Apro un subthread di
Un modello per i siti dei Comuni basato sul design system di Designers Italia
per discutere in maniera specifica della sezione “Documenti”.
Riparto da questo commento:
Concordo con @AlessandroVecchi, la voce “Documenti” , oltre che dispersiva, secondo ma ha altre probabilità di dare gli appigli ai Comuni per:
- giustificare come principale la logica cartacea (e non intendo solo le scansioni che dovrebbero essere multate, ma anche pdf digitali) ,
- posticipare l’applicazione delle varie linee guida di Docs Italia ( tra cui il Linguaggio della PA ).
Considerato che:
-
correggere costa
The cost of fixing an error after development is 100 times that of fixing an error before development of the project is completed. Da IEEE why software fails
-
costa anche (ma meno) fare User research
-
il Team per la Trasformazione Digitale sta facendo queste ricerche (utilizzando il protocollo di Designers Italia)
-
parte del risultato di queste ricerche è pubblico ed è stato molto ben presentato con il documento "I siti dei Comuni -Documento di progetto (Versione alpha settembre 2018 (*))
-
a pagina 19 del precedente documento, le interviste e test di usabilità sono state fatte per:
- 9 partecipanti (numero abbastanza congruo)
- 5 task con “53% tasso medio di successo” (forse un po’ pochi, forse perché senza tutti i contenuti reali, ma non posso entrare nel merito perché non ho trovato il dettaglio)
-
le pagine 28-30 analizzano 3 siti esteri dove non compare un’equivalente di “Documenti” (se non “Archives” ma sono documenti culturali)
Chiedo alla community:
Quanto trovate adeguata per l’obbiettivo/adatta alle attese/facile da usare la voce “Documenti”?
- 0 = per nulla
- 10 = ottima
Nella valutazione tenete in considerazione:
- qual’è il flusso che genera questi documenti (e se tutte le persone che ci lavorano dietro rimarranno e con le stesse funzioni),
- qual’è la funzione di questi documenti (e se dovrà rimanere la stessa in futuro),
- di cosa effettivamente ha bisogno il cittadino (e se in futuro dovesse cambiare il modo in cui raggiunge l’obbiettivo #progetto-io )
- 0
- 1
- 2
- 3
- 4
- 5
- 6
- 7
- 8
- 9
- 10
0 votanti
(sperando che il sondaggio abbia una partecipazione maggiore rispetto a quello sui menù burger , che poi comunque per fortuna è stato rivisto).
(*) auspico al Team una Beta altrettanto ben fatta prima che diventi operativo questo modello. Mi riferisco al progetto di Cagliari dove mi auguro siano in corso e verranno condotte ancora altre attività di ricerca sull’usabilità, oltre alle 25 interviste già fatte (bene che ci siano state), perchè la faccenda è corposa.
Così come nella lavorazione delle pietre preziose, l’operazione di taglio di una pietra grezza, eseguibile con varie tecniche, ha lo scopo di ottenere sulla sua superficie un certo numero di facce piane aventi orientazione prestabilita e tale da mettere in maggiore rilievo i pregi della pietra o da eliminare taluni difetti,
così nella lavorazione di questo prototipo, il taglio che se ne vuol dare, che è il risultato di tante tecniche e studi informatici intrecciati, deve raggiungere obiettivi prestabiliti ma anche essere lungimirante (vedi 3 considerazioni sopra ma non solo) per poter rimanere splendente agli occhi dei cittadini, che inevitabilmente ne apprezzeranno la bellezza finale senza essere consapevoli di tutte le sfaccettature.
L’attenzione che volevo porvi è quindi su questo: non si può solo chiedere al compratore come vuole tagliato il diamante (<- articolo scoperto tramite un retweet di Roberto Falcone).