Salve,
Dal momento che non posso ottenere PosteID via app dall’estero (vedi qui), ho provato ad effettuare la registrazione via firma digitale qualificata (ne comprerei una usa-e-getta per questo scopo).
Inserendo i miei dati sul sito delle Poste, ho notato che se nella sezione “Indirizzo di domicilio” si inserisce uno stato estero qualunque (piuttosto che ‘Italia’ come di default), la pagina apre una nuova sezione “Indirizzi di residenza e recapito” dove la checkbox ‘Gli indirizzi di residenza e recapito sono diversi da quelli di domicilio’ è spuntata (e disattivata) senza alcuna possibilità di cambiarne l’esito.
Ciò non sarebbe un grosso problema (potrei semplicemente ricopiare il mio domicilio) se nella sezione non richiedesse esplicitamente un “Indirizzo di recapito italiano”, continuando: ‘Se desideri completare a domicilio il processo di identificazione, riceverai la visita del portalettere all’indirizzo di recapito italiano. Non specificando alcun indirizzo di recapito, il portalettere si recherà all’indirizzo di domicilio italiano da te indicato.’
Tuttavia, non è possibile non specificare alcun indirizzo di recapito - visto che quei dati sono obbligatori, ed è necessario anche selezionare una provincia dal sistema drop down. Il servizio clienti ha suggerito di inserire un indirizzo fasullo, ma non mi sembra corretto chiedermi di dichiarare il falso: non ho alcun recapito in Italia.
Insomma, a me sembra un grave problema di progettazione del sistema, ma come al solito si preferisce una soluzione “all’italiana” piuttosto che risolverlo. Specifico che tale problematica c’è per ogni tipo di verifica, anche quando si inseriscono i dati per ottenere PosteID con verifica di persona all’ufficio postale - qualora dovessi andare in Italia in vacanza e volessi approfittarne.
Ho segnalato la cosa alle Poste ma non c’è alcuna voglia da parte loro di risolvere il problema. Cosa possiamo fare?