PagoPA e imposta di bollo

Vorrei approfondire alcune questioni relative al pagamento dell’imposta di bollo sulle istanze telematiche:

Doppio pagamento

Lo schema individuato per il pagamento dell’imposta di bollo prevede un workflow di pagamento separato per la marca da bollo rispetto agli altri pagamenti dovuti dal cittadino.
Per presentare un’istanza in bollo di permesso di costruire il cittadino deve pagare il bollo seguendo il workflow dell’Agenzia delle Entrate e successivamente deve pagare i diritti di istruttoria e gli oneri di urbanizzazione seguendo il workflow “comunale”.
Questa procedura appare in contrasto con gli obiettivi di semplificazione.
È praticabile la soluzione di una riscossione dell’imposta di bollo da parte del comune ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 642, art. 15 con successivo versamento all’agenzia delle entrate?
L’articolo 15 prevede che

Gli atti e documenti, per i quali sia stata rilasciata l’autorizzazione […], devono recare la dicitura chiaramente leggibile indicante il modo di pagamento dell’imposta e gli estremi della relativa autorizzazione. Ai fini dell’autorizzazione di cui al precedente comma, l’interessato deve presentare apposita domanda corredata da una dichiarazione da lui sottoscritta contenente l’indicazione del numero presuntivo degli atti e documenti che potranno essere emessi e ricevuti durante l’anno.

Si evidenzia come la possibilità di assolvimento dell’imposta di bollo virtuale anche per gli atti e i documenti ricevuti è stata introdotta, con esplicita volontà del legislatore, dalla Legge 2 agosto 2008, n. 129 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 3 giugno 2008, n. 97:

All’articolo 3 […] dopo il comma 8 sono aggiunti i seguenti: "8-bis. All’articolo 15, terzo comma, del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 642, e successive modificazioni, dopo la parola: “emessi” sono aggiunte le seguenti: “e ricevuti”.

Scenari di pagamento

Nel documento Pagamento elettronico della marca da bollo digitale:

  • lo scenario 2.1 Scenario A: Pagamento del bollo nell’ambito di servizi on line delle amministrazioni che generano “documenti informatici” prevede che:

c) Il cittadino viene reindirizzato automaticamente dall’applicazione della PA, attraverso gli standard e la piattaforma del nodo dei pagamenti prevista dall’articolo 5 e articolo 81 del CAD, al sito dell’intermediario dove sono già a disposizione dello stesso l’impronta del documento contenente la segnatura di protocollo ed il valore del relativo bollo da acquistare;

  • Al punto 1 Regole generali, punto c si prevede che le pubbliche amministrazioni inseriscano nelle procedure di protocollo informatico un modulo software di controllo del bollo.

Dal momento che la segnatura di protocollo è generata al momento della protocollazione, le due indicazioni appaiono essere in contrasto. Dal mio punto di vista il pagamento dell’imposta di bollo deve avvenire prima della protocollazione, quindi non è pensabile che la piattaforma dei pagamenti riceva anticipatamente la segnatura di protocollo.

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Oggi l’unico PSP, aderente a PagoPA, che consente di effettuare un unico pagamento che comprenda anche l’imposta di bollo, è INFOCAMERE. Scegliendo INFOCAMERE è possibile pagare utiizzando anche la carta di credito. Stiamo lavorando per fare in modo che altri PSP implementino il pagamento contestuale dell’imposta di bollo.
Le PA che utilizzano PagoPA per il pagamento, generano una RPT (Richiesta di Pagamento Telematico) che comprende anche l’importo dell’imposta di bollo da pagare calcolata in base al tipo di servizio. L’utente quindi effettua un unico pagamento che comprende il servizio e l’imposta di bollo. Viene quindi prodotta una RT (Ricevuta Telematica) che comprende l’imposta di bollo pagata e quindi la PA procede alla protocollazione.

Quindi, per fare un esempio concreto:

  • l’utente svolge presenta un’istanza telematica alla PA, che prevede il pagamento dei diritti di segreteria e dell’imposta di bollo;
  • il portale dell’Ente Creditore deve invocare il WISP con numPagamentiRPT=2 e bolloDigitale=SI;
  • Il WISP presenta all’utente la lista dei PSP, che in questo momento conterrà solo Iconto (Istituto di Pagamento di InfoCamere);
  • l’utente seleziona il PSP
  • il portale genera la RPT
  • l’utente provvede al pagamento.

Vedo due problemi significativi:

  1. Il pagamento tramite Iconto richiede al cittadino di aprire un conto sull’Istituto di Pagamento di InfoCamere (ICONTO - Apri il CONTO)

  2. Il comunicato stampa di Infocamere recita:

Il servizio - che consente di assolvere l’imposta in modalità telematica - è già disponibile per alcuni tra gli oltre 3.500 comuni che si avvalgono della piattaforma SUAP delle Camere di Commercio ed è prevista l’estensione ad ulteriori 750 comuni accreditati al servizio PagoPA.

Il percorso per un semplice pagamento on-line degli importi dovuti dal cittadino per una pratica telematica mi pare ancora troppo accidentato. :frowning:

Oltre al conto, con Infocamere puoi pagare anche con carta di credito (da luglio). Comunque sono d’accordo con te che siamo solo all’inizio. Però come vedi ci stiamo lavorando e speriamo a breve che anche tutti i PSP principali offrano il servizio. A poco a poco vedrai che raggiungeremo l’obiettivo, questo è un passo avanti.

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Vedi, @Giuseppe_Virgone, io non considero un problema che ci si stia lavorando e che si sia “solo all’inizio”.
Il problema è che si siano costrette le PA ad aderire, entro il dicembre 2016, a qualcosa su cui “si stava lavorando” seminando dubbi e confusione.

Seminare dubbi e confusione non è mai una cosa buona.

Numerose PA si sono affidate a chi asseriva di soddisfare gli obblighi normativi senza veramente integrare i sistemi di pagamento nelle proprie procedure, che sono restate cartacee.
Ora chi davvero eroga servizi telematici si trova a doverli integrare con PagoPA e scopre che gli use case più elementari non sono previsti.

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Marco, forse sono stato poco chiaro e me ne scuso. PagoPA implementa le procedure e i servizi per consentire il pagamento dell’imposta di bollo contestualmente al pagamento (tanto è vero che INFOCAMERE l’ha implementata). Agid ha anche rilasciato, da tempo, linee guida precise e ci siamo sempre resi disponibili a tavoli divulgativi per fare in modo che PA e PSP aderissero. Quando ti dico che stiamo lavorando, lo dico nel senso che stiamo dialogando con gli altri PSP per l’implementazione del servizio. Se vuoi, sono disponibile a continuare questa conversazione anche di persona per raccogliere i tuoi (vostri) dubbi e perplessità e dirti come stiamo lavorando. Ti ho inviato via mail mio numero telefonico.

Marco, mi sono reso conto di non avere la tua mail. Se ma la fornisci ti giro i miei riferimenti

Segnalo l’articolo

"Imposta di bollo nelle fatture, la guida per tutte le situazioni"

Che descrive l’attuale processo per il pagamento dell’ imposta di bollo nelle fatture.

Il processo descritto per l’imposta di bollo assolta in modo virtuale sembra molto elaborato e di fatto inaccessibile alle piccole imprese.

Potrei chiedere se è già previsto oppure se è possibile prevedere una integrazione della funzionalità di pagamento nell’imposta di bollo nelle fatture nell’app dell’Agenzia delle Entrate, in modo da semplificare l’amministrazione delle piccole imprese?

Ti segnalo che le tue indicazioni contrastano con quanto scritto nel documento Pagamento elettronico della marca da bollo digitale, scenario 2.1, scenario A, punto c.

Sarebbe opportuno correggere il documento.

Peraltro, a mio modo di vedere, sarebbe molto utile pubblicare questi documenti sotto docs.developers.italia.it in modo da rendere più snello il percorso di commento e correzione.

Grazie Marco, provvederemo a correggere e rendere più chiaro il documento che citi e che, effettivamente, necessità di una revisione. Ti confermo che, a partire dal mese di settembre, abbiamo in programma di revisionare, di semplificare e rendere più chiara tutta la documentazione su PagoPa e renderla disponibile su docs.developers.italia.it anche nell’ottica dei nuovi sviluppi previsti su PagoPa entro fine anno.

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Per rendere disponibile il pagamento dell’imposta di bollo digitale nelle app dell’Agenzia delle Entrate, è necessario che AdE aderisca a PagoPA e su questo tema stiamo lavorando.

Questa sì che è una buona notizia, vi amo! <3

In realtà da un mese a questa parte circa si può effettuare il pagamento relativo alla marca digitale con PSP Infocamere anche mediante CARTA di CREDITO.

Saluti
Maurizio Sbogar

Ciao, potrei sapere come si fa? Devo acquistare una marca da bollo virtuale e sembra che mi sia infilata in un girone dantesco…

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Ciao @elena_barbi, difficile darti una mano con così scarsi dettagli. Chiariamo però un presupposto: con pagoPA non si acquistano marche da bollo virtuali per usi futuri. Il caso d’uso invece è quello della presentazione di una istanza in bollo. Per continuare avrei bisogno di sapere quale istanza stai presentando, a quale amministrazione e a quale “girone infernale” sei riuscita a arrivare. :slight_smile:Ciao e a presto

Grazie intanto per la veloce risposta.
Sto inserendo una istanza per le agevolazioni sul digitale, e mi chiede di inserire i dati della marca da bollo da 16 € che vorrei acquistare online. Per acquistarla devo passare da iconto di infocamere (da qualche parte sta scritto che si può pagare con carta senza avere il conto ma non trovo la possibilità da nessuna parte).
Per aprire il conto è una odissea: fatta tutta la procedura non mi sono arrivate le email di conferma… (ovviamente fatto tutto, documenti firmati digitalmente ecc…)
rinuncio e vado dal tabaccaio? Mi piacerebbe, visto che siamo nel 2018 e qualcuno lo ha previsto, pagare comodamente con carta o paypal senza dover fare salti mortali, è un sogno?

Ciao,
come diceva Mauro @e.bollo è relativo all’istanza .

Nel senso che a fronte ,per esempio , di 1 documento che necessità di bollo, devi avere un webform che ti permetta di caricare il documento scansionato e iniziare il processo di PagoPA che ti permetterà di acquistare il bollo digitale ABBINATO al documento caricato.

Per cui una cosa è INSERIRE i dati della marca da bollo, che presuppone che tu l’abbia comprato analogicamente, un altra è quella che ho detto prima.

My 2 cents

Ciao @elena_barbi, purtroppo, ad oggi, non tutte le PA erogano il servizio di bollo digitale. Infatti anche se esiste Infocamere che consente il pagamento del bollo digitale, per accedere a tale servizio è necessario che la singola PA che deve ricevere dal cittadino il bollo eroghi in proprio il servizio di accesso all’acquisto della marca da bollo digitale, in modo da poterlo fare acquistare e da poterlo al contempo ricevere e gestire ai fini dell’assolvimento dell’imposta di bollo.
Il fatto che questa PA a cui ti stai rivolgendo ti chieda di inserire i dati del bollo mi fa dedurre che la stessa PA non sia ancora in grado di erogare e gestire il bollo digitale ma ti stia chiedendo i dati dei bolli cartacei da acquistare al tabaccaio oppure, se del caso, del pagamento del bollo virtuale, sempre laddove la PA con cui ti stai iterfacciando sia abilitata almeno al bollo virtuale ma non è detto.
ciao.

La frase mi pare un po’ eufemistica, come evidenziato in numerose discussioni presenti sul forum pagare il bollo in modalità digitale è praticamente impossibile.

è possibile avere un elenco delle PA che erogano il servizio di bollo digitale e una spiegazione di come ci sono riuscite?

Come evidenziato sul sito dell’Agenzia delle Entrate l’unico PSP che eroga il servizio è Infocamere, e lo fa per le sole pratiche provenienti dal portale impresainungiorno realizzato e gestito, guardacaso da Infocamere.

Citato dal documento Pagamento elettronico della marca da bollo digitale:

Si descrivono nel seguito le operazione da compiere, anche con l’ausilio del plug-in, con il dettaglio minimo necessario a fissare il flusso procedurale:
a) il cittadino dispone di un documento che deve presentare bollato ad una amministrazione tramite canale telematico;
b) il cittadino si collega al sito di uno degli intermediari convenzionati e preliminarmente scarica il plug-in sulla propria postazione di lavoro;
c) tramite il plug-in il cittadino può, presso la propria postazione di lavoro, ricavare un’impronta del documento sulla base di un algoritmo pubblico definito dall’Agenzia delle Entrate e Agid;
d) attraverso il plug-in il cittadino invoca l’apertura, sul browser predefinito, del sito internet dell’intermediario;
e) tramite i servizi presenti nel plug-in il cittadino invia all’intermediario l’impronta del documento – e mai il documento originale - unitamente al valore del bollo da acquistare sulla base delle norme vigenti;
f) l’intermediario evidenzia preliminarmente al cittadino quanto dovuto come eventuale costo aggiuntivo dell’operazione per le diverse modalità di pagamento diverse dal “servizio base” previsto in convenzione con l’Agenzia delle Entrate. Se il cittadino conferma, l’intermediario esegue il pagamento e predispone la ricevuta liberatoria comprensiva dei riferimenti al documento;
g) dopo il pagamento l’intermediario crea la marca da bollo digitale (associando uno IUBD preventivamente “acquistato” dall’Agenzia delle entrate all’impronta del documento da bollare) e la rende disponibile per il downloading al richiedente.
h) il cittadino effettua il download della marca da bollo digitale, e la invia per via telematica (PEC, upload, etc…) all’amministrazione unitamente al documento utilizzato per ricavare l’impronta.
NB La marca da bollo digitale è utilizzabile solo se unita al documento originale cui si riferisce.

Il processo così strutturato viene sicuramente incontro alle necessità del cittadino che potrà inviare le proprie istanze in bollo a ogni amministrazione utilizzando la PEC (o altro canale telematico messo a disposizione dall’amministrazione).

Il mio concetto di venire incontro alle necessità del cittadino è lievemente diverso…

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