su un Forum frequentato da persone molto alfabetizzate in IT e PA, probabilmente siamo nel top 1% europeo quanto a esperienza e sensibilita’ in materia, non siamo in grado di capire l’oggetto del quale discutiamo? Oltre alle considerazioni negative gia’ espresse temo che il wallet non regga a un semplice calcolo costi-benefici. Un po’ perche’ gli stessi benefici si possono avere in molti casi gratis, o ci sono gia’, un po’ perche’ mettere le mani su tutti i backoffice non costera’ centinaia di milioni ma decine di miliardi. Anche quelli vanno messi in conto.

Trovo anch’io assurdo che ancora oggi siano pochi i siti dove entri con CIE o TS e riempiono automaticamente i campi con i dati rilevati dalla tessera. Ma in che cosa il wallet aiutera’ non mi e’ chiaro.