Rilascio Passaporto: solo con bollettino postale

Guarda che non si può pagare nemmeno sul sito di Poste Italiane. Credo (o almeno spero) che sia un problema del programma che usano in questura per tracciare i pagamenti.

Per me in questura non hanno proprio nessun programma! E’ un controllo visivo da parte dell’impiegato di sportello che prende il bollettino e lo ‘pinza’ alla domanda cartacea stampata, appiccica la marca da bollo e procede.
E qua sta il problema. Se non si può fare la verifica visiva perchè per qualunque motivo si è deciso di pagare in altro modo, si arena tutta la procedura.

Si, ma se fosse solo visiva, basterebbe una circolare per fare accettare qualunque tipo di pagamento

un f24 hai la ricevuta che fa fede. Un bonifico lo puoi revocare dopo averlo disposto, una ricevuta pagopa la puoi contraffare con word. Lo Stato non si fida.
Se bankitalia si degnasse di offrire i servizi di una vera banca (cosa che dovrebbe fare, visto che paga i dipendenti come se fossero veri bancari) fornirebbe i POS e/o collegamento pagopa e il problema si risolverebbe in radice.

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Tecnologie esistenti, funzionanti e sicure da decenni

  1. con SPID/ CIE si potrebbero compilare in automatico al momento del login tutti i dati necessari all’emissione del passaporto. Nome, data di nascita ecc. sono sempre gli stessi. In casi particolari una schermata online potrebbe prevedere campi da immettere.
  2. POS in Questura abilitato a diversi circuiti di pagamento. Tra l’altro e’ assurdo organizzare lotterie varie per spingere ai pagamenti elettronici e poi e’ lo Stato stesso che non li accetta.
  3. (Il vero game changer) Aumentare il personale agli sportelli ed accettare che siano civili. Un ufficio passaporti potrebbe avere su 2-10 addetti (la Questura di Gorizia e quella di Roma hanno dimensioni diverse…) e un solo agente PS di sicurezza e supervisione. Nelle grandi citta’ istituire servizi decentrati. Collaborare con i Comuni.
    Perfino in Russia e in Cina hanno “centri documenti” che seguono a uno sportello unico tutte le pratiche documentali che richiedono presenza fisica, identificazione e rilascio di un documento statale: carta identita’, passaporto, permesso di soggiorno, patente ecc. Le tempistiche sono misurate in settimane sulle dita di UNA mano, non in mesi aggiungendovi i piedi.
    Prima di discettare di IA occorre sapere fare funzionare la stampante…
  4. Riconoscere che non tutta la popolazione e’ digital native e permettere l’accesso allo sportello anche a chi non e’ superaccessoriato.
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il punto 2 è il più complicato da realizzare, per resistenze di MEF e Banca d’Italia che non vogliono cambiare il loro modo di lavorare. Modo che era perfetto 100 anni fa, e che adesso ‘funziona’ ma potrebbe e dovrebbe funzionare 500 volte meglio, e non può perchè troppo rigido.

E speriamo seriamente di reggere la concorrenza con il resto di UE, e poi USA, Cina, ma anche BRICS ormai?

io francamente non riesco nemmeno a vedere la sensatezza di mantenere il rilascio passaporti in seno alla Questura.
Mi parrebbe meglio attribuirlo a qualche ufficio nazionale con la Questura che mantiene solo il potere di rilascio del Nulla Osta (digitale) al rilascio.

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“Qualche ufficio nazionale”, ossia? Mettiamo su un nuovo baraccone apposta? Le questure con i loro uffici di p.s. sono diffuse capillarmente e hanno le attrezzature e la serietà per accertare l’idntità dei richiedenti. Il passaporto è roba da sicurezza nazionale (e internazionale). Non una cosa da delegare al primo che passa.
Ma concordo che il contorno di burocrazia kafkiana che ci gira attorno deve sparire, perchè veramente insensato.

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Su questo non ci sono , o non ci dovrebbero essere, dubbi. Con due criticita’. 1. Gli agenti di PS studiano per fare un altro mestiere, molto necessario, e 2. il personale e’ insufficiente. Allora lasciamo la gestione dei passaporti alle Questure, diamo loro la possibilita’ di assumere personale civile per gli sportelli, un agente PS di supervisione dovrebbe essere sufficiente, automatizziamo quanto possibile dalla richiesta del documento ai pagamenti. Nei grandi centri organizziamo Questure di quartiere anche o solo per il rilascio documenti (dividiamo i flussi di chi va in Questura volontariamente, e chi ci viene portato a forza). Sempre riguardo le Questure ricordo che la gestione dei Permessi di Soggiorno sarebbe un ottimo case study per un manuale di anti-logistica, una lista completa di cosa non fare se si vuole ottenere un sistema snello ed efficiente.

per esempio il sistema che rilascia le CIE (mininterni e comune).

Come ho già detto, il potere reale di rilascio deve restare alla polizia. È la parte burocratica e amministrativa che potrebbe essere gestita meglio altrove.

Tra l’altro anche il rilascio della CIE forse andrebbe vagliato in modo simile al passaporto (viene fatto?), visto che consente di espatriare in UE. E molti stati UE hanno regole autonome per la estradizione, non c’è obbligo nè reciprocità automatica…

Se ne era già parlato, dovrebbe invece essere collegato a questa beffa:

La beffa : caratteri non accettati nel form online del sito delle Poste (e i geni ne hanno messi non 1 ma 2 nell’intestatario del conto al Ministero)

Ricapitolazione + digressione leggibile su: I 2 caratteri da 10 lingotti d’oro .

In altri paesi si va presso il comune con un documento di indentita" a foto e pagi tutto sul posto e dopo due settimane hai il tuo passaporto. In Italia é un incubo, questura, posta, tabacchino…e poi rischi ancora di non avere la documentazione…I politici parlano da dieci anni per semplicare le burocrazia…blablablala solo parole, en non si fa un tubo, povera Italia, forse un ponte per la Sicilia ? …

Appuntamento a febbraio 2024 e ancora è necessario recarsi in posta per pagare il bollettino. Ma esiste qualche autorità garante a cui è possibile segnalare (magari via PEC) questo mancato adeguamento da parte del ministero?

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A me viene in mente solo AGID

Difensore Civico per il Digitale istituito presso AGID ex art. 17 comma 1-quater del CAD.

È istituito presso l’AgID l’ufficio del difensore civico per il digitale, a cui è preposto un soggetto in possesso di adeguati requisiti di terzietà, autonomia e imparzialità. Chiunque può presentare al difensore civico per il digitale, attraverso apposita area presente sul sito istituzionale dell’AgID, segnalazioni relative a presunte violazioni del presente Codice e di ogni altra norma in materia di digitalizzazione ed innovazione della pubblica amministrazione da parte dei soggetti di cui all’articolo 2, comma 2.
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Quale parte della frase “non è possibile pagarlo online” non era chiara ?

era solo una puntualizzazione aggiornata ad oggi per utenti BancoPosta. La precisione è un aspetto indispensabile.

Ma il problema non è il pagamento… è che viene accettata solo la ricevuta del pagamento allo sportello.