Rilascio Passaporto: solo con bollettino postale

Parliamo tanto di obbligo di PagoPA e scopro oggi che il Ministero delle Finanze richiede il pagamento di 42,50 € per il rilascio del passaporto solo con Bollettino Postale, peraltro è necessario pagarlo in posta di persona (se non hai il conto in poste o una postepay).

Veramente incredibile.

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Penso che siano le solite “ideone” all’italiana: al centro partoriscono certe decisioni che a tutti i costi devono partire ad una certa data, senza sincerarsi della fattibilità effettiva nel mondo reale; poi ci si scontra con le difficoltà operative, i ritardi organizzativi, la dialettica con fornitori e autorità e ci si rende conto che per le varie Amministrazioni pubbliche non tutto è così semplice e non tutti e non per tutto PagoPa è decollato … ma pensa… :grimacing:

Hai ragione, ma avrei capito di più il contrario… cioè che un piccolo comune avesse difficoltà che non erano state immaginate dal Ministero… così non ha proprio senso…

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Se ne era già parlato.

Di seguito un approfondimento della scorsa estate

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si, ma poi la scadenza fu rinviata mi pare, ma ancora oggi…
Oltre al problema del pagamento del bollettino, non ha senso neanche la marca… che devi per forza andare a fare dal Tabacchi.
La marca ha un senso per autenticare un documento prodotto da me, per il rilascio non ha nessun senso, potrebbe essere associata al versamento.

Mi trovo anch’io nella stessa situazione, ad oggi ancora è possibile pagare tramite PagoPA per il rilascio del passaporto.

È davvero odiosa questa inerzia!

Mi spiace, deve andare in posta.

In un mondo ideale lo Stato dice: tra spese varie, marca da bollo, diritti ecc. il passaporto costa 100 EUR. Puoi (1) andare alla posta, portaci la ricevuta, (2) usare PagoPA, (3) fare un bonifico bancario su questo IBAN, portaci la ricevuta, (4) andare dal tabaccaio, portaci lo scontrino, (5) vieni in Questura con la carta di credito o il Bancomat, usiamo il nostro POS.
Uno falsifica un pdf della Banca o uno scontrino del tabaccaio per credere di risparmiare? Un paio di tentativi di contatto da parte della Questura con denuncia di falsificazione di documenti e una mega multa e poi inserimento del passaporto nella lista mondiale di quelli annullati. Se il furbone cerca di passare un confine, che so, coreano, malese o russo con un passaporto annullato gli passera’ a vita la voglia di scherzare su queste cose.

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Ti sfugge il fatto che permettere mille modalità di pagamento diverse porta a enormi disguidi per le Ragionerie interessate sia per la rendicontazione delle entrate sia per la riconciliazione contabile. PagoPa come circuito esclusivo di pagamento in teoria permetterebbe di avere una rendicontazione lineare …se solo risolvessero le carenze / problematiche relative ai pagamenti multibeneficiario (dato che le somme vanno a enti creditori diversi), se solo si avessero dei flussi unici esplicativi dei pagamenti scaricabili ed importabili nelle procedure gestionali, ecc… insomma se fossero risolte le criticità mille volte segnalate dagli addetti ai lavori anche su questo forum :roll_eyes:

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@Lazlu
Allora vuol dire che le mille modalita’ dovrebbero essere offerte da PagoPA. Una PagoPA che permette trasferimenti via IBAN, carta di credito, bancomat, pagamento in posta e cosi’ via andrebbe altrettanto bene, salvo che il passaggio per la rendicontazione e l’onere della prova sono trasferiti al cittadino. Ma se diventa possibile presentarsi in Questura con un QR code or una stampata PagoPA invece che il bollettino della posta, andrebbe bene.
Un ottimo esempio alternativo e’ Amazon, che nel settore ci sa fare meglio che la PA italiana. E’ sufficiente visitare la loro pagina “metodi di pagamento”. Sono una dozzina, anche internazionali.
Ad Amazon hanno problemi di rendicontazione? Non riescono a conciliare vendite e pagamenti? Semplicemente hanno una base dati che funziona meglio per gestire un catalogo qualche milione di volte maggiore di quello dei servizi dello Stato italiano. Catalogo valido in 200 paesi, non in uno solo. Abbiamo tutti un codice fiscale, un comune medio va sui 10000 abitanti, dovrebbe, si spera, avere un catasto. Continuo a non capire perche’ introdurre nuovi livelli quali PagoPA, con le criticita’ illustrate in questo Forum, invece di sfoltire e organizzare meglio i sistemi esistenti.
Per quanto mi riguarda ho adottato la seguente strategia difensiva. Vado in PagoPA esclusivamente via banca e IBAN e conservo le ricevute bancarie in pdf su media differenti e in cloud.

PagoPa permette di pagare, alle poste, tabacchi, supemercati, edicole dipende se hanno la macchinetta, ed anche online sia tramite l’home banking della tua banca, che sul sito PagoPa con carta di credito, ed ovviamente anche dallo smartphone sia tramite le varie app dedicate a PagoPa che tramite l’app della tua banca, tutto sommato non mi sembra poco.
PagoPa come sistema di pagamento è versatile e comodo, peccato che sia ancora in corso di adozione persino dallo stato, e questo non va bene.

Si Amazon usa molteplici mezzi di pagamento, MA, ed è un grosso MA ti è sfuggito un piccolo particolare:

  1. Partono e si finiscono tutti da loro sito è questo è un grosso vantaggio perché Amazon sa sempre quale mezzo di pagamento hai scelto e come è andato il pagamento.

  2. La maggior parte sono pagamenti che si appoggiano sui vari circuiti delle carte di credito 8 su13 o su PayPal semplificando di molto tutta la faccenda

  3. Rimangono:

  • Addebito diretto SEPA
    Finché Amazon non ha ricevuto i soldi, quindi ha riconciliato non ti invia nulla, a seconda dei casi possono volerci anche 5 giorni, dipende dalla tua banca, non sempre, ma è raro, fila tutto liscio in automatico.

  • Pagamento in Contanti nel Punto Vendita più vicino
    Funziona ed è comodo, puoi usare anche la carta di credito e bancomat, ma per farlo il tizio del negozio si collega ad Amazon, che quindi sa immediatamente quando hai pagato, e per pagare devi far vedere al tizio del negozio il foglio che ti fa stampare Amazon con un codice a barre, non so se adesso c’è un codice QR, io l’ho fatto solo una volta un bel po’ di tempo fa.

  • Pagamento a rate mensili
    Tutta la procedura dei pagamento a rate mensili viene gestita da Amazon, che quindi ne conosce stato ed esito in qualsiasi momento.

  • Finanziamento con Cofidis
    Anche qui la procedura parte da Amazon e finché non riceve luce verde da Cofidis, non spedisce nulla.

Mentre lo stato a priori non sa quale mezzo di pagamento tu userai, si deve basare sulla ricevuta cartacea che tu gli porti, e questo complica tutte le operazioni di riconciliazione.

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Segnalo che c’è una succosa novità.
https://www.rgs.mef.gov.it/VERSIONE-I/in_vetrina/dettaglio.html?resourceType=/VERSIONE-I/_documenti/in_vetrina/elem_0378.html
Penso che per vederne gli effetti bisognerà aspettare l’autunno, ma si vede la luce in fondo al tunnel! :clap: :clap: :clap:

Grazie mille per l’interessante segnalazione!

Non mi è molto chiaro come si interfacci concretamente questa piattaforma con PagoPA, pensando soprattutto all’esperienza utente del cittadino; tuttavia, speriamo che sia uno slancio ulteriore alla sistemazione di questa annosa procedura della richiesta dei passaporti.

P.S.: se qualcuno che abbia più esperienza in merito del sottoscritto può chiarire lo scopo di questa piattaforma…? Se non ho capito male, serve a far transitare su PagoPA i pagamenti tramite bollettino postale; quindi, invece di generare l’avviso di pagamento PagoPA (anche spontaneo, in tempo reale per procedere con il pagamento immediato) come siamo abituati, sarà istituita una procedura di pagamento online simile ad un bollettino postale?
Oppure si configura semplicemente come piattaforma di pagamento a disposizione di tutte le amministrazioni che usino i conti postali, su cui l’esperienza sarà simile a quella che si trova attualmente in giro?
Mah… :face_with_raised_eyebrow:

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resta il fatto che ancora alla posta devo andare…2022 AD

Non solo la posta. Posta per il bollettino, da compilare a mano. Dal tabaccaio per la marca da bollo. Sembra che integrare i due pagamenti non sia proprio possibile. Ah si, nel resto del mondo il pagamento e’ uno solo e a ridistribuire il ricavo tra i vari servizi ci pensa lo Stato…

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Si è assurdo, tra l’altro il bollettino, quello da compilare a mano, lo devi fare proprio alle poste, online e dal tabaccaio non è possibile, fonte amico che ha rinnovato il passaporto a fine 2019, due tabaccai diversi gli hanno rifiutato il pagamento del bollettino perché la loro macchina non l’accettava, non perché era compilato a mano ma per via del codice del bollettino.
Che nel 2022 non si possa ancora fare tutto il pagamento del passaporto online o direttamente in questura è assurdo, capisco che in questura non accettino il pagamento in contanti, o tramite carta di credito, ma tramite bancomat o PagoPA dovrebbe essere obbligatorio.

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Da alcuni anni in Svezia anche i questuanti per la strada hanno il dispositivo POS, nell’ottica di eliminare totalmente l’uso del contante. Poi ci sono i paradossi anche li’. Nella pubblicazione di difesa nazionale distribuita a tutti i cittadini e’ scritto che in caso di attacco bellico occorre evitare le comunicazioni mobili e occorre usare contanti. Peccato che tutti usino ormai solo comunicazioni mobili e app e che il contante sia stato di fatto abolito, vedi i questuanti…
In ogni caso la tecnologia POS non e’ cosi’ costosa o complicata a livello tale da non potersi usare nelle Questure.
Nel caso di rilascio del passaporto all’estero il pagamento presso Consolato o Ambasciata e’ unico ed effettuato sul posto :wink: Chiedere la marca da bollo a un tabaccaio argentino o neozelandese sarebbe veramente oltre ogni logica.

Anche in Olanda, so che c’è una forte spinta in tal senso.
Per il resto ti do’ ragione, posso capire che in questura per vari motivi, pienamente condivisibili, non vogliano accettare contante, ma il fatto che non si possa usare il POS lo trovo assurdo ed ancora più assurdo che non si possa pagare neanche con PagoPA tutto in una unica transazione, bollettino+bollo.
È ridicolo che nel 2022 io debba compilarmi a mano un bollettino postale ed in più comprare a parte una marca da bollo dal tabaccaio per pagare un servizio che comunque viene erogato dallo stato.

La prenotazione del passaporto richiede una procedura online durante la quale occorre compilare gli stessi campi che vengono richiesti sul bollettino postale, nome e indirizzo. Come ricevuta viene preparato un documento pdf da firmare e portare in Questura. Sarebbe semplice generare col pdf anche un foglio con il bollettino precompilato per la posta. E’ un’automatizzazione parziale, ma aiuterebbe a velocizzare la procedura, proprio come la compilazione online evita di dovere riempire a mano il modulo con la domanda.
C’e’ stato in ogni caso un miglioramento. Ho compilato la mia prima domanda di passaporto a mano, in corsivo su carta bollata “Io sottoscritto nato il … a…”, occorreva richiedere in Comune i certificati di residenza, stato di famiglia e cittadinanza (il mio Comune di allora si arrischio’ a fare una riforma per cui i certificati venivano stampati sullo stesso foglio e non su tre documenti differenti - incredibilmente il Ministero degli Interni non si oppose), poi il nulla osta dell’ufficio di leva. Ancora solo pochi anni prima occorreva anche dichiarare i paesi per i quali si richiedeva il passaporto, che venivano indicati singolarmente nel libretto. Fino a qualche anno fa c’era poi anche la marca annuale. Tra dichiarazione mezza online, autocertificazioni, dati in ANPR e il fatto che non si debba piu’ andare in Comune per dei certificati i due pagamenti non sono poi la fine del mondo. Lasciamo qualche margine di miglioramento :wink:

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