PagoPA - Poste Italiane

Buongiorno,
attualmente la mia PA non ha in essere rapporti di CCP nè avrebbe intenzione di aprirli;siamo però stati raggiunti da una comunicazione della locale agenzia di Poste Italiane che evidenziava l’obbligatorietà del CCP in relazione alle nuove specifiche tecniche dell’Avviso Analogico v. 2.1, cosa che a noi non risulta nè dalle stesse specifiche nè dai post letti qui sul Forum o dalle stesse FAQ.
Vi chiediamo cortesemente una ulteriore conferma in merito circa il fatto che il canale postale è sempre e solo un’opzione.

Grazie mille

Le nuove linee guida in relazione al nuovo avviso analogico indicano che se la PA ha un CCP deve usarlo.
Non la obbligano ad aprire un CCP
Su questo tema potete contattare l’avv Giulivi di Agid, ma le linee guida sono chiare

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Confermo che anche noi siamo stati contattati dal Commerciale di Poste Italiane per invitarci ad attivare un conto corrente postale per la riscossione di PagoPA anche attraverso tale canale.

Il tenore letterale dell’invito ad attivare il conto non era propriamente una possibilità ma ci è stato presentato come un obbligo.

Anche colleghi di altri enti sono stati interessati allo stesso modo.

Considerato che la gestione del conto corrente postale è onerosa per l’Ente, credo che sia sbagliato parlare di obbligo; la scelta di attivare il anche i bollettini postali deve rimanere una facoltà, soprattutto nei casi in cui non sia necessario avere a disposizione gli uffici postali per gestire gli incassi.

Chiedo al dott Virgone e al dottor Giulivi di chiarire meglio la portata delle linee guida; anche nel caso in cui l’ente disponga di un conto corrente postale già attivo, ciò non deve equivalere a obbligo di utilizzarlo per PagoPA, visto che si tratta di un servizio a carattere oneroso per la PA.

Mi permetto di ricordare che al paragrafo 5 delle Linee Guida da ultimo pubblicate in GU da AgID e disponibili sul sito di AgID, è precisato che "Al fine di consentire all’utilizzatore finale di avere a disposizione tutti gli strumenti di pagamento, incluso il servizio di bollettino postale, ogni Ente Creditore, ove abbia in essere un rapporto di conto corrente postale, ne censisce l’IBAN sul Sistema pagoPA, unitamente al conto corrente di tesoreria o di cassa "; da qui in capo all’Ente l’obbligo di censimento di almeno 1 conto corrente postale se è già nelle disponibilità di tale ente prima dell’adesione a PagoPA o comunque se anche successivamente l’ente abbia volontariamente deciso di instaurarlo. IN altri termini, se un ente per qualunque ragione ha un conto corrente postale a lui intestato non può non utilizzarlo anche per pagoPA.
Lo stesso paragrafo continua specificando che “Per lo stesso fine, resta ferma la facoltà per ogni Ente Creditore di instaurare un rapporto di conto corrente postale, anche in seguito all’adesione al Sistema pagoPA”; da qui la facoltà di instaurare un rapporto di conto corrente postale, ove tale rapporto non sia pre-esistente all’adesione a pagoPA.

In ultimo, lo stesso paragrafo delle LG segnala che “Ogni Ente Creditore, ove abbia in essere altri rapporti di conto corrente bancario o postale, potrà censirne i relativi IBAN sul Nodo dei Pagamenti-SPC”; da qui l’ulteriore facoltà in capo all’ente di censire anche più di un conto corrente postale.

Pertanto, l’obbligo di instaurare un rapporto ex novo con Poste italiane dopo l’adesione a pagoPA non sussiste ma è evidente che tale rapporto, può ampliare gli strumenti di pagamento che un ente tramite pagoPA può mettere a disposizione dei pagatori.

Scusate, vi risulta che vi siano ancora delle difficoltà per effettuare pagamenti con carte postali?

No. Le carte Postali sono normali carte emesse con il brand VISA o Mastercard

Scusa mi riferivo alla Postepay. Perchè molti nostri utenti si lamentano di non riuscire a pagare.
Inoltre segnalano un problema con la lettura del codice a barre dello IUV, da parte delle Poste e da alcuni gestori del circuito Lottomatica.

In genere si. Dovresti trovare il logo sul fronte carta

Verifico, grazie … ma le segnalazioni continuano.

Ciao,
ci sono conferme da parte di Poste sulla possibilità di adottare il nuovo avviso PagoPA?

Grazie!

Poste manderà a breve comunicazione

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Ringrazio il signor Giulivi per aver confermato il tenore letterale delle nuove linee guida.

Ribadisco che statuire l’obbligo di attivare il canale postale per PagoPA in caso di disponibilità di un conto corrente postale intestato all’ente rappresenta una grave prevaricazione, anche in rapporto agli evidenti problemi operativi derivanti dalla commistione delle operazioni PagoPA (accredito analitico di ogni singolo bollettino PagoPA e addebito cumulativo giornaliero di riversamento all’IBAN di tesoreria) con la preesistente operatività in essere, spesso abbinata al trattamento informatizzato della rendicontazione del conto.

In ogni caso, evidenzio che il nuovo avviso di pagamento PagoPA prevede artatamente il ricorso al “bollettino di conto corrente postale”, ancorché il CAD da tempo ha rimosso tale locuzione. Infatti, l’utilizzo del bollettino di conto corrente postale e la delineata operatività di “allibramento” singolo costituiscono il presupposto per l’applicazione dei costi a carico dell’ente previsti da Poste Italiane.

Al riguardo, chiedo al signor Giulivi di voler formalmente confermare che i costi a carico della PA sono quelli di cui al foglio informativo di Poste Italiane (sotto richiamato) che prevede sia costi fissi (canone annuo, canoni servizio home banking, ecc) sia costi unitari legati all’operatività del conto postale, differenziati in base ai volumi di bollettini annui (pagina 13 foglio informativo – sezione “Condizioni, spese e commissioni per incasso Bollettino di conto corrente postale”).

Ciò premesso, occorre ricordare che le recenti revisioni del CAD sono avvenute per mezzo della legge delega 124/2015 (in attuazione dell’agenda digitale), la quale ha pure statuito l’invarianza finanziaria del provvedimento con la classica formula “senza nuovi e maggiori oneri per la pubblica amministrazione”. Giova richiamare pure la relazione tecnica al provvedimento che si era focalizzata sui costi dell’infrastruttura Nodo dei Pagamenti già realizzata (cfr. Atto n. 309).

Pertanto, le revisioni del CAD sono state operate in tale “alveo legislativo” e da esso NON si possono discostare. Allo stesso modo, ciascuna PA, nella propria azione amministrativa, deve rigorosamente tenere in debita considerazione detta statuizione.

Chiedo pertanto al signor Giulivi di voler formalmente chiarire come sia sostenibile l’attuale scenario:

  • emanazione delle nuove linee guida che, di fatto e di diritto, comportano un onere significativo (o addirittura ingente) per la PA, in disprezzo della legge delega che ha riformato il CAD;
  • avallo da parte dell’Agenzia per l’Italia Digitale dell’operatività delineata (ripeto artatamente) da Poste Italiane allo scopo di legittimare l’applicazione di spese a carico dell’ente (oltreché a carico del cittadino debitore);
  • presenza di un evidente profilo Antitrust atteso che detto scenario comporta un ingiustificato vantaggio per l’operatore economico Poste Italiane.

Buongiorno, abbiamo preso contatti con Poste per attivare i pagamenti pagoPA anche tramite bollettino postale. Tra le varie incombenze Poste ci risponde anche che dobbiamo indicarli come Intermediari Tecnologici sul portale AgID. La motivazione di tale nomina è “La scelta di nominare Poste Italiane come intermediario tecnologico è consigliata per avere da parte di Poste una rendicontazione dedicata PagoPa, alternativamente i pagamenti dei bollettini postali sui Vostri c\c li vedrete come pagamenti fuori nodo e la trasmissione dei dati ad AgId rimarrebbe in carico all’intermediario da Voi scelto attualmente. Chiaramente la scelta rimane in carico all’Ente.”
Ma se ricevono pagamenti in qualità di PSP come possono dire che sono fuori nodo?
Mi confermate che tale passaggio è effettivamente necessario?
Grazie.
Nadia Ferrari

segnalo brevemente che:
richiedere ad un ente che già ha aperto un CC postale di utilizzarlo anche su pagoPA non rappresenta una “grave prevaricazione” ma una soluzione per mantenere per i pagatori inalterate le diverse possibilità di pagamento sfruttando quanto già nella disponibilità dall’ente;
per quanto concerne la rendicontazione e il riversamento daI conto corrente postale al conto di tesoreria, le linee guida prevedo una facoltà in capo agli enti a cui corrisponde l’obbligo di Poste di riversare le operazioni in modo omogeneo rispetto alla singola giornata operativa del sistema pagoPA;
inoltre, segnalo che la più sintetica versione del CAD ha rimosso la locuzione di bollettino postale come quella di bonifico e di conto di tesoreria, ma non perché tali servizi di pagamento non siano da considerare nel sistema nazionale dei pagamenti ma solo per un diverso stile di normazione del legislatore, pagoPA come infrastruttura integra i servizi di pagamento esistenti, incluso il bollettino postale;
per le commissioni che poste applica ai suoi clienti corporate o retail credo che possa rispondere solo ed unicamente poste o meglio ancora il singolo cliente di Poste;
infine, il riferimento alla dicitura “senza nuovi e maggiori oneri per la pubblica amministrazione” mi sembra del tutto improprio per il caso in esame.

grazie per la segnalazione che richiede da parte nostra un maggiore approfondimento, a valle del quale potremo fare chiarezza.

Da verifiche eseguite, segnalo che tutti i bollettini PA incassati da Poste Italiane transitano tramite il sistema PagoPA e vengono rendicontati nel flusso xml con il codiceEsitoSingoloPagamento uguale a 9.

Inoltre tali pagamenti vengono accreditati sul conto corrente BancoPosta con un unico movimento contabile giornaliero (Causale movimento: 48)

Poste Italiane ci conferma inoltre che non è necessario che Poste sia Intermediario Tecnologico per poter emettere Bollettini PA ma è indispensabile aver ottenuto almeno l’autorizzazione alla stampa in proprio del bollettino laddove l’Ente voglia produrre da solo gli Avvisi e stamparli tramite proprio stampatore.
Pertanto, l’informazione come fornita a Nadia Ferrari è errata.

Grazie mille per la risposta celere e molto chiara!

Un’altra informazione che ci ha dato Poste e che non ci ha convinti: per una rata in pagamento a dicembre (emissione avviso di pagamento a fine novembre) ci ha detto che non possiamo prevedere di stampare il nuovo avviso approvato da agid con la guida tecnica v. 2.1 di maggio 2018 “perché potrebbero non esserci i tempi di validazione dello stesso da parte di agid”.
In realtà non è agid ma le stesse poste poiché l’art 1.3 prevede che La data a partire dalla quale sarà possibile produrre il Bollettino PA integrato nel nuovo “Avviso di pagamento analogico nel sistema PagoPA” (vedi Zona tecnica per i pagamenti presso Poste Italiane) sarà comunicata dalle stesse Poste Italiane
Considerato l’obbligo di adeguamento ENTRO il 1 dicembre, la conferma da parte di Poste dovrà comunque avvenire in data antecedente a tale scadenza?
Si hanno per caso notizie in merito?
Grazie ancora

La data in questione sarà comunicata a breve sul sito di Agid, in abbondante anticipo sulla scadenza.

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Francamente alcune risposte alimentano ulteriori dubbi invece di chiarire gli aspetti funzionali ed economici.

Richiamo in particolare la frase del signor Giulivi “tutti i bollettini PA incassati da Poste Italiane transitano tramite il sistema PagoPA e vengono rendicontati nel flusso xml con il codiceEsitoSingoloPagamento uguale a 9”; tale indicazione vale solo per i casi in cui la rendicontazione dell’incasso avviene in assenza di RPT.

Chiedo cortesemente ai referenti di Agid (signori @d.giulivi e @Mauro_Bracalari di chiarire/confermare i diversi aspetti, così da fare chiarezza a beneficio tu tutti.

Mi permetto di sottoporre le seguenti domande con preghiera di rispondere “punto per punto”:

  • Nella fase di incasso di un avviso PagoPA, il PSP Poste Italiane invoca correttamente la primitiva di Nodo (propedeutica e necessaria) NodoAttivaRPT?
  • Si conferma che Poste Italiane recepisce le RPT, come previsto dalle Linee Guida?
  • Se si (recepisce le RPT), per quale motivo rendiconta gli incassi nel flusso FR con "codiceEsitoSingoloPagamento uguale a 9”?
  • Con che criterio Poste Italiane conosce l’IBAN bancario della tesoreria su cui riversare in automatico le somme? Si conferma che utilizzerà l’IBAN della banca tesoriera presente nella RPT?
  • Al termine dell’operazione, Poste Italiane mette a disposizione del Nodo (e quindi del nostro ente) le ricevute telematiche RT (positive o negative)?
  • Le operazioni di incasso (singoli bollettini riscossi), sono accreditate singolarmente o comunicativamente (con un unico movimento giornaliero) sul conto corrente postale preposto?
  • Se l’accredito è singolo, si chiede di confermare l’applicazione della commissione di allibramento (come da foglio informativo o anche diversamente concordata con Poste) ovvero l’obbligo di prevedere la completa gratuità.
  • Se l’accredito è cumulativo per giornata, si chiede di confermare che le operazioni totalizzate corrispondono all’intera giornata solare (ore 00…24) e includono tutti i canali del PSP Poste Italiane (sportelli postali, canali telematici BancoPostaOnLine, ecc.).