Maurizio:
Credo che tornerò al pagamento in moneta, di persona, allo sportello, ad un essere umano
Condivido in pieno, pur avendo lavorato per una società che dal lontano 2001 ha attivato un sistema di trasmissione via email firmata digitalmente. Tornerò allo sportello al pagamento in contanti (che odio). La domanda è: me lo consentiranno? Io a questo punto lo esigo. Mi costa di meno che andare in digitale!!
Luca_Valerio:
Forse un’Associazione dei Consumatori potrebbe iniziare un’azione collettiva sulla questione?
Consideriamo che PagoPA si sta diffondendo sempre più (proroga o no) e sempre più cittadini si stanno accorgendo di pagare commissioni che prima non pagavano. Non è una cosa che si tiene nascosta facilmente.
Concordo in pieno scriverò all’ADUC ed all’Adiconsum perché evidentemente ancora non si sono resi conto della gravità del problema.
Inoltre aggiungo che la pur apprezzabile spinta al digitale non contempla le capacità digitali di una popolazione con età media che è piuttosto alta, anche più di quella di chi scrive. Come si può pensare di costringere persone anziane ad effettuare manualmente una pletora di pagamenti senza prevedere un automatismo che consenta di provvedere automaticamente a questi?
Almeno avessero lasciato disponibile il BONIFICO SEPA con causale il num dell’avviso di pagamento! Perché no?? Troppo difficile effettuare la riconciliazione?
O vogliamo un ulteriore PSP (Prestatore di Servizi di Pagamento) che si occupi di tutto… ancora una volta A caro PAGAMENTO???
Già i cittadini sono stufi di essere vessati, se viengono date loro pure le scuse della complessità e dei costi OBBLIGATORI per effettuare i pagamenti, da lì allo sciopero fiscale il passo è breve. ATTENZIONE!
Sergio Ferraiolo:
E’ ben peggio di quanto hai prospettato nella tua pur corretta prospettiva PRIMA/DOPO.
I pagamenti oltre ad essere molteplici (sono 2 l’anno) quindi non 1,5 ma ben 3 € l’anno. Inoltre, se il pagamento lo si esegue mediante banca con CBILL (ad es) il costo sale a 2,5 € a volta (almeno su Banca ING), ovvero 5 €/anno: una cifra enorme: quasi le 10000 lire di una volta, per pagare una tassa… e fare noi da operatore, perché tutto il data-entry, le verifiche, il ricordarsi di effettuare il pagamento è a carico nostro.
Il costo implicito forse maggiore od equivalente della folle spesa commissionale è l’assenza di automazione (ex domiciliazione) che tra l’altro dovrebbe essere un obiettivo di PagoPA!!! Scandaloso che nessuno ci abbia pensato. Ma scherziamo!!!
Ricordo con grande rimpianto quando fummo i primi in Italia a normare la firma digitale nel 1997 con il grande Bassanini. Signori non ci vuole molto, basta usare l’intelletto invece che il vantaggio per qualcuno (i PSP o Prestatori di Servizi di Pagamento). Scusate ma non trovo altra ratio che quella!
P.S. Leggo con interesse la nota di Altroconsumo, ma qua bisogna muoversi verso i giornali, la pubblica opinione, chi lo ha, verso quella maledizione di Facebook per sollevare i cittadini con un minimo di raziocinio contro quest’assurdità, per correggerla e renderla a misura di cittadino mediante un semplice portale di automazione a costo 0,00 come dev’essere la commissione per pagare una qualsiasi tassa… e com’era GIUSTAMENTE prima!!