Patente, tessera sanitaria ed elettorale su app Io

occorrerebbe mantenere il canale cartaceo per gli analogici volenti o nolenti.

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Il rischio c’è, ma considera che ci sono algoritmi zero-knowledge che permettono di criptare i dati senza farli leggere a chi non deve. Dipende molto da quali saranno le tecnologie ed architetture finali (vedi ad esempio l’articolo di Wired di qualche mese fa).
Ovviamente questo non centra con il voto elettronico, su cui in questo forum c’è già una discussione molto interessante.

Pure su questo dipende tutto da quali scelte saranno fatte. Ad oggi qualunque cosa sia su appIO è accessibile da un qualsiasi dispositivo poiché le informazioni sono sui server di pagopa e non sul tuo telefono. Basterebbe farsi prestare un dispositivo pro-tempore. Nel caso del cartaceo che, se lo perdi, devi rifare tutto da zero, nel caso del wallet ti basterebbe ri-sincronizzare con il server.

Vero. Però è un problema superabile offerndo supporto adeguato, un po’ come facevano le farmacie stampando i green pass alle persone. Per esempio mia nonna le ricette digitali riesce a farle gestire direttamente alla farmacia. La soluzione va verso l’integrazione dei servizi (anche tra mondo fisico e digitale).

In quest’ottica mi sembra stiano andando nella giusta direzione progetti come quelli degli uffici postali o dei giornalai/tabacchi che possono offrire assistenza per chi ha più affinità con un front-office vecchio stile. Poi non dimentichiamoci che anche vent’anni fa in un mondo analogico gli anziani necessitavano di aiuto perché le procedure burocratiche (analogiche) erano cambiate rispetto a quando erano giovani.

In ogni caso mi aspetto soluzioni che semplifichino la vita agli uffici comunali ed ai cittadini. Basti considerare che la digitalizzare alleggerisce la pressione sullo sportello perché molti optano per i servizi online. Così l’anziano od il nullatenente potrà accedere allo sportello in meno tempo perché ci sarà meno fila.
Per il voto l’inclusività è fondamentale: non so se la soluzione sarà ibrida o totalmente digitale, ma sicuramente non potrà impedire ad un nullatenente od un anziano di poter votare.

Dipende se il QR richiede una verifica online o meno. Ad esempio nel caso del green-pass la verifica avveniva offline.

Concordo. Se volessero eliminare la tessera fisica, dovrebbero trovare una modalità inclusiva e gratuita (per il singolo cittadino) per far usufruire del servizio.

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uhm…non mi è ancora chiaro a che principi ti riferisci.

cioè, pensavo fosse un riferimento a qualche dichiarazione dei diritti (o simile) che avrebbe impedito determinate soluzioni invasive (tipo quella cinese).
Mi sa che però non ho colto il punto della tua osservazione.

Nel 1945 gli alleati di una coalizione USA-UK-URSS hanno posto fine ai regimi fascisti e nazisti di Germania, Giappone e Italia e permesso a noi di darci nuove basi. SI puo’ argomentare sul come e’ andata poi, ma la data spartiacque e’ quella.
Nel 1989 le popolazioni dell’Europa dell’Est in pochi mesi e grazie a rivoluzioni perlopiu’ pacifiche si sono liberati delle dittature comuniste o pseudo tali dei loro paesi, hanno aperto i confini e ristabilito i collegamenti con l’Europa occidentale.
Prima del 1989 non esistevano i fine settimana a Praga o Budapest. Al massimo Vienna, e finiva li’. Andare oltre era innanzitutto un incubo burocratico per ottenere visti e permessi. E quelli di li’, ovviamente, non potevano uscire. A Berlino e in Germania, che fino al 1989 erano entita’ separate, il confine esisteva fisicamente con muro, campi minati, polizia incattivita e molto altro. Paesi piu’ democratici, come l’Ungheria, si accontentavano del filo spinato sotto tensione.

Le Nazioni Unite sono state fondate nel 1945

Mi associo in pieno!

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Ad oggi la Tessera Elettorale serve a dimostrare che non hai votato (ad esempio nei casi in cui lo scrutatore abbia sbagliato riga su cui registrare un altro elettore).
E per i votanti più distratti a dire dove deve andare.

altri segnali in tal senso, il servizio firma con IO:

La capacità di firmare documenti, come si dice nell’articolo sotto, probabilmente dovrà essere parte essenziale del portafoglio digitale.

e nella pagina web della app IO danno in arrivo la gestione dei documenti

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Il wallet e’ proposto come estensione di eIDAS. eIDAS e’ del 2014 e funziona ancora poco, ci sono criticita’ macroscopiche che nessuno vuole o puo’ affrontare, nella forma attuale dubito che sara’ a regime prima di 8-10 anni. Ancora oggi abbiamo problemi banali del tipo con la CIE italiana entrare in una posizione pensionistica francese od olandese. La seconda forse funziona, la prima certamente no (la Francia non si e’ ancora collegata al sistema).
C’e’ una grande differenza tra industria e istituzioni. L’industria deve prima portare a maturazione un prodotto - software, automobile, medicinale o qualunque sia, e poi guadagna sui grandi numeri, sulla produzione di massa di un progetto funzionante. La politica invece deve evitare di essere giudicata sulle proprie innovazioni e un modo di evitare domande scomode e’ di spostare continuamente l’asticella. eIDAS funziona male? Evviva il wallet! Il wallet funzionera poco o nulla (facile previsione)? Evviva IA, gli UFO, la trasmissione del pensiero e chissa’ cos’altro.
Le riforme UE che funzionano meglio sono quelle low-tech, tipo il formato standard della patente, che ha decenni. Proprio per il fatto di essere standard un poliziotto polacco puo’ immediatamente interpretare una patente portoghese, e viceversa. Formato deciso quando ancora non esistevano Internet, gli smartphone, NFC, lo scan dell’iride, i lettori di impronte ecc. Eppure da decenni si riesce a muoversi in auto per l’Europa, forse anche troppo. Cosa c’e’ di male nel mantenere tecnologie semplici e funzionanti?
Per il resto sono tranquillo. Se il wallet e’ deciso dall’Europa non funzionera’ mai. Ma ci costera’ un sacco di soldi.

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Pienamente d’accordo, aggiungo che prima di portare i documenti sullo smartphone bisognerebbe portare IO sul PC. Che se è una notifica ok, ma il documento in sè se ha valore legale va letto su uno schermo adeguato, per essere capito meglio.

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Ottima Iiniziativa ma per quanto riguarda il Passaporto si potra avere in Digitale,?

Il calcolo e’ facile. Quando tutti i paesi del mondo si saranno messi d’accordo per uno standard unico, si.

Il passaporto attuale risale piu’ o meno a cento anni fa come modello generico a libretto con fotografia e pagine per i visti. Le norme ICAO sono degli anni 1990. Grazie a queste norme tutti i libretti hanno un formato unico e tutte le indicazioni anagrafiche sono riportate esattamente nelle stesse posizioni, da tutti i paesi del mondo. Da non crederci! ICAO ha fatto un lavoro geniale di standardizzazione per risolvere una questione pratica - ridurre le file negli aeroporti, il rischio di perdere voli, la necessita’ di costruire terminal piu’ grandi ecc. ICAO e’ l’organizzazione ONU per il trasporto aereo. In pochi conoscono queste organizzazioni come ITU, WMO e altre che fanno un lavoro molto utile di standardizzazione e dove i paesi collaborano veramente. Sembra fantascienza.

Il passaporto diventera’ elettronico quando o aboliranno i visti o renderanno anch’essi elettronici. La prima data sara’ intorno al 3000 se va bene, per la seconda forse bastano 20-30 anni.

Una cosa che si potrebbe gia’ fare e non capisco perche’ non facciano e’ rilasciare un documento che integra visto e permesso di soggiorno in una tessera tipo carta di credito. Al momento il cinese o nigeriano che vuole venire in Europa va al consolato del paese prescelto, fa domanda e dopo un mese riceve, se gli va bene, uno sticker incollato sul passaporto. La stessa cosa potrebbe essere fatta rilasciando il visto in formato carta di credito e valido per il periodo indicato. Il chip interno permetterebbe molte razionalizzazioni. A iniziare dalla segnalazione di presenza degli alberghi che cosi’ non farebbero piu’ errori di trascrizione., tracciabilita’ per la polizia, se necessario, e parecchie altre semplificazioni. In alternativa potrebbe anche essere un QR-code in pdf, quindi sia su dispositivo mobile sia stampabile. Se associato al passaporto puo’ anche venire spedito per email, evitando un secondo passaggio al Consolato. Difficile? Si fa gia’ lo stesso da anni con i biglietti aerei o ferroviari che si comprano online, si stampano in pdf, ma sono validi solo con il documento di identita’ del viaggiatore.

I passaporti di tutti il mondo ormai hanno il loro chip interno, anche questo e’ uno standard ICAO. Per i dati anagrafici si puo’ quindi leggere il passaporto. Ma i dati del visto sono separati, rilasciati di volta in volta, e richiedono un altro supporto.

La preparazione di documenti col chip e’ molto avanzata e puo’ avere luogo in tempi rapidi. La tecnologia sarebbe la stessa di un bancomat e della Tessera Sanitaria. Nulla di speciale. Anche aziende private producono senza problemi e in tempi rapidissimi badge di accesso ai loro locali.

Un quasi visto elettronico e’ il permesso ESTA per entrare negli USA o permessi simili per, ad es., l’Australia. Si fa tutto online e si riceve un codice con la stessa funzione di un visto. Non lo chiamano visto per motivi politici, gli USA e l’Australia formalmente per gli europei l’hanno abolito, ma di fatto lo e’.

E l’Europa? Ci sta ancora lavorando. All’americano o all’australiano all’arrivo da noi e’ sufficiente presentare il proprio passaporto a vista. So much for reciprocity.

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Gianguido grazie 1000 per la tua spiegazione onndivido il tuo pensiero

Importante abbinare alla patente digitale la carta di circolazione e il certificato di assicurazione che l’articolo 180 del Codice della Strada prescrive di tenere a bordo del veicolo. Così si evita al guidatore il pagamento dell’eventuale sanzione, la contraffazione dei documenti citati, velocizzando pure il controllo da parte delle forze dell’ordine.

Impossibile, devono stare a bordo del veicolo, non in tasca al proprietario. il 99% delle persone guida anche auto non proprie.

Si ma ciò non toglie che poter aggiungere anche la carta di circolazione e il certificato di assicurazione, della propria auto sarebbe un vantaggio.
Poi c’è sempre il problema di dover tenere per forza l’originale della carta di circolazione in auto, con tutti i relativi problemi nel caso non infrequente in cui ti entrano in auto per rubarti solo la carta di circolazione.

Nel caso che alla guida non sia il proprietario, le forze dell’ordine possono risalire alla carta di circolazione, già ora in digitale, e al certificato di assicurazione, se collegati al numero di targa.

Si certo per controllo, ma a meno che non sia cambiato il regolamento tu devi sempre avere il certificato cartaceo originale in macchina, se non ce l’hai ti puoi beccare la multa, se hai solo la fotocopia, cosa che diversi automobilisti fanno per sicurezza, e te la fanno passare liscia o devi portare il giorno dopo l’originale, che sia dai Carabinieri o dalla polizia.
Poterne avere una copia digitale su cellulare, con valenza legale sarebbe una comodità.
Poi ovviamente c’è il solito problema dell’auto che magari è intestata solo al marito, ma guidata anche dalla moglie e dai figli, con assicurazione valida per tutti

dalla sezione aiuto della app IO:

“Nella sezione in alto del tuo Profilo potrai visualizzare la versione digitale di alcuni tuoi documenti, come il fac-simile del Codice Fiscale, la Carta di Identità Elettronica, la Tessera Sanitaria (in corso di sviluppo). Questi documenti sono dei fac-simile, cioè non sostituiscono in toto il documento fisico ma possono essere utilizzati per la lettura dei dati e del codice a barre sul documento dagli esercenti che lo richiedono, per esempio in una farmacia o in posta. Selezionando la card in alto alla pagina, puoi vederne i dettagli. Se tocchi di nuovo il fac-simile, oltre al dettaglio potrai vedere l’anteprima a tutto schermo (per una più facile scansione del codice presente sulla carta).”

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