Ci tenevo a riportare alcune osservazioni maturate “istintivamente”, che credo abbiano riscontro nel report di @Luca_Bonuccelli (grazie ancora!).
Le imprese sono ormai abituate da anni ad utilizzare servizi on-line, soprattutto - a mio parere - per gli obblighi intervenuti .
Mi riferisco ad esempio all’uso esclusivo della PEC per le comunicazioni con gli albi professionali, alla fatturazione elettronica, agli ordini sul MEPA, ecc…
Dispongono di strumenti ed abilità che ormai fanno parte della loro dotazione, al pari del PC o del vecchio caro fax. Soprattutto in questo ambito si utilizzano dispositivi fisici ed avendo già un sistema di autenticazione, non necessitano certo di procurarsene un altro.
Diverso è per i comuni cittadini.
Questi solitamente non dispongono di CIE/CNS, o comunque di dispositivi fisici per la loro lettura. Per accedere a servizi on-line semplicemente si iscrivono con mail e/o cellulare “alla bisogna”, oppure dispongono già di credenziali “locali”, come ad esempio il PIN dell’INPS.
Perchè procurarsi SPID quindi, se possono fare con sistemi, nell’immediato, più rapidi ?
Anche all’interno della PA molti colleghi non sanno cosa sia SPID, né che potenziale ha o può offire.
A mio parere manca informazione e divulgazione mirata ai cittadini, da farsi livello nazionale, perchè solo in questo modo si fa capire la vera forza di SPID: unico accesso per tutti i servizi italiani (…ed europei) .
E obbbligo, sì perchè se per iscrivere mio figlio a scuola (http://www.iscrizioni.istruzione.it) l’unico modo è accedere con SPID, sono certa che me lo procuro senza tanti problemi, esattamente come per il bonus cultura 18-enni. Ed una volta in possesso di SPID, sarò maggiormente incentivato ad usarlo anche per altri servizi.
Come si dice: per vendere una consolle serve una applicazione killer Non c’è pubblicità migliore!
P.S. @Luca_Bonuccelli , mi farebbe piacere ricevere un tuo feed-back relativamente al riscontro - o meno - delle mie osservazioni coi “tuoi” dati.